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Testimonianza/1

«Essere cristiani è una sfida gioiosa»

Alessia Consonni, della Comunità pastorale Spirito Santo di Carate Brianza: «Riscoprire la gioia di atti quotidiani che prima si davano per scontati»

di Cristina CONTI

23 Settembre 2012

Confermare la propria adesione a Cristo e renderla più decisiva per la propria esistenza. Questo l’obiettivo della Redditio Symboli, una serata in cui i 19enni consegneranno al vescovo la loro Regola di vita e tutti i giovani condivideranno il proposito di un cammino intenso per riflettere, confessare e testimoniare il proprio credo.

«Tutti incontriamo difficoltà nel nostro cammino di fede. Io, per esempio, mi sento molto incostante. Mettere per iscritto i propri impegni aiuta a dare importanza alle piccole cose, a riscoprire la gioia di atti quotidiani che prima si davano per scontati», commenta Alessia Consonni, della Comunità pastorale Spirito Santo di Carate Brianza, che ha appena iniziato la facoltà di Design e Prodotti industriali all’Università di Como.

Ritagliare nella propria vita di ogni giorno qualche spazio per la preghiera, per mettersi di fronte a Dio e dialogare con lui. «Quest’anno inizio una nuova fase della mia vita. Un nuovo ciclo di studi e sto cominciando anche un percorso da educatrice. Perciò diventa ancora più importante definire alcuni punti fissi da dedicare al Signore nel corso delle mie giornate: magari potrò utilizzare il viaggio in treno fino all’università per recitare i Vespri», spiega.

Ma essere cristiani nella vita di ogni giorno non è solo pregare, è anche dare testimonianza con l’agire, essere capaci di stare insieme agli altri in modo diverso. «Quando si è in oratorio con il proprio gruppo di amici che condivide la stessa fede è facile dire di essere cattolici e comportarsi di conseguenza – precisa Alessia -. Quando poi si arriva in un ambiente come quello universitario,dove si incontrano tanti ragazzi con idee ed esperienze diverse, le cose diventano più difficili e molte ragazze hanno difficoltà a parlare della propria fede».

Confrontarsi con chi la pensa in modo diverso, dare ragione delle proprie idee, rispettare le altre persone e agire secondo il Vangelo. Un atteggiamento maturo verso la fede, in un momento che è ancora di formazione, prima di accostarsi a quella che sarà la propria vita professionale. «Fuori dalla parrocchia essere cristiani diventa una sfida gioiosa, in cui si cerca continuamente di vedere Gesù nelle altre persone», aggiunge. Ma anche dimostrare la gioia del proprio incontro con Cristo, che aiuta e accompagna nelle fatiche quotidiane.