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Ghisallo, i ciclisti onorano la loro patrona

Al Museo del Ciclismo mostra sulla Madonna del Latte venerata nel vicino Santuario

5 Giugno 2008

29/04/2008

Sono trascorsi esattamente sessant’anni da quando Pio XII proclamò la Madonna del Ghisallo patrona universale dei ciclisti, benedicendo la fiaccola votiva che poi una staffetta di corridori – tra i quali Gino Bartali e Fausto Coppi – portarono al Santuario eretto sul colle brianzolo, nel luogo in cui la tradizione vuole che nel Medio Evo la Vergine salvò il Conte Ghisallo dall’assalto di alcuni briganti.

Prima che a essa affidassero la loro incolumità i ciclisti, per secoli la Madonna del Ghisallo era stata invocata in particolare dalle donne in attesa di un figlio. Sì, perché il dipinto mariano che si trova sull’altare del Santuario rappresenta una Madonna del Latte risalente al ’500, dapprima affrescata e poi riportata su tela nel 1950.

Per questo il Museo del Ciclismo del Ghisallo – recentemente sorto di fronte al Santuario (via Gino Bartali 4, Magreglio – Como) -, in collaborazione con il Museo Etnografico dell’Alta Brianza di Galbiate (Lc) e con l’Istituzione per i servizi culturali e formativi del Comune di Mariano Comense (Co), propone ai suoi visitatori la mostra “La devozione per la Madonna del Latte in Brianza, nel Lecchese e nel Triangolo lariano”.

La mostra, curata da Natale Perego, si aprirà giovedì 1 maggio alle 9.30 e sarà visitabile sino al 2 giugno. Sarà accompagnata dal prezioso volume Una Madonna da nascondere, dello stesso Natale Perego (ed Cattaneo, Lecco). Inoltre, in concomitanza con l’iniziativa culturale della Regione Lombardia “Fai il pieno di cultura. Incontri e spettacoli in luoghi straordinari”, domenica 18 maggio, alle 10.30 nell’Aula Magna del museo, sempre Perego terrà una conferenza sulla sua ricerca, che introdurrà la visita alla mostra.