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Marchi

Uno sticker per difendere il “made in Italy”

Presentato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, funziona come il codice a barre ed è una forma di tutela dalle contraffazioni, che a ogni impresa costano 11 mila euro all’anno

24 Gennaio 2013

Un’etichetta per tutelare e promuovere il made in Italy. Si chiama “Ologramma 4G” ed è uno sticker per difendersi dalle contraffazioni presentato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione ArtNetEWorth e Mercurio Misura.

Copie pirata di cd e dvd, prodotti alimentari taroccati, imitazioni di borse, vestiti e oggetti di design: supera i 9 miliardi di euro all’anno il costo delle falsificazioni per le imprese lombarde, un mercato che – tra Milano e Monza e Brianza – vale oltre 3,6 miliardi di euro.

Un danno economico che tocca direttamente o indirettamente, circa la metà degli imprenditori italiani, con una perdita annuale a impresa di oltre 11 mila euro. «In Brianza l’impegno per il made in Italy è trasversale – spiega Giuseppe Meregalli, vicepresidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza -: va dall’artigianato all’high-tech ed è un elemento importante di competitività e di identità della nostra economia, che mette insieme idee, innovazione, design e originalità. Con questa iniziativa volgiamo proseguire il percorso già avviato di tutela dell’originalità dei nostri prodotti sui mercati internazionali, offrendo uno strumento innovativo di comunicazione tra aziende e clienti».

La nuova etichetta funziona un po’ come il codice a barre e permette di rendere fruibile in modo interattivo la carta d’identità del prodotto e dell’impresa, con funzione anticontraffazzione e promozionale. Basta appoggiare sul QR code il tablet o lo smartphone per accedere a tutti i contenuti multimediali del prodotto e dell’azienda produttrice. «Questo sistema rappresenta un’ulteriore strumento affinché le aziende della Brianza, che lavorano per la qualità e portano all’estero il Made in Italy, siano riconoscibili e possano essere valorizzate, sfruttando le opportunità che le nuove tecnologie offrono per tutelare e rafforzare il proprio marchio», precisa Gianni Barzaghi, membro della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

Lo sticker potrà essere applicato direttamente sul prodotto o sul packaging, ma potrà anche essere inserito all’interno dell’imballaggio o sulla scheda prodotto. Sarà una garanzia per i clienti che, ancora prima dell’acquisto, potranno essere consapevoli dell’originalità e della sicurezza di ciò che comprano. E permetterà di promuovere e comunicare in maniera più efficace, in Italia e all’estero, prodotti e imprese.