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Il giudizio negativo dell’ex dt della Nazionale COTELLI “BOCCIA” LO SCI

5 Giugno 2008

«Emblematico che si puntasse ancora su Ghedina: significa
che non c’è ricambio. Per lo slalom Rocca deve ridare gas,
perché gli altri sono ormai al suo livello. La polemica tra
la Kostner e il presidente Coppi? Hanno sbagliato entrambi»

di Mauro Colombo

Risultati onorevoli sulle piste di fondo, addirittura entusiasmanti nei palazzetti e sugli anelli di ghiaccio, deludenti sui pendii dello sci. «Il bilancio? Per ora è pari a zero – Mario Cotelli, direttore tecnico della Nazionale ai tempi della Valanga Azzurra, è come sempre lapidario nei suoi giudizi -. Non si può dire altro, visto che nelle due discese libere e nella combinata maschile non si è portato a casa nulla».

Cominciamo dalla discesa maschile. Si puntava molto su Ghedina e invece…
Il fatto che si puntasse ancora su un atleta di 37 anni è emblematico: non c’è ricambio. Per quanto riguarda Kristian, non ci si poteva aspettare miracoli: a quell’età, per combinare qualcosa di importante, devi trovare una gara su misura per te. Nel caso di Ghedina, molto più facile di quella olimpica.

Rocca ha sfiorato il podio in combinata, poi ha deciso di rinunciare a superG e gigante per giocarsi tutto nel “suo” slalom. Un errore pensare di fare quattro gare?
Prima di tutto è stato un errore fare la combinata, se non per il premio per il palio. In secondo luogo, Rocca è evidentemente mal gestito: altrimenti non si spiega l’intenzione di correre il superG per la prima volta in stagione proprio alle Olimpiadi.

Per lo slalom (sabato 25) riuscirà a recuperare la condizione?
Deve ridare manetta al suo “turbo”, perché gli altri hanno colmato il gap sfavorevole che avevano rispetto a lui nelle gare di Coppa del Mondo e si sono fatti molto pericolosi.

Nel settore femminile, dopo una libera nel complesso insufficiente, una brutta polemica tra Isolde Kostner e il presidente della Fisi Coppi sui metodi di preparazione…
Per quanto riguarda la gara, salvo solo Nadia Fanchini. La Kostner e Coppi hanno sbagliato entrambi, perché se il settore è in queste condizioni la responsabilità è anche loro.

Quali chances per le prossime gare?
Gigante e slalom, cioè le stesse speranze che avevamo all’inizio…