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24 gennaio

Il Vaticano II e la comunicazione

A Milano il 24 gennaio alle ore 11.00 presso la Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi (Corso Monforte, 35), verrà presentato l’ultimo libro di Dario Edoardo Viganò, Il Vaticano II e la comunicazione. Una rinnovata storia tra Vangelo e società, edito da Edizioni Paoline.

16 Gennaio 2013

Il Volume illustra la complessità del contesto storico e religioso nel quale si colloca l’annuncio del Vaticano II e rileva come il Concilio sia iniziato con uno stile di pontificato assolutamente nuovo in un’epoca in cui, a livello internazionale, si registra un cambio sociale reso evidente dai consumi culturali e dal processo di sviluppo del sistema dei media.

L’autore inoltre pone particolare attenzione sull’importanza del Decreto Inter mirifica, approvato il 4 dicembre 1963: un documento che segna la presa in carico della comunicazione di massa da parte della Chiesa cattolica portando il Concilio a fare i conti con un modello di comunicazione a cui la Curia romana era poco abituata.

Alla presentazione del testo, dopo il saluto introduttivo del Presidente della Provincia di Milano, dell’Assessore Moda, Eventi, Expo, di Don Davide Milani, Responsabile comunicazione dell’Arcidiocesi di Milano e Portavoce dell’Arcivescovo di Milano e di Alessandro Papini, Direttore del Settore Comunicazione della Provincia di Milano, interverranno – moderati da Emilio Carelli, giornalista Sky – Paolo Mieli, Presidente di RCS Libri, Philippe Chenaux, docente di "Storia della Chiesa" alla Pontificia Università Lateranense, Aldo Grasso, docente universitario, giornalista e critico televisivo e di Pasquale Maria Cioffi, Direttore Settore Expo 2015, Moda, Eccellenze, Eventi della Provincia di Milano.

All’evento sarà presente l’autore Dario Edoardo Viganò, che dichiara: "Cosa resta da fare? Probabilmente re-immaginarci nel movimento dello Spirito che caratterizzò il Vaticano II e imparare ad ascoltare senza giudizi e pregiudizi.La questione che emerge con forza supera la necessaria competenza mediale circa linguaggi, formati e strumenti e invita tutti noi a vivere l’esperienza credente come “una ginnastica del desiderio” [sant’Agostino] delle cose del Cielo. Come dire, la necessità di "rinascere dall’alto" [Gv 3,3] perché la nostra vita, la nostra testimonianza e la nostra comunicazione siano opera dello Spirito, unico capace di attrarre nel seno del Padre".