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Imprese

Lavorare in famiglia,
un modello che piace

Indagine della Camera di Commercio: è uno schema radicato nella società, flessibile e consente maggiore controllo sull’attività. Ma andrebbe valorizzato in vista dell’Expo

di Cristina CONTI

6 Giugno 2012

Sono sette su dieci le imprese familiari a Milano. A dirlo un’indagine della Camera di Commercio del capoluogo lombardo condotta su circa 200 imprenditori. Un modello che piace soprattutto perché è radicato nella società, secondo il 61% degli intervistati, ed è molto adattabile di fronte alle diverse congiunture economiche, per il 44%. In queste attività, inoltre, c’è anche maggiore controllo sulle attività di ogni giorno, secondo il 31,8% degli imprenditori, e i lavoratori sono più motivati, secondo il 28,2%.

Le imprese di famiglia sono anche un modo concreto per arginare la crisi occupazionale dei giovani: sono il 22,5%, infatti, le attività in cui lavora almeno un figlio. «La famiglia è un valore aggiunto per le imprese, soprattutto adesso, in un momento in cui ci si confronta con la crisi economica – sottolinea Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Se fatti con dedizione e con amore, sia la famiglia, sia il lavoro diventano occasione di gioia comune».

Non mancano comunque le difficoltà. Le nuove generazioni, infatti, non vogliono fare rinunce e sacrifici per l’azienda nel 34,9% dei casi. Alcune volte, poi (21%) l’organizzazione del management è inferiore alla media delle imprese. Commistione dei soldi con la famiglia e litigi frequenti sono invece i lati negativi delle imprese di famiglia, rispettivamente per il 20% e per il 19,5% degli intervistati.

Pensando al futuro, infine, il 15,4% degli imprenditori vuole continuare a mantenere la propria attività legata solo alle imprese di famiglia, mentre il 14,9% desidera ampliare la propria attività coinvolgendo anche persone esterne. Un terzo degli intervistati, inoltre, vorrebbe un marchio locale e nazionale di tutela, insieme ad aiuti per il mantenimento e la valorizzazione delle strutture storiche mobili e immobili, e il 23,6% un progetto mirato alla valorizzazione per l’Expo 2015.

Per una Milano più a misura di famiglia le imprese chiedono inoltre più verde, nuovi parchi e un piano di iniziative mirate durante tutto l’anno per poter vivere la città insieme ai propri cari e incrementare l’attività quotidiana della propria azienda.