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Emergenza profughi

Accoglienza e Ospitalità dei cittadini stranieri richiedenti asilo presso le Parrocchie e le Altre realtà diocesane

La Diocesi risponde all'appello lanciato dal card. Scola per l’accoglienza degli stranieri richiedenti asilo presso le realtà diocesane

3 Dicembre 2015

Il flusso migratorio verso e in transito dal nostro Paese ha assunto nell’ultimo periodo, un livello rilevante e non previsto a causa di fattori contingenti ed esterni al territorio nazionale. Il Cardinale Arcivescovo intervenuto sul tema [Conferenza Stampa – Milano, 8 settembre 2015] ha sollecitato la Diocesi, attraverso le realtà parrocchiali e religiose, a consentire l’accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti asilo già presenti sul territorio e coinvolti nell’attuale flusso migratorio.

In ragione di tale sollecitazione pastorale e per dare seguito alle risposte che la Diocesi sta offrendo al tema, l’Ufficio Amministrativo Diocesano, d’intesa con Fondazione Caritas Ambrosiana, ha definito la seguente procedura finalizzata alla realizzazione di una ospitalità diffusa presso le realtà territoriali della Diocesi.

La Parrocchia che si dichiari disponibile ad accogliere cittadini stranieri richiedenti asilo è tenuta a prendere contatto con la Caritas Ambrosiana per programmare una visita in loco e verificare l’idoneità dell’alloggio all’ospitalità. Al fine di velocizzare la procedura, la Parrocchia già in questa occasione, dovrebbe avere la possibilità di produrre una piantina catastale dell’immobile.

Verificata l’idoneità e la condizione di abitabilità dell’immobile, la Caritas Ambrosiana comunicherà alla Parrocchia il nominativo dell’ente che si occuperà dal punto di vista logistico dei cittadini stranieri richiedenti asilo che verranno ospitati nell’alloggio parrocchiale identificato.

La Parrocchia, dopo aver ricevuto comunicazione in merito alla identità di tale soggetto, è tenuta a predisporre istanza di comodato e relativa bozza contrattuale – come da MODULISTICA sotto riportata – che dovranno essere attentamente adeguate alla fattispecie contrattuale in sottoscrizione. L’ufficio amministrativo diocesano, secondo l’abituale iter autorizzativo, provvederà ad autorizzare le parti alla sottoscrizione del contratto di comodato gratuito debitamente compilato in ogni sua parte.