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L’estate dei giovani dal centro alla periferia

Parrocchie e decanati non chiudono i battenti neppure in questi mesi. Molte le iniziative in programma e gli ultimi preparativi per Sydney

15 Luglio 2008

26/06/2008

di Luisa BOVE

Chi ha detto che Milano si è svuotata? Di giovani ce ne sono ancora: chi ha la maturità sta sudando sui libri e chi è iscritto all’università ha in programma qualche esame prima della meritata vacanza. Non tutte le parrocchie, quindi, hanno chiuso i battenti, c’è ancora chi organizza qualche iniziativa da vivere insieme.

Per esempio a Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano, dall’inizio di maggio fino a metà luglio adolescenti, diciottenni e giovani si ritrovano per serate a tema. Li chiamano i “mercoledì dei giovani” e ogni volta la proposta è diversa. Si va dalla semplice cena più sport, con tornei di calcetto a cinque o di basket tre contro tre, fino a serate a tema con tanto di relatore o esperto.

«Come quella sulla droga – dice don Sergio Tomasello, della parrocchia di Santa Lucia -, in cui abbiamo invitato un medico del Centro analisi dell’Istituto Mario Negri. Era infatti uscita la notizia della presenza di cocaina nell’acqua». All’incontro, organizzato nella parrocchia Santi Nazaro e Celso per tutto il decanato, hanno partecipato un centinaio di persone e per l’occasione sono stati invitati anche agli adulti. Martedì scorso si è poi svolta una serata dedicata al servizio civile.

In programma c’è anche una grande cena all’aperto nel cortile dell’oratorio, «seguita da un filmato preparato dagli adulti sull’uscita di quattro giorni che abbiamo fatto a Roma con i giovani – dice don Tomasello -. Un’esperienza che proponiamo ogni anno per il ponte tra il 25 aprile e il 1° maggio per visitare una città europea: l’anno scorso siamo stati a Barcellona e nel 2006 a Parigi».

Anche per i giovani del Centro storico il cammino continua, con il desiderio di intercettare anche chi di solito non si lascia coinvolgere. «L’idea è quella di aprire una chiesa la sera dalle 21 a mezzanotte», dice don Andrea Ciucci, dell’équipe della Pastorale giovanile del Centro. Non una chiesa qualunque, ma San Lorenzo alle Colonne, che si affaccia su «una delle piazze-simbolo dei giovani milanesi».

Lo scopo è quello di offrire uno «spazio aperto» in chiesa, «per fare silenzio, pregare e riflettere». E per chi non è credente «l’invito è comunque quello di trovare un momento di pausa», con la possibilità di dialogare con qualcuno, «perché saranno sempre presenti preti, figure religiose e altri giovani», assicura Ciucci. A partire da venerdì 27 giugno, itinerario artistico con Emi Degli Occhi nella chiesa di San Lorenzo, ma l’iniziativa continuerà tutti i giovedì dal 3 al 31 luglio (programma completo su www.centrogiovane.org).

«Non sarà uno spazio vuoto perché il silenzio e la meditazione saranno favorite ogni sera da un evento che tocca un linguaggio diverso con cui si esprime la ricerca di senso, la fede, la preghiera». Attraverso la musica (concerto di don Seno e di un coro gospel), le parole (racconti e poesie) e le immagini (video e acquerelli), i giovani di Milano saranno accompagnati in queste serate alternative.

Anche il titolo «Spiàzzàti», con la doppia accento, ha un significato. «Spiàzzati» èl’invito a uscire dalla piazza affollata «per entrare in una porta aperta», quella della chiesa di San Lorenzo; mentre «Spiazzàti», dice don Ciucci, «rimanda allo spazio di silenzio per far risuonare alcune parole e lasciarsi spiazzare dal Signore perché operi qualcosa di bello e di nuovo nella vita di ognuno».

Al decanato Vigentino, invece, una decina di ragazzi si preparano a partire per la Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Sydney. Partenza con don Marco Eusebio il 13 luglio e rientro il 29; intanto continua il cammino di preparazione. «Stiamo facendo un percorso attraverso la lettura del messaggio del Papa e altri testi che si trovano sul sito ufficiale della Gmg», spiega il sacerdote. Hanno già riflettuto sulle motivazioni confrontandosi «sulle attese e sui desideri dei giovani», ma ci sarà anche l’occasione «per ascoltare qualche testimonianza di chi è già stato alla Gmg di Colonia». Gli ultimi giorni saranno invece dedicati agli aspetti organizzativi.