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Caritas Ambrosiana

Milano: aperta “Aus”, la casa dei separati

In zona Città Studi un appartamento di 110 metri quadrati offre alloggio, accompagnamento emotivo e assistenza legale a uomini usciti da crisi matrimoniali che si ritrovano senza casa

16 Dicembre 2010

Nei dormitori pubblici di Milano il 10% degli ospiti è costituito da uomini che escono da crisi matrimoniali. Secondo alcune stime, nel Milanese sarebbero 50 mila i padri separati che hanno difficoltà a sostenere i costi di un alloggio. Nelle aree metropolitane il fenomeno è emerso ormai da qualche anno ed è in costante aumento.
Per catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema, Caritas Ambrosiana ha deciso di lanciare una prima iniziativa, con l’auspicio che possa fare da apripista ad altri progetti. Nei locali messi a disposizione della parrocchia San Luca, è stata inaugurata una casa destinata a ospitare uomini separati, al primo piano di una palazzina in via Jommelli n.10 (zona città studi). L’appartamento di 110 metri quadrati è composto da due stanze da letto, una cucina, un salotto, un bagno e un locale studio che sarà destinato all’ufficio degli operatori. La casa potrà ospitare fino a un massimo di cinque persone.
Gli ospiti, selezionati dagli psicologi e dagli educatori del Servizio Accoglienza Milanese (Sam) della Caritas, dovranno essere uomini provenienti da Milano o provincia, che in seguito a un divorzio o una separazione, si trovano in una fase di momentanea difficoltà abitativa. A loro il progetto Assistenza Uomini Separati (Aus) offrirà un posto letto e soprattutto supporto emotivo. Nella casa, tutta la settimana, dalle 18 alle 22, saranno presenti a turno due educatori che avranno il compito di sostenere gli ospiti nella ricerca di alloggio, ma soprattutto nel recupero della propria stabilità psicologica e nel superamento del trauma che spesso la separazione produce. Se il caso lo richiede, gli educatori potranno inviare anche gli ospiti al servizio di consulenza legale che sarà offerto dall’associazione “Avvocati per niente”.
Gli spazi comuni della casa – l’ampia cucina e il salotto – sono stati concepiti per consentire agli ospiti, che spesso sono anche padri, di poter trascorrere del tempo con i propri figli. È previsto un canone di affitto di 200 euro al mese.
Il progetto Aus è stato reso possibile grazie a un finanziamento del Gruppo Ubi Banca che ha consentito di coprire le spese di ristrutturazione e di arredo dell’appartamento. Nei dormitori pubblici di Milano il 10% degli ospiti è costituito da uomini che escono da crisi matrimoniali. Secondo alcune stime, nel Milanese sarebbero 50 mila i padri separati che hanno difficoltà a sostenere i costi di un alloggio. Nelle aree metropolitane il fenomeno è emerso ormai da qualche anno ed è in costante aumento.Per catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema, Caritas Ambrosiana ha deciso di lanciare una prima iniziativa, con l’auspicio che possa fare da apripista ad altri progetti. Nei locali messi a disposizione della parrocchia San Luca, è stata inaugurata una casa destinata a ospitare uomini separati, al primo piano di una palazzina in via Jommelli n.10 (zona città studi). L’appartamento di 110 metri quadrati è composto da due stanze da letto, una cucina, un salotto, un bagno e un locale studio che sarà destinato all’ufficio degli operatori. La casa potrà ospitare fino a un massimo di cinque persone.Gli ospiti, selezionati dagli psicologi e dagli educatori del Servizio Accoglienza Milanese (Sam) della Caritas, dovranno essere uomini provenienti da Milano o provincia, che in seguito a un divorzio o una separazione, si trovano in una fase di momentanea difficoltà abitativa. A loro il progetto Assistenza Uomini Separati (Aus) offrirà un posto letto e soprattutto supporto emotivo. Nella casa, tutta la settimana, dalle 18 alle 22, saranno presenti a turno due educatori che avranno il compito di sostenere gli ospiti nella ricerca di alloggio, ma soprattutto nel recupero della propria stabilità psicologica e nel superamento del trauma che spesso la separazione produce. Se il caso lo richiede, gli educatori potranno inviare anche gli ospiti al servizio di consulenza legale che sarà offerto dall’associazione “Avvocati per niente”.Gli spazi comuni della casa – l’ampia cucina e il salotto – sono stati concepiti per consentire agli ospiti, che spesso sono anche padri, di poter trascorrere del tempo con i propri figli. È previsto un canone di affitto di 200 euro al mese.Il progetto Aus è stato reso possibile grazie a un finanziamento del Gruppo Ubi Banca che ha consentito di coprire le spese di ristrutturazione e di arredo dell’appartamento.