Share

6 ottobre

A Legnano “L’isola che c’è”

Il club di volontari aperto dal Centro Psico Sociale

di Nino PISCHETOLA

5 Ottobre 2012

In aprile la festa con gli immigrati, sabato 6 ottobre quella con le associazioni. Il Centro Psico Sociale (Cps) di Legnano in via Ronchi si apre al territorio grazie all’attività dei volontari che hanno aperto uno spazio denominato “L’isola che c’è”. Si tratta di un “club” frequentato dagli ospiti della struttura, da altre persone con problemi psichici, dagli operatori e dai volontari. Ed è anche un ponte tra il Cps e la città, specialmente in occasione delle iniziative organizzate con le associazioni locali come quella svoltasi in aprile coi “Fratelli immigrati”: questo era il titolo dell’evento primaverile, che si ripeterà nel 2013, con la presenza di gruppi folkloristici e il sostegno di Caritas, Casa del volontariato, Circolo Santa Teresa e altri.

La festa di sabato, dal titolo “Benessere insieme con noi”, è patrocinata da Regione Lombardia, Azienda ospedaliera, Comune, in segno di fiducia a questa esperienza de “L’isola che c’è”. Sport, alimentazione, integrazione, ambiente sono gli ambiti di azione delle associazioni protagoniste della giornata al Centro Psico Sociale, con dimostrazioni e stands. È inoltre l’occasione per illustrare un progetto nato da oltre un anno di lavoro fra persone, associazioni, cooperative sociali che si sono messe in rete con il fondamentale desiderio di contribuire a generare salute, benessere fisico e relazionale nel quartiere.

«Potremmo definire tutte queste iniziative “percorsi di partecipazione”: alla città, alla vita delle comunità, attraverso i quartieri e oltre le strutture che definiscono e chiudono al loro interno un problema così doloroso e così poco condiviso come quello di chi vive una sofferenza psichica – spiega Mabi Capocasa, presidente della “Casa del volontariato” di Legnano -. Aprire le “nostre porte” ai problemi aiuta a migliorare la città in cui viviamo, ricrea relazioni dove si sono perse, ne costruisce di nuove, ci educa a essere cittadini attenti, nutre la solidarietà, risveglia la consapevolezza e invita alla corresponsabilità».