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Dall'1 marzo

Lutero e la Riforma, corso alla Facoltà teologica

L’interpretazione storica e il significato teologico al centro di un percorso di approfondimento in occasione del 500° della pubblicazione delle 95 tesi. Iscrizioni aperte fino a febbraio

26 Ottobre 2016

Nel 2017 cade il V Centenario della pubblicazione delle 95 tesi sulle indulgenze da parte di Martin Lutero, evento considerato come l’inizio simbolico della Riforma protestante. In questa occasione la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano propone ai propri studenti e a tutti gli interessati (insegnanti di religione, docenti, universitari, membri delle comunità cattoliche ed evangeliche) un corso sul tema «Martin Lutero e la Riforma: l’interpretazione storica e il significato teologico». Il percorso di approfondimento e di studio proposto, collocato nel periodo che va dall’1 marzo al 31 maggio 2017, prevede l’intervento di docenti della Facoltà teologica di Milano e di studiosi appartenenti ad altre istituzioni accademiche e culturali.

Al di là della ricorrenza del V Centenario, che ha stimolato numerose iniziative, il corso è stato pensato e organizzato per offrire un’occasione di approfondimento su un evento tanto importante dal punto di vista storico ed ecclesiale, quanto condizionato da stereotipi e pregiudizi che, in modo consapevole o inconsapevole, continuano a pesare sull’interpretazione della Riforma. Il fatto poi che sia una Facoltà teologica cattolica a proporre questo itinerario di studio conferma quanto la Commissione internazionale cattolico-luterana ha scritto nel documento Dal conflitto alla comunione (2013): «È la prima commemorazione ad aver luogo in un’epoca ecumenica. La commemorazione comune, quindi, è un’occasione per approfondire la comunione tra cattolici e luterani» (n. 4).

L’itinerario proposto per approfondire il significato storico e teologico delle origini della Riforma protestante si articola in tre momenti. Il primo è dedicato alla storiografia della Riforma e intende mettere in luce alcuni schemi interpretativi ai quali si è fatto ricorso da parte protestante e da parte cattolica per comprendere il significato della Riforma del XVI secolo all’interno della storia della Chiesa e della storia europea in generale. La comprensione del movimento protestante esige inoltre di chiarire la sua relazione con i movimenti riformatori che hanno attraversato la storia medievale, rispetto ai quali presenta elementi di continuità e significative differenze.

Il secondo momento è dedicato all’illustrazione delle radici e del contesto della Riforma protestante. Al di là di quanto potrebbe far pensare la polemica protestante contro la Tradizione, la Riforma affonda radici profonde nella Tradizione della fede nella Chiesa antica e medievale. Due di queste radici saranno oggetto di analisi: il pensiero di Agostino e la tradizione spirituale del tardo Medioevo. Al tempo stesso, la diffusione delle idee della Riforma è legata allo sviluppo della stampa, che ha avuto una funzione decisiva nel raccogliere il consenso attorno ai progetti dei riformatori.

Il terzo momento intende presentare alcuni temi teologici caratteristici della Riforma luterana, quali la giustificazione del peccatore, la theologia crucis, la riforma della Chiesa, la concezione delle immagini. Il corso si prefigge così di offrire ai partecipanti una presentazione affidabile dei dati storici e teologici e un ragguaglio sullo stato attuale della ricerca, indicando al tempo stesso vie per l’approfondimento personale dei temi presentati.

 

Notizie utili

Il corso sarà coordinato dai professori Angelo Maffeis e Saverio Xeres e si svolgerà il mercoledì dalle 16.05 alle 17.40, presso la sede della Facoltà teologica (via dei Cavalieri del Santo Sepolcro 3, Milano). Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria della Facoltà (tel. 02.863181; segreteria@ftis.it; www.teologiamilano.it) martedì, mercoledì, giovedì, e venerdì (10-12 e 15-17) fino al 17 febbraio 2017. La quota di iscrizione è di 80 euro. In caso di iscrizione all’esame del corso si dovranno versare30 euro. Il corso è riconosciuto come corso di aggiornamento permanente dei docenti della scuola di ogni ordine e grado.