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28-30 gennaio

Il San Carlo mette in scena
“Bianca come il latte,
rossa come il sangue”

Alla Sala Cinemax il musical tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia, con la regia di un docente e l’interpretazione di studenti dei licei. Il 20 gennaio proiezione del film omonimo

20 Gennaio 2014

Il Collegio San Carlo, che da dodici anni ha inserito il musical tra i progetti didattici per i suoi studenti di medie e liceo, quest’anno mette in scena uno spettacolo tratto da Bianca come il latte, rossa come il sangue, romanzo di Alessandro D’Avenia, scrittore e docente al Collegio.

Registi e autori delle musiche sono Alberto Meloni, insegnante di musica in Collegio e responsabile del progetto didattico, ed Egidio La Gioia, affermato attore di musical. I dialoghi e i testi sono di Chicco Dossi, Mauro Morisi e Davide Rota. Gli interpreti sono tutti ragazzi dei licei del Collegio.

Lo spettacolo andrà in scena martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 gennaio, alle 20.45, presso la sala Cinemax San Carlo di via Morozzo della Rocca 12, mentre il 20 gennaio alle 17 Cinemax proietterà gratuitamente il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue” diretto da Giacomo Campiotti. In occasione della proiezione del film sarà presente in sala Alessandro D’Avenia, per uno scambio di battute con il pubblico. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti (320).

Per quanto riguarda il musical, l’ingresso in sala è possibile solo dietro invito, fino a esaurimento dei posti disponibili. Pur trattandosi di un progetto didattico riservato agli studenti del Collegio e alle loro famiglie, quest’anno la scuola ha deciso di aprire le porte anche all’esterno, invitando chiunque desideri assistere allo spettacolo. Sarà possibile ottenere un invito presentandosi da lunedì 20 ai banchetti predisposti nell’atrio del Collegio (corso Magenta 71): lo spettacolo è gratuito e viene chiesto un piccolo contributo che sarà devoluto in beneficenza.

La trama

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori «una specie protetta che speri si estingua definitivamente». Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.