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6, 13 e 20 ottobre

Ambrosianeum, conoscere l’Europa

Ciclo di tre incontri a partire dai Padri fondatori dell’Ue promosso da Giorgio Vecchio

27 Settembre 2014
European flag of 46 meters out of 25, the largest flag of the world, according to the Guinness Book of records, is presented 16 November 2005 in Strasbourg at the time of the 50e anniversary of this symbol common to the Council of Europe and the EU. AFP PHOTO OLIVIER MORIN

«Conoscere l’Europa: la storia» è il tema del ciclo d’incontri a cura di Giorgio Vecchio in programma presso la Fondazione Ambrosianeum (via delle Ore 3, Milano) lunedì 6, 13 e 20 ottobre (ore 18).

Quanti sanno la differenza tra Consiglio d’Europa e Consiglio europeo? Quanti sono in grado di ricordare i nomi dei personaggi al vertice delle varie istituzioni dell’Ue? E quanti sanno quali poteri effettivi abbia l’Ue nella vita di ogni cittadino? Con questo ciclo d’incontri Ambrosianeum intende contribuire a diffondere una conoscenza non banale dell’Ue, delle sue origini e della sua attualità. Una conoscenza che sappia mettere in luce le conquiste, ma anche le debolezze e i problemi non risolti, evitando facili apologie o ancor più facili demonizzazioni.

L’iniziativa si articolerà attraverso cicli di conferenze, pensate nell’arco di più anni, che vadano a toccare i vari aspetti della vita dell’UE. Si comincerà con uno sguardo storico che richiami le tappe essenziali e offra un primo incontro con alcune personalità di rilievo (nel 2014, appunto, Schuman, De Gasperi e Spinelli).

Seguiranno, dal 2015, cicli d’incontri sugli aspetti economici (istituzioni quali la Bce, la normativa vigente in materia economica e finanziaria, l’euro e i suoi problemi, ecc), sociali (normative in materia di giustizia, di ambiente, di istruzione, di tutela del consumatore, ecc), senza dimenticare altre figure di protagonisti (Adenauer, Monnet, Hallstein, Delors, ecc). Non verrà dimenticata l’analisi della situazione attuale, con riferimento anche ai paesi ‘nuovi venuti’ dell’Est Europa, senza trascurare le questioni legate alla politica estera.

Emerge qui un secondo obiettivo formativo: quello di contribuire a formare una coscienza che sia realmente europea e non soltanto e meramente italocentrica. Tutti noi siamo contemporaneamente portatori di una doppia cittadinanza: quella italiana e quella europea. Entrambe vanno conosciute, coltivate, così che diventino, insieme, cifra dell’identità personale di ciascuno.

Ecco il programma.

6 ottobre: “Anni fondativi: dai pionieri all’Europa a dieci (1945-1973)” (Giorgio Vecchio, Università degli Studi di Parma); “Padri dell’Europa: Schuman” (Edoardo Zin, autore di Robert Schuman. Un padre dell’Europa unita, 2013)

13 ottobre: “Anni di lenta maturazione: dall’Europa a Dieci a Maastricht (1973-1992) (Alfredo Canavero, Università degli Studi di Milano); “Padri dell’Europa: De Gasperi” (Giorgio Vecchio, Università degli Studi di Parma)

20 ottobre: “Anni di espansione e crisi: da Maastricht a… (1992-…)” (Guido Formigoni, Università Iulm, Milano); “Padri dell’Europa: Spinelli (Piero Graglia, Università degli Studi di Milano)