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13 aprile

Traditio Symboli, «Chi ama la propria vita?»

Alla Veglia dei giovani con l’Arcivescovo in Duomo (diretta tv, radio e web) la testimonianza di Nadine e Antwan, provenienti da Aleppo, in Siria

7 Aprile 2019

La Veglia in traditione Symboli, in programma sabato 13 aprile alle 20.45 in Duomo (diretta su Chiesa Tv, Radio Mater e www.chiesadimilano.it), porta con sé i tratti antichi della passione della Chiesa nel consegnare ai catecumeni e alle giovani generazioni il Credo, simbolo della nostra fede. A pochi giorni dalla Pasqua, fonte e culmine dell’amore del Signore, la Traditio, presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini, riproporrà questo antico rito cristiano. Partecipando a questa celebrazione insieme ai catecumeni – che poi riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Veglia pasquale -, i giovani ambrosiani verranno introdotti comunitariamente nella «Settimana autentica». L’invito è rivolto in particolare ai 18-19enni e ai loro educatori.

«Quest’anno la Veglia – spiega don Massimo Pirovano, responsabile del Servizio giovani e università -, pensata e organizzata dai giovani di alcune realtà ecclesiali (oratori, movimenti e associazioni), sarà per i giovani stessi e i loro educatori l’occasione per raccogliersi e confrontarsi intorno alla domanda: “Chi ama la propria vita?”». Durante la serata interverranno anche due giovani di Aleppo (Siria), membri di una Chiesa martoriata da oltre otto anni di guerra. «Con la loro presenza – continua Pirovano – ci daranno una testimonianza coraggiosa e piena di speranza della loro fede».

I giovani di Aleppo

Nadine (27 anni) e Antwan (25 anni) sono arrivati in Diocesi sabato 6 aprile e si fermeranno fino a domenica 14 aprile. In questi giorni stanno incontrando diversi gruppi giovanili diocesani, portando la loro testimonianza di vita e di fede vissuta in un Paese dove il conflitto tra esercito regolare e milizie antigovernative, scoppiato nel 2011, ha causato centinaia di migliaia di morti e feriti e portato distruzione e sofferenza tra la popolazione civile, parte della quale è stata anche costretta a lasciare la Siria.

Nadine studia traduzione francese ed è impegnata in parrocchia soprattutto con i bambini del catechismo e gli scout; inoltre si occupa anche di organizzare attività di carattere religioso, educativo e culturale a favore dei giovani. Antwan è ingegnere e da due anni lavora in parrocchia: riceve e registra le richieste di aiuto ed è responsabile dell’archivio parrocchiale. Entrambi sono molto felici di essere ospiti della Diocesi e di poter condividere con i giovani ambrosiani la loro esperienza di vita e di fede.

I gruppi che desiderano partecipare alla Veglia sono invitati a prepararsi attraverso una apposita scheda disponibile online. «La scheda contiene una prima proposta di invito – dice il responsabile -, in cui si ricorda che siamo un popolo in cammino e si spiega l’origine di questo momento; una seconda proposta di confronto sulla domanda di partenza e sulla parola chiave “vita” (con altri quattro link, per altrettanti ascolti tra cui scegliere: “Lentamente muore”, “Solo per oggi”, “Ho bisogno di credere”, “Sogni appesi”). Infine, una terza proposta, per offrire un quadro generale sulla situazione della Chiesa in Siria. In particolare, quest’ultima parte offre alcuni spunti e un breve racconto che introduce la testimonianza dei due giovani di Aleppo».

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