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In scena

“Ribelli per amore” a Busto Arsizio

La tournée dello spettacolo della compagnia "Entrata di sicurezza" sui preti protagonisti della Resistenza prosegue con l'appuntamento di giovedì 19 novembre al Teatro Manzoni

di Maria Teresa ANTOGNAZZA Redazione

18 Novembre 2009

Vanno in scena nei prossimi giorni a Busto Arsizio i preti “ribelli per amore”, quella schiera di sacerdoti che in tante parti del nostro Paese, fra il 1943 e il 1944, misero in atto una particolarissima resistenza, «per amore – appunto – e non per odio», come ebbe a scrivere il cardinal Martini. Si tratta di un originale lavoro teatrale, scritto da Massimiliano Paganini e messo in scena dalla compagnia teatrale di Castellanza “Entrata di sicurezza”, nel quale un gruppo di amici, “attori per caso”, ricostruisce con il sorriso sulle labbra una delle pagine più drammatiche della storia nazionale.
La vicenda è presto detta: nel contesto dei fatti seguiti all’8 settembre ’43, dopo la firma dell’armistizio di Badoglio e la nascita della Repubblica sociale di Mussolini, il curato di un piccolo paese di montagna del Nord Italia (non è dato sapere quale), che vive con la sorella zitella e un sacrista un po’ fesso, si ritrova a ospitare sotto lo stesso tetto la figlia del podestà e un partigiano ferito. La commedia è, insieme, un tributo ai tanti sacerdoti che attuarono la resistenza e, spiegano i protagonisti dello spettacolo, un ricordo particolare di uno di loro, don Giovanni Arrigoni: negli anni in cui era coadiutore a Novate compì diversi atti di eroismo a difesa di fuggiaschi e dei parrocchiani arruolati tra i partigiani dell’Ossola, consentì una segreta corrispondenza tra prigionieri e familiari a rischio della vita ed evitò atti di violenza e giustizia sommaria.
Il nuovo originale testo della Compagnia “Entrata di sicurezza” ha già suscitato grande interesse nelle Anpi di Lombardia e Piemonte e sta facendo il giro di numerose scuole superiori varesine e lombarde: sabato 14 novembre è andato in scena a Solbiate Olona, mentre giovedì 19 novembre sarà a Busto Arsizio, alle 21, sul palco del Teatro Manzoni, dove ha assicurato la sua presenza anche il prevosto monsignor Franco Agnesi. Vanno in scena nei prossimi giorni a Busto Arsizio i preti “ribelli per amore”, quella schiera di sacerdoti che in tante parti del nostro Paese, fra il 1943 e il 1944, misero in atto una particolarissima resistenza, «per amore – appunto – e non per odio», come ebbe a scrivere il cardinal Martini. Si tratta di un originale lavoro teatrale, scritto da Massimiliano Paganini e messo in scena dalla compagnia teatrale di Castellanza “Entrata di sicurezza”, nel quale un gruppo di amici, “attori per caso”, ricostruisce con il sorriso sulle labbra una delle pagine più drammatiche della storia nazionale.La vicenda è presto detta: nel contesto dei fatti seguiti all’8 settembre ’43, dopo la firma dell’armistizio di Badoglio e la nascita della Repubblica sociale di Mussolini, il curato di un piccolo paese di montagna del Nord Italia (non è dato sapere quale), che vive con la sorella zitella e un sacrista un po’ fesso, si ritrova a ospitare sotto lo stesso tetto la figlia del podestà e un partigiano ferito. La commedia è, insieme, un tributo ai tanti sacerdoti che attuarono la resistenza e, spiegano i protagonisti dello spettacolo, un ricordo particolare di uno di loro, don Giovanni Arrigoni: negli anni in cui era coadiutore a Novate compì diversi atti di eroismo a difesa di fuggiaschi e dei parrocchiani arruolati tra i partigiani dell’Ossola, consentì una segreta corrispondenza tra prigionieri e familiari a rischio della vita ed evitò atti di violenza e giustizia sommaria.Il nuovo originale testo della Compagnia “Entrata di sicurezza” ha già suscitato grande interesse nelle Anpi di Lombardia e Piemonte e sta facendo il giro di numerose scuole superiori varesine e lombarde: sabato 14 novembre è andato in scena a Solbiate Olona, mentre giovedì 19 novembre sarà a Busto Arsizio, alle 21, sul palco del Teatro Manzoni, dove ha assicurato la sua presenza anche il prevosto monsignor Franco Agnesi.