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Cattolica

Blair e le sfide per l’Italia e il mondo

Giovedì 10 novembre l’ex Premier inglese interviene a un seminario su fede e globalizzazione

9 Novembre 2011

Giovedì 10 novembre la Tony Blair Faith Foundation, in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e con l’Università Cattolica di Milano, ospita il terzo di una serie di seminari di alto livello che analizzano l’importanza della religione nel mondo moderno e globalizzato. L’incontro “Religione in ambito pubblico, secolarismo o laicità?” si svolgerà presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica (largo Gemelli 1, Milano), dalle 17.30 alle 19.30 (sarà possibile seguire l’evento anche in un’altra aula in collegamento video).

Tony Blair, fondatore e presidente della Tony Blair Faith Foundation, e alcuni esperti e studiosi dell’Università Cattolica esamineranno il ruolo della religione in ambito pubblico. Oltre all’ex Premier inglese interverranno Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica, e Giorgio Vittadini, docente di Statistica Metodologica all’Università di Milano-Bicocca e presidente di Fondazione per la Sussidiarietà. Al termine degli interventi seguirà uno spazio per le domande del pubblico.

I relatori esamineranno alcuni punti chiave inerenti il ruolo della religione in ambito pubblico: qual è il suo rapporto con lo Stato, la legittimità di questo rapporto e la libertà di credo. Si analizzerà inoltre l’importanza della comprensione e del dialogo fra le diverse comunità di fedeli e il ruolo che i leader religiosi possono e devono svolgere nel promuovere l’armonia interreligiosa e un equo trattamento delle minoranze. 

Questi seminari si propongono di analizzare l’influenza di alcune complesse sfide – per esempio il significato della fede, le tendenze migratorie e la crisi economica – sulla società italiana. Si terrà inoltre conto della tensione crescente fra l’interpretazione religiosa e quella laica della società e della scala di valori dell’uomo moderno. Questa serie di incontri vuole dare il via a un dibattito fra i decision-maker italiani e l’opinione pubblica.

Come spiega lo stesso Tony Blair, «è arrivato il momento di mettere da parte gli inganni: non è vero che la fede sta diminuendo, che la religione non è come la si descrive, che nel 21° secolo un dibattito politico può essere seriamente condotto senza discutere di religione. La religione va affrontata come una scienza sociale, come un affare internazionale e come un aspetto psicologico, non come semplice religione. Perché ciò avvenga, i credenti e i laici, le religioni e i politici devono iniziare a comunicare. Perché, dal momento che la globalizzazione unisce e omologa il mondo on-line, grazie a internet o con le migrazioni, la necessità di trovare il modo di far coesistere pacificamente persone di fedi diverse diventa sempre più urgente».

Le due Fondazioni

La Tony Blair Faith Foundation mira a promuovere il rispetto e la comprensione tra le grandi religioni, sostenendo e formando i giovani in oltre cento Paesi, in modo che si attivino nella lotta contro la malaria, e dando loro un approccio positivo alla fede, diverso da quello di quanti cercano di usare la religione come un mezzo di divisione. Educa i leader in carica e i giovani leader emergenti alla comprensione del ruolo della religione nel mondo moderno e, grazie all’uso delle nuove tecnologie, mira ad abbattere le barriere tra i ragazzi di fede diversa o che non hanno nessun credo.
La Fondazione per la Sussidiarietà è stata costituita nel 2002 per iniziativa di Giorgio Vittadini insieme a un gruppo di accademici ed esponenti del mondo culturale e imprenditoriale, come luogo di ricerca, formazione e divulgazione intorno ai temi culturali, sociali ed economici, con riferimento al principio di sussidiarietà. La Fondazione è mossa dall’interesse in chiunque desideri cercare la verità e affermare la libertà di ogni singolo uomo. Ha costituito in questo modo un’ampia trama di collaborazioni multidisciplinari a livello nazionale e internazionale.