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Nuovo vescovo

Monsignor Martinelli,
il motto e lo stemma episcopale

È infinito l’amore di Cristo per gli uomini: a noi tutti dona il suo stesso sangue nell’Eucaristia

22 Giugno 2014

Lo stemma episcopale di monsignor Paolo Martinelli, illustrato dal motto «Gloria Dei vivens homo», tratto dagli scritti di sant’Ireneo di Lione, è ispirato principalmente all’Eucaristia – Sacramentum Caritatis – evocata dalla figura del pellicano che si ferisce per nutrire i suoi piccoli. Esso assurge a simbolo dell’infinito amore di Cristo per gli uomini, ai quali dona il suo stesso sangue nell’Eucaristia. In tal modo si rappresenta come nel mistero eucaristico sia Cristo stesso a nutrire e a edificare continuamente la Chiesa.

Il candido giglio che accompagna il pellicano è noto simbolo virginale di Maria e vuole evocare simbolicamente la Madonnina di Milano in ossequio alle origini milanesi di monsignor Martinelli, origini richiamate anche dai principali colori dell’insegna, il rosso e il bianco, gli stessi della Città.

Come di consueto per i Vescovi usciti dagli Ordini religiosi, al vertice dello stemma è presente il capo con l’insegna dell’Ordine proprio che qui è quello Francescano, simboleggiato dalle braccia di Cristo e di san Francesco incrociate tra loro. Il galero e i fiocchi verdi con la croce astile completano come di regola l’insegna episcopale.