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Dal 17 novembre al 7 dicembre

Normali meraviglie: “Vasi di Visi e Visi Diversi”

Il ricavato delle donazioni così raccolte andrà a favore di Fondazione Sacra Famiglia per lo sviluppo e il sostegno delle sue attività

16 Novembre 2017

Galleria L’Affiche presenta la mostra ‘Vasi di Visi e Visi Diversi’, a cura di Alessandro Guerriero e Alessandra Zucchi, in collaborazione e per Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus.
L’esposizione propone un’unica sorprendente collezione composta da 20 ‘Vasi di Visi’, realizzati a mano nel laboratorio di ceramica dagli ospiti di Sacra Famiglia su progetto e a firma di 20 artisti e designer, e 50 ‘Visi Diversi’, formelle con gli autoritratti degli ospiti della Fondazione oltre a 9 ritratti ad olio su tavola degli stessi ospiti realizzati da Grazia Mazzone.

Il vaso più celebre è quello di Pandora, contenitore di tutti i dolori ma anche della speranza che, come narra Esiodo, una volta liberata consentì al genere umano di far fronte a ogni tormento.
Un altro vaso straordinario è quello che risorge grazie al Kintsugi, tecnica giapponese che ricompone la ceramica rotta con una lacca che viene spolverata d’oro, mostrando così che la fragilità e le ferite, quando non sono nascoste ma valorizzate, possono dare vita a risultati meravigliosi.
I ‘Vasi di Visi’ e i ‘Visi Diversi’ sono una sintesi tra i vasi Kintsugi e quello di Pandora: vestiti di una polvere d’oro virtuale, dimostrano che la meraviglia e la speranza possono nascere dalla fragilità.

L’operazione è parte di ‘Normali Meraviglie’, iniziativa promossa da Fondazione Sacra Famiglia per tutelare e valorizzare proprio il concetto di fragilità, in collaborazione con l’Associazione Tam Tam, scuola di eccellenza di attività visive, che ne coordina la direzione creativa.

‘Vasi di Visi e Visi Diversi’, perché ci piace guardare le persone anche attraverso le loro opere” – raccontano i curatori Alessandro Guerriero e Alessandra Zucchi – “Perché ci piace coinvolgerle, perché ci piace far avvicinare mondi a volte un po’ lontani come quello dei progettisti e quello di persone con diverse abilità, perché ci piace far provare a queste ultime la gioia di un progetto portato a compimento, perché ci piace sfidare la generosità della nostra comunità!”

La generosità anima infatti l’intero progetto: quella degli artisti, che condividono la propria creatività, quella di chi coordina con passione le attività dei laboratori e quella di chi acquisterà le opere, che sarà possibile prenotare e ritirare al termine della mostra.
Il ricavato delle donazioni così raccolte andrà a favore di Fondazione Sacra Famiglia per lo sviluppo e il sostegno delle sue attività.