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Motomondiale

Valentino Rossi è tornato?

Pronto a farsi rispettare con la Yamaha al primo appuntamento domenica
in Qatar: «Mi piacerebbe salire sul podio»

di Leo GABBI

2 Aprile 2013
Yamaha MotoGP rider Valentino Rossi of Italy waves to his fans while getting ready for a ride on the first day of the pre-season motorcyling test at the Sepang circuit outside Kuala Lumpur on February 5, 2013. AFP PHOTO / Saeed Khan        (Photo credit should read SAEED KHAN/AFP/Getty Images)

È tornato. Così almeno dicono i test di Jerez de la Frontera, anche se per averne la certezza assoluta dovremo aspettare l’esordio del Mondiale di MotoGp, domenica, in Qatar. Ma i riscontri sono buoni, buonissimi. Valentino Rossi sembra aver resettato tutto: delusioni, amarezze, rovesci ingloriosi, polemiche che hanno puntualmente accompagnato i due anni in Ducati. Sapeva e sa di doversi giocare tutto con il suo ritorno in Yamaha: in tanti sono già pronti a dedicargli il definitivo de profundis, liquidandolo come un magnifico ex campione. Così il “Doctor” si è rimesso in discussione: ha ripreso un discorso quasi da zero, ha subito “rifatto squadra” con il suo antico team, ha provato e riprovato girando già molto bene sul bagnato, ma quel tempo strappato al penultimo giro delle prove che ha sopravanzato il compagno Jorge Lorenzo, lo ha fatto sull’asciutto, evento che non gli regalava il primato nelle prove da quasi tre anni: veramente un’iniezione di salute per questo inizio di stagione.

Capire cosa è passato nella testa di un campionissimo come lui in questi due anni funesti è davvero arduo: probabilmente tutto e il contrario di tutto, con quei risolini malcelati dei colleghi e dei meccanici che nei circuiti lo accompagnavano un po’ ovunque, con quella voglia di spaccare il mondo che non riusciva mai a venir fuori, con quelle incomprensioni con il team di Borgo Panigale che sembravano non finire mai. Tutto finito? Vedremo: anche il cronista dopo due anni così è obbligato a sospendere il giudizio, ma rileva che a Vale intanto è tornato il sorriso, mentre quel fegataccio da killer con cui affronta la pista ad ogni curva, quello non era mai andato via.

«In Qatar mi piacerebbe salire sul podio», ha rivelato l’asso marchigiano, che un risultato l’ha già raggiunto, restare a ruota del campione del mondo e compagno Lorenzo, senza dover rifare l’apprendistato di mesi. Il solito Valentino quindi, che sembra voler invitare tutti a cancellare gli ultimi due anni e a ricordarsi solo dei 9 titoli mondiali in carriera. Basterà per essere competitivo fin dal primo Gp? Lo scopriremo presto, ma la sensazione è che i favoritissimi Lorenzo e Pedrosa non potranno dormire quest’anno sonni molto tranquilli, con il pesarese alle costole, così come la Yamaha è pronta a difendersi dall’attacco dell’Honda con una freccia in più al suo arco.

E già che siamo in vena di pronostici, occhio a colui che sembra il Valentino Rossi da giovane: parliamo di Marc Marquez che arriva all’appuntamento in Qatar con un entusiasmo incredibile dopo aver vinto il Mondiale della Moto 2 e che ha coraggio da vendere, proprio come il “Doctor” al suo primo approccio in MotoGp. Possibile nei prossimi mesi un passaggio di consegne generazionali proprio tra il vecchio leone e il giovane rampante. Ma Rossi prima ce la metterà tutta per far ricredere il Circus: vuol tornare alla sua maniera, davanti a tutti.