Share

Aperte le iscrizioni

Dialoghi, il 23 maggio si parla di «Confini e migranti: paure e soluzioni»

Alle 20.30 al Piccolo Teatro Studio Melato la terza serata del ciclo partirà dalle storie di giovani immigrati e dai dati del Rapporto Giovani: il 70% dei giovani italiani ritiene che i migranti siano troppi. Interventi di Aldo Bonomi, Mario Morcone, Riccardo Redaelli e Antoine Messarra. Per partecipare invia una mail a comunicazione@piccoloteatromilano.it

11 Maggio 2016

Il 70% dei giovani italiani ritiene che i migranti siano troppi e per molti di loro la presenza di immigrati rende insicuro il paese (più del 60% la pensa in questo modo). Quasi il 40% dei giovani italiani si dichiara ostile verso i migranti; ma anche i non national in Italia sono diffidenti nei confronti del paese ospitante (32,9%). Emerge un’immagine di timore reciproco, che alimenta la paura nei confronti di chi lascia la propria terra per cercare prospettive di vita migliori nel nostro paese. I dati emergono dalle rilevazioni effettuate dall’Istituto Toniolo e inserite nel Rapporto Giovani 2016 e proprio il sentimento di paura verso chi scappa da miseria, guerre e persecuzioni e approda nel nostro Paese e nelle nostre città corre il rischio di essere strumentalizzato. 
Da dove nasce questa paura e soprattutto come fare per superarla? Come affrontare il dramma della migrazioni? Se ne parlerà lunedì 23 maggio 2016 alle 20.30 durante la terza serata dei Dialoghi di vita buona al Piccolo Teatro Studio Melato di via Rivoli 6 a Milano, dal titolo “Confini e migrazioni: paure e soluzioni”.
I protagonisti saranno il prefetto Mario Morcone, Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno; il professor Antoine Messarra membro del Consiglio Costituzionale libanese e titolare della Cattedra Unesco di Religioni comparate, mediazione e dialogo dell’Université Saint-Joseph di Beirut; e Riccardo Redaelli professore di Geopolitica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che esporranno le loro tesi sul tema della serata sotto forma di Ted Event. I loro interventi saranno introdotti dal prof. Aldo Bonomi, sociologo e dai dati del “Rapporto Giovani” dell’Istituto Toniolo, presentati da Cristina Pasqualini, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. 
Successivamente i protagonisti si confronteranno con il pubblico in un dialogo condotto da Alessandro Zaccuri, giornalista di Avvenire.
Si esibirà al pianoforte Enrico Intra.
ArtsFor ed Ente dello Spettacolo presenteranno un filmato di foto d’autore ispirato alle parole di Papa Francesco, e dedicato ai temi universali del Giubileo Straordinario della Misericordia.
La serata è ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili, presentandosi a teatro. Per prenotare un posto al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano è necessario inviare una mail all’indirizzo comunicazione@piccoloteatromilano.it o telefonare al numero 02.72333301.
Nati per iniziativa del cardinale Angelo Scola e del professore Massimo Cacciari, i “Dialoghi di vita buona” sono promossi da diverse realtà culturali, sociali, economiche della metropoli milanese e vogliono essere una risposta comune alla frammentazione che caratterizza la nostra società.
E’ possibile mandare le proprie domande ai relatori alla mail partecipa@dialoghidivitabuona.it oppure attraverso l’account twitter @dialoghivb utilizzando l’hashtag #dialoghi #migranti.

In tv nei prossimi giorni

La serata sarà trasmessa giovedì 26 maggio alle 21.15 su Telepace (canale 187), venerdì 27 maggio alle 21.10 su Chiesa Tv (canale 195) e domenica 29 maggio alle 23.20 su Tv2000 (canale 28).

Leggi anche

Videostorie
migranti

Siria, Afghanistan, Senegal, Camerun:
le testimonianze di alcuni migranti

C'è chi è scappato dal proprio Paese per fuggire dalla guerra, chi lo ha lasciato in cerca di una vita migliore, chi per studiare con lo scopo di trovare un giorno un buon lavoro

Intervista
CONVEGNO CHIESA, CRISI, SOLIDARIETA’. DUE ANNI DI FONDO FAMIGLIA LAVVORO

Bonomi: «Il futuro è meticcio.
Se lo si nega, i confini diventano muri»

Il sociologo, direttore del Consorzio Aaster e membro del Comitato scientifico dei «Dialoghi»: «La paura del migrante nasce nei luoghi di socialità, quando viene meno l’essere in comune e cresce una comunità del rancore»

di Pino NARDI

Intervista
Riccardo Redaelli

Redaelli: «Passare dalla visione di un Islam in Italia
a quella di un Islam italiano»

L’esperto di geopolitica e di Medio Oriente in Cattolica, relatore alla terza serata dei «Dialoghi»: «Non abbiamo ancora avviato un percorso politico che porti a riconoscere le comunità islamiche, ma occorre evitare inutili contrapposizioni populiste»

di Annamaria BRACCINI