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25 e 26 maggio

“La piccola speranza”
a Santa Maria dei Miracoli

Due serate promosse dal Centro Culturale di Milano e dal Teatro de gli Incamminati con la messa in scena del testo di Péguy

9 Maggio 2012

Venerdì 25 e sabato 26 maggio, alle 21, a Santa Maria dei Miracoli presso San Celso (corso Italia 37, Milano), il Centro Culturale di Milano e il Teatro de gli Incamminati organizzano uno spettacolo popolare in occasione della visita del Santo Padre per l’Incontro Mondiale delle Famiglie: La piccola speranza, tratto da Le porche du mystère de la deuxième vertu, di Charles Péguy, con regia di Andrea Maria Carabelli. Due serate consecutive nel suggestivo quadriportico di Santa Maria dei Miracoli, dove, sin dai tempi dell’unica apparizione mariana in città, le giovani spose ancora si recano a donare i fiori del proprio matrimonio.

Cento anni sono passati dall’occasione per cui Charles Péguy scrisse il ciclo dei Misteri delle tre virtù teologali, e cioè il 500° anniversario della nascita di Santa Giovanna d’Arco, di cui quest’anno si celebrano i 600 anni. Il secondo dei tre quaderni è dedicato alla Speranza, la piccola Speranza, rappresentata come una bambina che accompagna e trascina per mano le sorelle maggiori della Fede e della Carità.

Il testo scandisce i temi dell’Incontro mondiale, festa, lavoro e famiglia. La speranza, «la piccola bambina, colei che sempre ricomincia, attraversando le epoche della storia», guida la Famiglia umana, sostiene il Lavoro dei padri e delle madri, fa Festa per il figlio smarrito e ritrovato. Fino a svelare il segreto che sta all’altezza dei nostri desideri: «Per sperare bisogna aver ricevuto una grande Grazia». Quasi mai rappresentato, introdotto in Italia da Carlo Bo nei primi del Novecento e riscoperto poi da Giovanni Raboni, mai come ora è da considerarsi di perfetta attualità per gli spunti che suggerisce in un tempo di crisi come il nostro.

Nel testo ci sono momenti in cui si immagina che a parlare sia Dio, altri momenti in cui protagoniste sono le donne, altri ancora in cui il racconto è così intenso che la descrizione della piccola Speranza o del padre di famiglia sembrano trasferirsi in prima persona. Da qui la scelta di creare del regista e attore Andrea Carabelli di una rappresentazione corale che consideri le differenti voci all’interno della stessa voce.

Dà vita alla meditazione un Coro teatrale di giovani universitari di Milano, mentre scandiscono la successione dei temi due cori: il “Coro di voci bianche Andrea Mandelli” e il “Coro di voci bianche dell’Accademia Ambrosiana”, diretti da Elena Benzoni, che eseguono le musiche originali composte dal maestro Pippo Molino, del Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

A seguire, dopo la visita del Papa a Milano, La piccola Speranza toccherà Melzo, Varese e Veduggio con Colzano e il Teatro Rosetum di Milano, per riprendere poi a settembre con altre città lombarde. L’iniziativa è realizzata in collaborazione col Coordinamento dei Centri culturali cattolici della Diocesi di Milano e col Forum delle Famiglie.