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6 aprile

Quando la malattia
entra in famiglia

Convegno per operatori sanitari promosso dall’Unitalsi lombarda, con gli interventi di don Antonio Mazzi, dell’oncologa Franca Fossati Bellani e del magistrato Giuseppe Anzani

25 Marzo 2013
20041203 - ROMA - CRO - CENSIS: ITALIANI, E' WELFARE A DARE LA FELICITA' 

MA PER LA MAGGIORANZA E' MEGLIO PAGARE MENO TASSE

 Gli anziani italiani chiedono di sostenere il welfare. Lo rivela l'ultimo rapporto del Censis secondo il quale i pensionati vedono come unica possibile fonte di serenita' il mantenimento di adeguate politiche sociali.  Nella foto d'archivio una corsia d'ospedale a Napoli.   Ciro Fusco - ANSA/ CD

Ci sono pochi eventi che riescono a rendere instabile e allo stesso tempo più forte la famiglia. Uno di questi è la malattia. Quando un familiare si ammala, è tutta la famiglia che cade vittima della malattia. Non stiamo parlando di un raffreddore o di un’influenza guaribile in pochi giorni, ma di malattie che possono durare a lungo o che sono gravemente invalidanti. In questi frangenti una famiglia deve fare ricorso a tutte le sue energie, scoprire la capacità di sostenere il familiare malato e anche quella di riconoscere che non si può farcela da soli. È allora possibile ricorrere ad aiuti esterni, quali il volontariato.

Soprattutto oggi che le famiglie sono sempre più ridotte, diventa più difficile rispondere a tutte le necessità; a volte non si riesce a trovare in sé le forze. È proprio a questo tema (“Quando la malattia entra in famiglia”) che è dedicato il prossimo convegno per operatori sanitari promosso dall’Unitalsi lombarda, sabato 6 aprile nella sede milanese di via Labus 15 (dalle 14.30). Un tema importante, perché col malato vengono coinvolti soprattutto i familiari, ed è con costoro che i sanitari devono entrare in relazione. Ad approfondire i tanti e diversi aspetti al centro del convegno – aperto dalla dottoressa Vittoria dell’Acqua (responsabile medico dell’Unitalsi lombarda) e chiuso dal dottor Riccardo Bertoletti (responsabile medico dell’Ospedale di Sondalo) – saranno don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus, Franca Fossati Bellani, oncologa pediatra e presidente della Lilt di Milano, e il dottor Giuseppe Anzani, magistrato presidente emerito del Tribunale di Como.

A don Mazzi – da anni sul fronte del disagio giovanile con le sue comunità di recupero per i tossicodipendenti e sempre pronto ad affrontare le nuove emergenze della fragilità umana – è affidato il compito di guidare a comprendere il tema della fede nella malattia. Ai problemi del mondo oncologico rivolgerà la sua attenzione la dottoressa Fossati Bellani, che alla sua esperienza professionale affianca quello della Lega per la lotta ai tumori, onlus che si occupa, oltre che di prevenzione dei tumori, anche del malato e della sua famiglia. Infine il dottor Anzani guiderà i presenti attraverso le dinamiche relazionali nelle fasi della malattia.

Il convegno fornisce crediti al personale sanitario.