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Musica

I “Nuovi Trovadori” cantano Turoldo

Il gruppo musicale, nato solo un anno fa con alcuni componenti rom, ha realizzato il suo primo cd musicando 9 poesie di padre Maria David in occasione dei 20 anni dalla morte. Parrocchie e gruppi possono prenotare la serata

di Luisa BOVE

28 Ottobre 2012

I “Nuovi Trovadori” è un gruppo musicale nato solo un anno fa, «ma la loro storia viene da lontano», dice il direttore artistico Ciro Menale. Tre di loro infatti facevano già parte della Banda del villaggio solidale, un gruppo rom nato nel 2006 quando c’è stato il grande sgombero via Capo Rizzuto a Milano. «Allora la Casa della carità aveva accolto 80 rom, tra loro c’era qualche musicista e così è nata l’idea di creare un gruppo musicale», spiega Menale. «Con loro abbiamo continuato a suonare fino al 2010, poi l’esigenza è stata quella di mettersi in relazione con altre culture, forme e stili musicali».

Intanto la Casa della carità aveva stipulato un accordo con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano per realizzare il progetto «Sulla strada della musica»: in pratica alcuni insegnanti diplomati tenevano corsi di violino e fisarmonica ai figli adolescenti delle famiglie rom. «Ho preso quindi un quartetto d’archi e i tre del Villaggio solidale – racconta il direttore -, ma il ponte tra questi estremi si è creato anche grazie a un tablista indiano, a una cantante cubana e a tre italiani». Oggi gruppo dei Nuovi Trovadori è composto infatti da 12 artisti di età compresa tra i 25 e 40 anni: oltre alle voci ci sono chitarre, fiati, archi, percussioni e fisarmoniche.  Una volta composto il gruppo si trattava di decidere che cosa fare. «Ci è venuto in aiuto Turoldo – spiega Menale -, e in occasione dei 20 anni dalla sua morte abbiamo pensato di scegliere alcune poesie di padre David e di musicarle». È nato così il loro primo cd intitolato “Torniamo ai giorni del rischio”.  

«L’urgenza di oggi non è più quella dell’integrazione e dell’inclusione sociale, ma di una “restituzione” e la poesia ci ha obbligato a trovare una sintesi. Questa è stata la nostra esperienza». “Torniamo ai giorni del rischio” è dunque il risultato di un percorso iniziato nel 2005 e culminato nella produzione del cd. «In sette anni abbiamo attraversato diverse fasi: prima abbiamo conosciuto la cultura rom, poi abbiamo introdotto qualche nuovo musicista nel gruppo fino ad arrivare a sentir cantare una donna rom i versi di Turoldo. Questo è un vero piacere e una soddisfazione. Se prima Alina cantava nella sua lingua che aveva un certo tipo di sonorità, in seguito lo sforzo è stato quello di cantare in italiano, imparando quindi a modulare la voce in modo diverso. Abbiamo lavorato un anno per realizzare il cd: abbiamo scelto 9 poesie, le abbiamo musicate e alla fine il gruppo si è arricchito, superando anche l’improvvisazione. La novità rispetto a un gruppo multietnico è di aver musicato poesie partendo da stili diversi».

Il cd è stato realizzato in collaborazione con la comunità dei Servi di Maria di San Carlo al Corso a Milano e con un piccolo finanziamento di Fondazione Cariplo. Il disco si può trovare presso la libreria dei Servi (piazza San Carlo 1/a) e la Casa della carità (via F. Brambilla 10).  

I “Nuovi Trovatori” si sono esibiti a Milano un mese fa, le prossime serate sono in programma il 20 dicembre alle 20.30 alla Casa della carità e il 22 dicembre alle 21 al Teatro Binario 7 di Monza (via Turati 8). Parrocchie, gruppi o enti possono prenotare la serata in ricordo a Turoldo scrivendo a ufficiostampa@casadellacarita.org oppure chiamando lo 02.25 935 317.