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Il dopo-Expo/1

Nel Padiglione della Santa Sede
si farà ricerca d’eccellenza

Il cardinale Ravasi ha accolto la proposta di donare la struttura all’Istituto Italiano di Tecnologia: diventerà la sede di un laboratorio o una sala conferenze

7 Febbraio 2016

Il Padiglione della Santa Sede sarà parte integrante del nuovo centro di ricerca che sorgerà sul sito di Expo. Il Vaticano ha infatti accolto la proposta della società Arexpo, proprietaria del sito espositivo, di donare la struttura all’Istituto Italiano di Tecnologia. «Il cardinale Gianfraco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e commissario generale della Santa Sede per Expo 2015 – sottolinea il viceommissario Luciano Gualzetti – è stato lieto di accogliere questa offerta, che permetterà così alla Chiesa di lasciare in questo luogo un segno permanente al servizio di un progetto ambizioso aperto al futuro».

Il padiglione della Santa Sede, con le sue citazioni bibliche tradotte in 13 lingue – «Dacci il nostro pane» e «Non di solo pane» – potrebbe diventare la sede di un laboratorio o una sala conferenze all’interno del polo internazionale di ricerca e tecnologia che il Governo ha chiesto all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova di sviluppare sull’area espositiva. Il nuovo centro si occuperà di ricerca nei campi dell’alimentazione (tema dell’Expo), ma anche dell’interazione fra scoperte e tecnologie mediche e welfare, fino all’innovazione nei materiali sostenibili.