Sirio 26-29 marzo 2024
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Csi

Iniziato il mese delle buone notizie

Dal “Giornale di buone notizie” al “Mese delle buone iniziative”: il Centro Sportivo Italiano scende in campo per lo la solidarietà attraverso lo sport ispirandosi alla figura di Candido Cannavò

2 Marzo 2012

Parte con l’inizio di marzo “È Meraviglioso”, il progetto ideato dal Centro Sportivo Italiano e dalla Fondazione Candido Cannavò che ha l’obiettivo di ricordare, attraverso azioni all’insegna della solidarietà, la figura ricca di ideali, ma estremamente concreta del più famoso direttore della Gazzetta dello Sport.

L’idea è di coinvolgere i comitati locali del Csi e le rispettive società sportive ad aderire al progetto dando vita a un “gesto concreto di solidarietà”. Nel mese di marzo le società saranno invitate a scegliere una settimana definita “Settimana delle Buon Notizie” durante la quale si chiederà di sostituire un allenamento fisico con un allenamento morale. Si inviterà infatti a operare come volontari (dedicando il tempo solitamente riservato allo sport) in una qualunque realtà del territorio bisognosa di sostegno e solidarietà come ad esempio: case di riposo per anziani, case famiglia, ospedali, ricoveri per senza tetto, ecc.

«Sono orgoglioso ed entusiasta di questo progetto – afferma il presidente del Csi Massimo Achini -. Si rafforza ogni giorno di più il nostro rapporto con la Gazzetta dello Sport e cresce l’impegno concreto del Centro Sportivo Italiano. Il nostro obiettivo è quello di fare piccoli passi per dar vita a un lungo cammino di solidarietà. Oggi più che mai abbiamo bisogno, come diceva Candido Cannavò, di buone notizie, di gesti concreti e gratuiti di solidarietà, abbiamo bisogno di vedere il rosa che c’è e che spesso finisce nel dimenticatoio».

«A mio padre Candido sarebbe piaciuto tutto di questa iniziativa, a cominciare dal titolo “È meraviglioso”, una delle sue esclamazioni più caratteristiche – sottolinea Alessandro Cannavò -. Di certo era l’esclamazione che meglio esprimeva il suo entusiasmo per gli aspetti positivi che possono fiorire nello sport, gigli bianchi nel letame di quel mix sempre più deleterio di business e perdita di valori. Ecco che l’idea di dedicare un “allenamento in più” alle categorie disagiate realizzata da un’organizzazione capillare come il Csi a cui mio padre era intimamente legato, diventa, se attuato, semplicemente un atto rivoluzionario. Il risultato non sarà soltanto il beneficio concreto che si porterà a chi ne ha bisogno, ma anche una crescita civile delle nuove generazioni. L’iniziativa del Csi è uno di quei casi nei quali i numeri fanno la differenza. Una di quelle buone notizie con cui mio padre sognava di riempire il giornale».

Alla fine del progetto, nel quale il Csi crede fortemente, perché convinto possa trovare terreno fertile già a partire da questa prima edizione crescendo di anno in anno, le iniziative più meritevoli saranno premiate nel corso di una serata ad hoc.