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Emergenza profughi

Linee operative e modalità di accoglienza

29 Ottobre 2015

 

ENTI GESTORI

Gli enti gestori, ovvero le cooperative che nell’ambito di Fondazione Caritas Ambrosiana si occuperanno dei cittadini stranieri richiedenti asilo ospitati nella parrocchia, seguiranno le attività amministrative, procedurali e organizzative inerenti alla domanda connessa al riconoscimento del loro status.

La domanda di richiesta d’asilo, domanda che dovrebbe ricevere risposta nell’arco medio di 12-14 mesi, verrà predisposta da ciascun ente gestore e, almeno fino alla comunicazione dell’esito della domanda, i profughi saranno ospitati negli immobili messi a disposizione.

Con la presentazione della domanda di asilo, il cittadino straniero richiedente riceverà dall’autorità civile governativa un “permesso di soggiorno in attesa di verifica” ma, per i primi due mesi di permanenza, non potrà svolgere alcuna attività lavorativa.

 

PARROCCHIE

Le parrocchie metteranno a disposizione, in comodato d’uso gratuito, gli immobili che devono avere tutti i requisiti di abitabilità, senza percepire alcuna somma di denaro, fatto salvo il rimborso delle spese sostenute per le utenze del periodo, se documentate.

La distribuzione territoriale dei cittadini stranieri richiedenti asilo, nell’ordine di 4/6 persone secondo la tipologia immobiliare identificata, riguarderà esclusivamente cittadini già presenti nel territorio nazionale, attualmente assistiti nei centri di prima accoglienza e quindi già censiti dalle autorità giuridiche e sanitarie nazionali.

Fatta salva la normativa civile in termini di registrazione contrattuale, prima della sottoscrizione del contratto di comodato la Parrocchia è comunque tenuta all’osservanza della disciplina canonica in merito all’ottenimento delle relative autorizzazioni.