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Valtellina

Morti in montagna,
il cordoglio delle comunità

Periti in un incidente sul Monte Disgrazia Alberto Peruffo (51 anni, di Veduggio), Mauro Mandelli (46 anni, di Brugherio), Giuseppe Ravanelli (46 anni, di Sulbiate) e Giuseppe Gritti (46 anni, di Mezzago)

di Filippo MAGNI

1 Settembre 2014

La notizia della morte di Alberto Peruffo, scomparso ieri con altri tre alpinisti sul Monte Disgrazia in Val Masino (Valtellina), ha scosso la piccola comunità di Veduggio. Perché Peruffo, 51 anni, era una delle anime della parrocchia. «Era lettore e ministro straordinario dell’Eucaristia – ricorda l’ex parroco don Naborre Nava -. Ma soprattutto, dove c’era un bisogno, c’era Alberto». Persona dalla profonda spiritualità, aggiunge, «si recava periodicamente nei monasteri per gli esercizi spirituali». Sposato, due figlie, Peruffo era conosciuto pressoché da tutti in parrocchia. «La sua scomparsa ha rappresentato uno shock, perché avvenuta in seguito a un evento del tutto imprevedibile – afferma il sacerdote -. Alberto era esperto di arrampicata. Mi viene da dire che era esperto di tutti gli ambiti in cui si impegnava». In queste ore la comunità parrocchiale di Veduggio sta manifestando la sua vicinanza alla famiglia: i genitori, la moglie, le figlie. In attesa dei funerali, che saranno celebrati mercoledì, sono in programma diversi momenti di preghiera, il primo dei quali oggi, organizzato in parrocchia dal gruppo giovani. Per provare a lenire il dolore della famiglia, condividendolo.

Con Peruffo hanno perso la vita Mauro Mandelli, 46enne di Brugherio; Giuseppe Ravanelli, 46 anni di Sulbiate; Giuseppe Gritti, 46 anni, di Mezzago. A quanto riportano le cronache, i quattro si trovavano in cordata, a circa 3.300 metri di quota sulla via “normale” della parete sud del Disgrazia. Un’improvvisa scivolata li ha fatti precipitare nel vuoto lungo il canale Schenatti, non lasciando loro scampo.

«La famiglia Ravanelli è parte della parrocchia – spiega don Luca Raimondi, parroco di Sulbiate -. La scomparsa di Giuseppe ha scosso tutta la comunità: sapevamo che stava preparando la salita al Monte Bianco, ma non immaginavamo che questo suo desiderio potesse trasformarsi in una tragedia». Il sacerdote ha trascorso queste ultime ore insieme alla famiglia di Ravanelli, ieri con i genitori e le due sorelle, oggi con la moglie e i due figli: «Stiamo facendo il possibile per stare loro vicini». La data delle esequie di Ravanelli è ancora da stabilire; il funerale di Mauro Mandelli, invece, sarà celebrato domani alle 14.45 a Brugherio, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo.