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Milano

Le famiglie nella città

Si è svolta venerdì sera la tavola rotonda in preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie, organizzata dall’Azione Cattolica ambrosiana e nazionale

di Simona BRAMBILLA

14 Gennaio 2012

La sala Alessi di Palazzo Marino era gremita di gente questa sera per il convegno dedicato al tema della vita delle famiglie nella città, a dimostrazione del fatto che l’argomento della famiglia è molto sentito e di grande attualità. Le persone interessate erano così tante che è stata allestita un’ulteriore saletta che trasmetteva da uno schermo in diretta gli interventi dei relatori. Prima che iniziasse la tavola rotonda, tutti i partecipanti hanno voluto dedicare un minuto di silenzio al vigile urbano ucciso ieri a Milano da un Suv, Niccolò Savarino, e alla sua famiglia.
Al dibattito, moderato da Valentina Soncini presidente diocesano dell’Azione Cattolica ambrosiana, erano presenti volti noti della società, della chiesa e delle istituzioni milanesi. La prima a prendere la parola è stata Maria Grazia Guida, vicesindaco di Milano, che ha voluto salutare tutti anche a nome del sindaco, Giuliano Pisapia, e ha lanciato un messaggio importante. «Pensare alla famiglia significa soprattutto pensare al compito educativo che la famiglia ha verso i figli– ha spiegato -. È importante mettere al centro il bambino, sempre. Siamo davanti a una crisi della famiglia molto forte, dobbiamo quindi tutelarla. La famiglia è un cardine sociale insostituibile». Le famiglie di oggi infatti sono davanti a problematiche nuove, legate al lavoro e all’educazione. Queste questioni sono dovute ai tempi stretti che la vita odierna ha assunto, incastrare tutto sembra difficile.
Il tema della difficoltà, ma anche della crisi delle famiglie di oggi è stato ripreso anche dal secondo relatore, Mauro Magatti, preside della Facoltà di Sociologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Negli ultimi venticinque anni la famiglia ha subito una pesante pressione tecnico-economica, ma anche culturale – ha detto il professore -. La globalizzazione ha slegato i rapporti, soprattutto quelli famigliari. Ma guardando la famiglia possiamo trovare la pista giusta per affrontare i problemi della crisi, ripartendo dalle alleanze tra le persone».
La parola è poi passata a Monsignor Erminio De Scalzi, Vescovo ausiliare della città di Milano che descritto i compiti importanti che una famiglia deve svolgere al giorno d’oggi. «La famiglia deve essere un soggetto pastorale attivo, deve educare, amare, umanizzare e comunicare il vangelo – ha spiegato -. Dalla qualità dei legami famigliari dipende la qualità dell’umano che si può trasmettere alle nuove generazioni. Bisogna fare famiglia nella fede». Monsignor De Scalzi ha concluso il suo intervento lanciando un monito alle istituzioni civili e religioso: «Rimaniamo con i piedi per terre, concentriamoci tutti sui problemi concreti delle famiglie comuni».
L’ultimo relatore è stato infine Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica. Il suo è stato un intervento conclusivo davvero importante, ha parlato dell’amore, la base della famiglia e della società. «Nella vita famigliare, pur con tante difficoltà, bisogna custodire la forza dell’amore che è in grado di cambiare la realtà. Parlare della forza dell’amore significa dire a tutti che ci sono legami importanti che reggono la vita delle città e delle società, legami di cui oggi abbiamo estremamente bisogno. Crediamo nel miracolo dell’amore che cambia la vita delle persone. La logica cristiana va a beneficio di tutta la società, quindi se oggi volgiamo sostenere la vita delle famiglie dobbiamo sostenere la vita dell’associazionismo cattolico».