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Chiamati per nome, usciamo dal nostro torpore

31 Marzo 2012

 

Dt 6,4-9; Sal 77 (78); Ef 6,10-19; Mt 11,25-30

 

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelati ai piccoli. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore”. (Mt 11,25.28-29)

 

Il Figlio benedice il Padre perché ha dato ai piccoli, come lo sono i suoi discepoli, il dono della sapienza nei suoi misteri. I dotti, farisei e scribi, che invece si credono sapienti, non conoscono queste cose. Uniamoci anche noi a Cristo per benedire e ringraziare il Padre che, col dono della fede e dello Spirito Santo, ci rende partecipi della sapienza divina. Siamo così pronti ad accogliere e aderire all’invito a sottometterci al giogo della legge di Dio, legge d’amore che rende lieve ogni peso e ogni fatica. Legge che non opprime con pesanti prescrizioni, ma che impone solo di ascoltare il cuore che ama. Legge che conduce alla libertà e alla gioia.

 

 

Preghiamo

Benedici il Signore, anima mia,

quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,

non dimenticare tanti suoi benefici.

 

dal Salmo 102(103)

 

[La Parola ogni giorno – "Questo è il mio corpo, che è dato per voi". Pane di vita per le genti – Quaresima 2012 – Centro Ambrosiano]