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Un dato drammatico che continua ad aumentare PASSANTI, PEDONI, CICLISTI E AUTOMOBILISTI: 22 MORTI

Un dato drammatico che continua ad aumentare. Nel 2006 le vittime della strada sono state 91 e 88 l'anno precedente. Per questo il Comune ha deciso nuovi progetti per aumentare la sicurezza e proteggere le fasce più deboli. L'obiettivo è ridurre gli incidenti mortali del 20 per cento nei prossimi 5 anni. Creare almeno 35 attraversamenti sicuri davanti a scuole, Asl e uffici postali, telecamere che rilevano la presenza di pedoni o di auto, pannelli radar per segnalare la velocità delle auto in avvicinamento e strisce pedonali. Misure che consentiranno a bambini e anziani di andare in giro con maggiore tranquillità. Ma ci saranno anche telecamere per controllare il territorio, con il compito di favorire la diminuzione degli episodi di microcriminalità verso le fasce più deboli. La spesa prevista è di 9 milioni e mezzo di euro.

3400 - incroci Redazione Diocesi

21 Luglio 2010

Nel 2006 le vittime della strada sono state 91 e 88 l’anno precedente. Per questo il Comune ha deciso nuovi progetti per aumentare la sicurezza e proteggere le fasce più deboli. L’obiettivo è ridurre gli incidenti mortali del 20 per cento nei prossimi 5 anni. Creare almeno 35 attraversamenti sicuri davanti a scuole, Asl e uffici postali, telecamere che rilevano la presenza di pedoni o di auto, pannelli radar per segnalare la velocità delle auto in avvicinamento e strisce pedonali. Misure che consentiranno a bambini e anziani di andare in giro con maggiore tranquillità. Ma ci saranno anche telecamere per controllare il territorio, con il compito di favorire la diminuzione degli episodi di microcriminalità verso le fasce più deboli. La spesa prevista è di 9 milioni e mezzo di euro.

di Cristina Conti

Passanti, pedoni, ciclisti e automobilisti. Sono 22 dall’inizio dell’anno i morti sulle strade di Milano. E non siamo ancora a giugno. Un dato che continua ad aumentare. Nel 2006 le vittime della strada sono state 91 e 88 l’anno precedente. Per questo il Comune ha deciso nuovi progetti per aumentare la sicurezza e proteggere le fasce più deboli. L’obiettivo è ridurre gli incidenti mortali del 20 per cento nei prossimi 5 anni.

Creare almeno 35 attraversamenti sicuri davanti a scuole, Asl e uffici postali, telecamere che rilevano la presenza di pedoni o di auto, pannelli radar per segnalare la velocità delle auto in avvicinamento e strisce pedonali.

Misure che consentiranno a bambini e anziani di andare in giro con maggiore tranquillità. Ma ci saranno anche telecamere per controllare il territorio, con il compito di favorire la diminuzione degli episodi di microcriminalità verso le fasce più deboli. La spesa prevista è di 9 milioni e mezzo di euro.

«Ma per noi questa è una priorità e cercheremo di allargare. Vogliamo arrivare a coprire gran parte delle scuole milanesi», spiega Edoardo Croci, assessore alla Mobilità.

L’attenzione alle fasce più debole si estenderà anche agli ipovedenti. Il Comune, infatti, ha in cantiere anche un progetto di navigazione urbana, che prevede sensori sotto il marciapiede che si interfacciano con speciali macchinette che segnalano il percorso da seguire. In fase di studio ci sono anche nuove piste ciclabili, tra cui l’itinerario Fiera-Gallaratese-Centro e alcuni tratti del percorso del Naviglio Martesana, con collegamenti a quello Grande, a Sant’Agostino e corso Lodi: un modo per allontanare i ciclisti dal traffico e dagli automobilisti indisciplinati. Sono previsti anche corsi di formazione e di educazione al traffico con la nascita del Centro sicurezza urbana e un centro di monitoraggio della sicurezza stradale.

A occuparsi di tutte queste iniziative sarà un apposito gruppo di lavoro sulla sicurezza stradale istituito dal Comune. «L’intervento strutturale sulla mobilità è sicuramente importante e di facile realizzazione. Ma ogni incidente stradale è il risultato di più cause, tra cui la più rilevante è sempre il comportamento di chi guida. Per questo è necessario investire sull’educazione dei più giovani e sulla rieducazione di chi nel tempo ha assunto abitudini scorrette e spesso pericolose», precisa Emiliano Bezzon, comandante della polizia municipale.