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In scena

Gli Arcimboldi 2009-2010 nel segno di “Tosca”

L'opera di Giacomo Puccini "riletta" da Lucio Dalla caratterizza il nuovo cartellone del Teatro milanese, che apre la sua stagione il 20 ottobre con la multimedialità di "The Blue Planet"

di Ylenia SPINELLI Redazione

16 Ottobre 2009

Tradizione e modernità. È improntato su questo connubio il cartellone 2009-2010 del Teatro degli Arcimboldi, la cui programmazione è stata ancora una volta affidata ai Pomeriggi Musicali. Una stagione che, nell’imminente costituzione della Fondazione Arcimboldi, si propone di coniugare produzioni italiane e prestigiose ospitalità straniere. «Vogliamo promuovere la cultura – ha sottolineato Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano, durante la conferenza stampa di presentazione -, liberandola da quella contrapposizione fra generi che oppone la danza moderna alla classica, l’opera alla musica pop».
Proprio in questa scia si colloca Tosca, amore disperato, l’opera di Puccini riletta da Lucio Dalla e prodotta da David Zard, che debutterà il 12 novembre con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali in formazione lirica, diretta dal maestro Beppe D’Onghia. «Dopo il successo di Notre Dame lo scorso anno – ha detto Zard – sono contento di portare agli Arcimboldi una nuova versione di Tosca, che qui, a differenza dei teatri all’aperto, sarà maggiormente apprezzata perché l’acustica è bellissima». Ha aggiunto Dalla: «È l’opera alla quale sono maggiormente affezionato, anche per via delle sue implicazioni contemporanee in fatto di potere e religione che Tosca ha e avrà per altri mille anni». L’obiettivo centrato da Dalla e Zard è stato quello di avvicinare all’opera un pubblico giovane, con un allestimento che ora è lirica, ora commedia, ora balletto moderno, ora circo acrobatico. Un kolossal con le coreografie di Daniel Ezralow e i costumi di Giorgio Armani, che vede ancora protagonisti Rosalia Misseri, Graziano Galatone e Vittorio Matteucci.
Ma anche in The Blue Planet, lo spettacolo che inaugura la stagione il prossimo 20 ottobre, tradizione e innovazione si fondono. È una sorta di oratorio multimediale ideato da Peter Greenway e Saskia Boddeke, che ripropone in chiave moderna l’episodio biblico dell’Arca di Noè: un monito per quanti ancora sottovalutano i problemi ambientali che stanno distruggendo il nostro pianeta.
Dicembre, poi, è tutto dedicato alla famiglia, con due spettacoli spensierati: Cenerentola (10-20 dicembre), che ha per protagonisti Roberta Lanfranchi e Antonio Cupo, e Poveri ma belli (22 dicembre-17 gennaio), versione teatrale diretta da Massimo Ranieri di un classico del cinema del neorealismo italiano del grande regista Dino Risi.
Anche quest’anno, da gennaio a marzo, si rinnova inoltre l’appuntamento con le registrazioni di Zelig. Nello stesso periodo andrà in scena il musical Aggiungi un posto a tavola, con Gianluca Guidi nei panni di don Silvestro, ruolo ricoperto 25 anni fa dal padre Johnny Dorelli, ora alla regia.
Ma nel cartellone non manca lo spazio per la danza: da Dance machine festival (21-23 maggio), punto di incontro tra grandi coreografi, compagnie internazionali e giovani emergenti, a Pianeta Proibito, un classico della programmazione cinematografica fantascientifica che Luca Tommassini ha riletto in chiave rock, mettendo Shakespeare accanto a Elvis Presley.
Un tentativo di svecchiare l’opera per avvicinarla ai giovani è pure The opera show di Mitch Sebastian (20-25 aprile), uno spettacolo esagerato, a tratti irriverente, che ha conquistato la scena londinese senza mai dimenticare la lezione dei grandi classici dell’opera italiana.
Infine i concerti, dove ancora una volta la filosofia degli Arcimboldi coniuga la classicità con la contemporaneità. Dalle immortali nove sinfonie di Beethoven riproposte dal direttore musicale Antonello Manacorda, al jazz di Diana Krall, fino al pop di Tom Jones e Michael Bolton. Tradizione e modernità. È improntato su questo connubio il cartellone 2009-2010 del Teatro degli Arcimboldi, la cui programmazione è stata ancora una volta affidata ai Pomeriggi Musicali. Una stagione che, nell’imminente costituzione della Fondazione Arcimboldi, si propone di coniugare produzioni italiane e prestigiose ospitalità straniere. «Vogliamo promuovere la cultura – ha sottolineato Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano, durante la conferenza stampa di presentazione -, liberandola da quella contrapposizione fra generi che oppone la danza moderna alla classica, l’opera alla musica pop».Proprio in questa scia si colloca Tosca, amore disperato, l’opera di Puccini riletta da Lucio Dalla e prodotta da David Zard, che debutterà il 12 novembre con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali in formazione lirica, diretta dal maestro Beppe D’Onghia. «Dopo il successo di Notre Dame lo scorso anno – ha detto Zard – sono contento di portare agli Arcimboldi una nuova versione di Tosca, che qui, a differenza dei teatri all’aperto, sarà maggiormente apprezzata perché l’acustica è bellissima». Ha aggiunto Dalla: «È l’opera alla quale sono maggiormente affezionato, anche per via delle sue implicazioni contemporanee in fatto di potere e religione che Tosca ha e avrà per altri mille anni». L’obiettivo centrato da Dalla e Zard è stato quello di avvicinare all’opera un pubblico giovane, con un allestimento che ora è lirica, ora commedia, ora balletto moderno, ora circo acrobatico. Un kolossal con le coreografie di Daniel Ezralow e i costumi di Giorgio Armani, che vede ancora protagonisti Rosalia Misseri, Graziano Galatone e Vittorio Matteucci.Ma anche in The Blue Planet, lo spettacolo che inaugura la stagione il prossimo 20 ottobre, tradizione e innovazione si fondono. È una sorta di oratorio multimediale ideato da Peter Greenway e Saskia Boddeke, che ripropone in chiave moderna l’episodio biblico dell’Arca di Noè: un monito per quanti ancora sottovalutano i problemi ambientali che stanno distruggendo il nostro pianeta.Dicembre, poi, è tutto dedicato alla famiglia, con due spettacoli spensierati: Cenerentola (10-20 dicembre), che ha per protagonisti Roberta Lanfranchi e Antonio Cupo, e Poveri ma belli (22 dicembre-17 gennaio), versione teatrale diretta da Massimo Ranieri di un classico del cinema del neorealismo italiano del grande regista Dino Risi.Anche quest’anno, da gennaio a marzo, si rinnova inoltre l’appuntamento con le registrazioni di Zelig. Nello stesso periodo andrà in scena il musical Aggiungi un posto a tavola, con Gianluca Guidi nei panni di don Silvestro, ruolo ricoperto 25 anni fa dal padre Johnny Dorelli, ora alla regia.Ma nel cartellone non manca lo spazio per la danza: da Dance machine festival (21-23 maggio), punto di incontro tra grandi coreografi, compagnie internazionali e giovani emergenti, a Pianeta Proibito, un classico della programmazione cinematografica fantascientifica che Luca Tommassini ha riletto in chiave rock, mettendo Shakespeare accanto a Elvis Presley.Un tentativo di svecchiare l’opera per avvicinarla ai giovani è pure The opera show di Mitch Sebastian (20-25 aprile), uno spettacolo esagerato, a tratti irriverente, che ha conquistato la scena londinese senza mai dimenticare la lezione dei grandi classici dell’opera italiana.Infine i concerti, dove ancora una volta la filosofia degli Arcimboldi coniuga la classicità con la contemporaneità. Dalle immortali nove sinfonie di Beethoven riproposte dal direttore musicale Antonello Manacorda, al jazz di Diana Krall, fino al pop di Tom Jones e Michael Bolton. –

A destra e qui sotto, alcune scene di Tosca, amore disperato