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29 novembre

Monza, con umiltà e sapienza in dialogo con la cultura di oggi

Visita pastorale del cardinale Scola, che alle 21 incontrerà i fedeli del Decanato al Teatro Manzoni. Il decano monsignor Silvano Provasi: «Siamo chiamati a tre sfide: riscaldare evangelicamente il cuore dei giovani, rinvigorire il volontariato, partecipare al lavoro per il bene comune»

27 Novembre 2016
Monsignor Silvano Provasi

Martedì 29 novembre il cardinale Angelo Scola sarà in Visita pastorale a Monza. Alle 21 incontrerà i fedeli del Decanato al Teatro Manzoni (via Manzoni 23). «Il nostro Decanato comprende tre città: Monza, Brugherio e Villasanta – spiega monsignor Silvano Provasi, Arciprete del Duomo di Monza e Decano -. È strutturato in cinque Comunità pastorali e una di prossima costituzione (Villasanta), e tre parrocchie (Duomo, San Gerardo e San Fruttuoso). I preti diocesani, diversamente attivi, sono 45. Vi sono inoltre 50 religiosi appartenenti a 5 diversi istituti. Per tutti purtroppo l’età media supera i 60 anni. Significativa è anche la presenza del Seminario teologico del Pime, con 44 seminaristi che svolgono il loro servizio pastorale festivo nei paesi limitrofi».

Come vi siete preparati alla Visita pastorale?
Abbiamo coinvolto i Consigli pastorali decanale, parrocchiali e di Comunità pastorale, invitandoli a delineare, in modo obiettivo e propositivo, il volto delle nostre città e delle comunità ecclesiali. Ci siamo lasciati guidare dalle linee emerse dal Convegno ecclesiale di Firenze, dalla Evangelii Gaudium di papa Francesco e dalle indicazioni del nostro Arcivescovo. Abbiamo individuato alcuni passi concreti per meglio intensificare il cammino di Chiesa nello stile del servizio umile, paziente, sapiente e dialogante con la cultura e la vita odierna.

La crisi economica si è sentita molto?
La casa, il lavoro (in particolare per i giovani) e l’anziano rappresentano i grandi temi sociali di una città che resta comunque il capoluogo della Brianza, provincia che detiene il sesto Pil in Italia. Oggi Monza è città del terziario avanzato fortemente proiettata su Milano per tanti professionisti e lavoratori. In questi ultimi anni la perdita del lavoro e le separazioni coniugali hanno fatto sì che anche un numero sempre crescente di nostri concittadini si rivolgano a strutture assistenziali e caritative.

Ci sono molti immigrati?
Anche Monza è segnata dal fenomeno migratorio, con un forte incremento della popolazione straniera in entrata, ma anche di brianzoli in uscita: giovani che trovano all’estero migliori opportunità professionali. Attualmente gli immigrati superano le 15 mila unità (12,36% della popolazione) e provengono soprattutto da Romania, Egitto e America Latina. Gli studenti stranieri nelle scuole di Monza sono oltre 2.600 (circa 600 nelle materne). Positiva e collaborante è la presenza della comunità ortodossa rumena. Si sta sviluppando con gradualità e reciproca fiducia un cammino sensibile di integrazione. Qualche fatica educativa sta emergendo con gli adolescenti stranieri di seconda generazione e ultimamente affiora qualche difficoltà organizzativa verso i nuovi profughi, in una città comunque ospitale.

Quali le sfide per il futuro?
Penso che alla Brianza monzese sia chiesto oggi di saper affrontare e sostenere in particolare tre sfide. Innanzitutto riscaldare evangelicamente il cuore dei giovani perché, pur nell’incertezza vocazionale, lavorativa e culturale che stanno vivendo, non perdano mai la fiducia nel Signore della vita, della storia e dell’amore che continua ad aver bisogno di loro, del loro instancabile desiderio di cercare, investire, condividere i doni che ogni giorno scoprono in loro, nei loro compagni di viaggio e nei loro ambienti di vita, aprendosi con maggior coraggio alla logica della gratuità evangelica e alla perseveranza nell’impegno formativo culturale e spirituale. Siamo inoltre chiamati a ridonare vigore e fantasia alle tante persone impegnate nel volontariato: oltre 11 mila, con ben 123 associazioni iscritte nei registri civili su 123 mila abitanti. La terza sfida che vogliamo accogliere è quella di lasciarci maggiormente coinvolgere nella partecipazione a quel lavoro per il bene sociale e civile delle nostre tre città, superando la crescente tentazione alla delega e alla disaffezione al vero bene comune.

di Cristina CONTI

Diretta Twitter, speciale su Chiesa Tv

Prima e dopo la visita pastorale è possibile inviare domande e riflessioni all’Arcivescovo scrivendo a visitascola@diocesi.milano.it. L’incontro di Monza sarà seguito in diretta Twitter attraverso l’hashtag #visitascola. Nei giorni successivi il video delle serata sarà on line su www.chiesadimilano.it Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre) realizzerà uno “speciale” in onda sabato 3 dicembre alle 19.30 e domenica 4 dicembre alle 18.30.