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Tragedia

Esplosione in via Brioschi, tre morti e nove feriti

Una fuga di gas ha provocato la deflagrazione che ha distrutto una palazzina e danneggiato altri tre edifici in zona Navigli. Sessanta famiglie evacuate

13 Giugno 2016

C’è una fuga di gas all’origine dell’esplosione che, alle 8.56 di domenica 12 giugno, ha sventrato una palazzina in via Brioschi (zona Navigli) a Milano, provocando la morte di tre persone e il ferimento di altre nove. La deflagrazione – che nei primi istanti aveva fatto pensare a una bomba -, con calcinacci e vetri proiettati a 200 metri di distanza, è stata udita in tutto il quartiere. Per ore i vigili del fuoco hanno scavato sotto le macerie per rinvenire eventuali altre vittime.

Le persone morte sono Micaela Masella (43 anni, direttrice delle relazioni esterne di una scuola di danza) e i fidanzati Riccardo Maglianesi (studente a un master in Bocconi) e Chiara Magnamassa (designer di scarpe), entrambi ventisettenni. Tra i feriti ci sono il marito e le due figlie (7 e 11 anni) di Micaela Masella, ricoverati al Centro grandi ustionati di Niguarda (la bambina più piccola è quella in condizioni più gravi, anche se per i medici non è in pericolo di vita) e una donna in stato interessante.

Pare che lo scoppio sia avvenuto nell’appartamento dei due giovani, con la fuga di gas che sarebbe partita dai fornelli della cucina. Altri tre edifici sono stati danneggiati, con la conseguente evacuazione di 60 famiglie: 17 hanno accettato l’ospitalità del Comune in albergo, le altre hanno preferito farsi accogliere da parenti e amici.

Il sindaco Giuliano Pisapia ha subito proclamato il lutto cittadino per il giorno in cui si terranno i funerali delle vittime. Pisapia ha ricevuto una chiamata del premier Matteo Renzi, che ha espresso il suo cordoglio e si è informato sulle condizioni dei feriti.