Share

Sicilia

Padre Puglisi: lo sguardo, la terra,
il martirio a Brancaccio

La figura di don Pino ha caratterizzato la terza giornata del pellegrinaggio Ismi a Palermo. In allegato la meditazione del Vicario generale e le video-testimonianze del parroco suo successore nel quartiere palermitano e di don David Maria Riboldi

di don Luca ROGNONE Prete 2009

14 Aprile 2016

Potremmo dire che il cuore del nostro pellegrinaggio l’abbiamo vissuto proprio nel quartiere che ha conosciuto il ministero del sacerdote Pino Puglisi. Lo sguardo è quello curioso di chi si aggirava ieri tra le vie di Brancaccio: non solo il nostro, ma anche quello delle persone incontrate nelle strade, sui balconi, nei cortili. Lo sguardo di chi ha vissuto in qualche ora la vicenda di Puglisi, dal cortile dove è nato fino al luogo del martirio, da quelle case dove la povertà è ancora attuale fino a quella «casa tra le case» che è la chiesa parrocchiale dove la voce di padre Pino ha risuonato e risuona ancora nelle persone che portano avanti la sua testimonianza.

Ecco la terra: quella dove Puglisi ha annunciato il Vangelo, bagnata dal sangue del martire, ma anche quella dove i giovani che abbiamo incontrato cercano di dare un segno di speranza e di riscatto. Una terra dove, quasi in una Via Crucis, abbiamo sostato per conoscere e per cercare di entrare nelle tante domande e nelle contraddizioni che abbiamo incontrato.

E poi il martirio: non solo quello di don Pino, ma anche quello che viene chiesto a noi ogni giorno dentro la vita quotidiana. «È necessario contestare e scardinare questa mentalità… Bisogna contestarla con la forza della Parola di Dio e sostituirla con autentici valori che la Parola di Dio ci propone»: così scriveva padre Puglisi, richiamando la potenza che il Vangelo racchiude in sé.

Custodiamo nel cuore non più solo il nome di uno dei tanti quartieri saliti agli onori della cronaca per fatti mafiosi e criminali, ma il volto di tante persone che vogliono seminare speranza, che prendono sul serio l’esigenza del Vangelo e che cercano di attuare quanto don Pino diceva: «Gioia è saperci sempre consolati da Dio, è la sicurezza di essere nelle braccia di un padre, è saperci vicini a un amico che ci guarda sempre sorridente e non ci abbandona mai».

E che il sorriso di padre Puglisi possa diventare sempre più nostro.

 

Leggi anche

Sicilia
preti Palermo

Scola sulla tomba di padre Puglisi:
«Sarà un grande Santo per la Chiesa universale»

I giovani preti ambrosiani in pellegrinaggio con l’Arcivescovo hanno pregato nella Cattedrale di Palermo davanti al monumento funebre del sacerdote ucciso dalla mafia, oggi beato, di cui l’arcivescovo Lorefice ha ricordato «il coraggio del Vangelo della mitezza». Scola: «Il mescolamento di popoli alla radice della vostra capacità di accoglienza e ospitalità sia paradigma per la Chiesa e la società»

di Davide MILANI

11-15 aprile
Don Ivano Tagliabue

Preti giovani a Palermo sulle tracce di Puglisi

Oltre cento presbiteri ordinati tra il 2006 e il 2015 al pellegrinaggio Ismi, guidato dall’Arcivescovo (nei primi tre giorni) col Vicario generale. «Tutto ruoterà attorno alla figura del sacerdote ucciso dalla mafia», spiega don Ivano Tagliabue della Formazione del clero

di Ylenia SPINELLI

Palermo
preti Palermo

Scola: «Il vero martire, come Gesù nell’Eucarestia,
dona la vita rispettando la libertà degli altri»

Nella sua prima meditazione ai giovani preti in pellegrinaggio in Sicilia l'Arcivescovo ha mostrato i tratti fondamentali e quotidiani del martirio e il legame con la verginità

di Davide MILANI

Sicilia
palermo preti

Scola ai giovani preti:
«Attratti dalla potenza inerme del martirio»

Nella Cattedrale di Cefalù l’Arcivescovo ha aperto il pellegrinaggio Ismi sulle orme di don Puglisi, il sacerdote assassinato dalla mafia e beatificato nel 2013. Vi partecipano 120 presbiteri ambrosiani ordinati tra il 2006 e il 2015

di Davide MILANI