Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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29 Luglio

S. Marta

memoria

29 Luglio 2021

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Vita di tutti, Cristo Redentore,
o Giudice tremendo, unico Re,
odi pietoso la supplica e accogli
benignamente il canto.

Grata la lode nella notte ascenda
a te, divina Luce,
e l’eco dell’eterna melodia
consoli e allieti i cuori.

Di gioiosa innocenza adorna i giorni,
pensieri ispira di vita immortale,
in ogni azione nostra
sfavilli la tua gloria.

A te, suprema fonte dell’essere,
o Trinità beata,
la Chiesa dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Al quinto giorno tutto ciò che vive
hai tratto o Dio, dall’acque primordiali:
guizzano i pesci nel mare,
gli uccelli si rincorrono nell’aria.

Nati nell’onda del santo lavacro,
rigenerati dal sangue di Cristo,
serbaci liberi e puri
nella preziosa vita della grazia.

Non ci avvilisca la colpa
né la superba innocenza ci illuda,
il cuore nell’orgoglio non si esalti
né si deprima per le sue cadute.

Così ti implora il tuo popolo, o Padre,
per Cristo Redentore
che nello Spirito Santo
regna con te nei secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 17,31-51
IV (31-35)   

Ant. 1 Chi è Dio, se non il Signore? * O chi è rupe, se non il nostro Dio?

La via di Dio è diritta, †
    la parola del Signore è provata al fuoco; *
    egli è scudo per chi in lui si rifugia.

Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *
    O chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore *
    e ha reso integro il mio cammino;

mi ha dato agilità come di cerve, *
    sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia, *
    le mie braccia a tender l’arco di bronzo.

Gloria.

Ant. 1 Chi è Dio, se non il Signore? * O chi è rupe, se non il nostro Dio?
   
V (36-46)

Ant. 2 La tua destra, o Signore, mi ha sostenuto, * e la tua bontà mi ha fatto crescere.

Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †
    la tua destra mi ha sostenuto, *
    la tua bontà mi ha fatto crescere.

Hai spianato la via ai miei passi, *
    i miei piedi non hanno vacillato.

Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *
    non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati, *
    sono caduti sotto i miei piedi.

Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *
    hai piegato sotto di me gli avversari.

Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *
    hai disperso quanti mi odiavano.
Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *
    al Signore, ma non ha risposto.

Come polvere al vento li ho dispersi, *
    calpestati come fango delle strade.

Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *
    mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *
    All’udirmi, subito mi obbedivano,

stranieri cercavano il mio favore, †
    impallidivano uomini stranieri *
    e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

Gloria.

Ant. 2 La tua destra, o Signore, mi ha sostenuto, * e la tua bontà mi ha fatto crescere.

VI (47-51)

Ant. 3 O Signore, fammi trionfare dei miei avversari * e liberami dall’uomo violento.

Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *
    sia esaltato il Dio della mia salvezza.

Dio, tu mi accordi la rivincita †
    e sottometti i popoli al mio giogo, *
    mi scampi dai miei nemici furenti,

dei miei avversari mi fai trionfare *
    e mi liberi dall’uomo violento.

Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *
    e canterò inni di gioia al tuo nome.

Egli concede al suo re grandi vittorie, †
    si mostra fedele al suo consacrato, *
    a Davide e alla sua discendenza per sempre.

Gloria.

Ant. 3 O Signore, fammi trionfare dei miei avversari * e liberami dall’uomo violento.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                1 Re 12,20-33
Dal primo libro dei Re

Quando tutto Israele seppe che era tornato Geroboamo, lo mandarono a chiamare perché partecipasse all’assemblea; lo proclamarono re di tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, se non la tribù di Giuda.
Roboamo, giunto in Gerusalemme, convocò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele e per restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone. Ma il Signore disse a Semeia, uomo di Dio: «Riferisci a Roboamo figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo: Dice il Signore: Non marciate per combattere contro i vostri fratelli israeliti; ognuno ritorni a casa, perché questa situazione è stata voluta da me». Ascoltarono la parola del Signore e tornarono indietro come aveva ordinato loro il Signore.
Geroboamo fortificò Sichem sulle montagne di Efraim e vi pose la residenza. Uscito di lì, fortificò Penuèl.
Geroboamo pensò: «In questa situazione il regno potrebbe tornare alla casa di Davide. Se questo popolo verrà a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboamo re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboamo, re di Giuda». Consigliatosi, il re preparò due vitelli d’oro e disse al popolo: «Siete andati troppo a Gerusalemme! Ecco, Israele, il tuo dio, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto». Ne collocò uno a Betel e l’altro lo pose in Dan. Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli.
Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi qua e là dal popolo, i quali non erano discendenti di Levi. Geroboamo istituì una festa nell’ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì sull’altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretti; a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture. Il quindici dell’ottavo mese salì sull’altare che aveva eretto a Betel; istituì una festa per gli Israeliti e salì sull’altare per offrire incenso.

RESPONSORIO                   
L’inclita vergine Marta,
d’ogni virtù splendidamente adorna,
    con la parola e l’esempio
    molti condusse alla fede.

Fu tra le vergini sagge e prudenti:
    con la parola e l’esempio
    molti condusse alla fede.

SECONDA LETTURA       
Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo.

Le parole di nostro Signore Gesù Cristo ci vogliono ricordare che esiste un unico traguardo al quale tendiamo, quando ci affatichiamo nelle svariate occupazioni di questo mondo. Vi tendiamo mentre siamo pellegrini e non ancora stabili; in cammino e non ancora nella patria; nel desiderio e non ancora nell'appagamento. Ma dobbiamo tendervi senza svogliatezza e senza intermissione, per poter giungere finalmente un giorno alla meta. Marta e Maria erano due sorelle, non solo sul piano della natura, ma anche in quello della religione; tutte e due onoravano Dio, tutte e due servivano il Signore presente nella carne in perfetta armonia di sentimenti. Marta lo accolse come si sogliono accogliere i pellegrini, e tuttavia accolse il Signore come serva, il Salvatore come inferma, il Creatore come creatura; lo accolse per nutrirlo nel suo corpo mentre lei doveva nutrirsi con lo Spirito. Il Signore infatti volle prendere la forma dello schiavo ed essere nutrito in questa forma dai servi, per degnazione non per condizione. Infatti anche questa fu una degnazione, cioè offrirsi per essere nutrito: aveva un corpo in cui sentiva fame e sete.
Così dunque il Signore fu accolto come ospite, egli che «venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1, 11-12). Ha adottato dei servi e li ha resi fratelli, ha riscattato dei prigionieri e li ha costituiti coeredi. Tuttavia nessuno di voi osi esclamare: «Felici coloro che hanno meritato di ricevere Cristo in casa propria!». Non rammaricarti, non recriminare perché sei nato in un tempo in cui non puoi vedere il Signore nella carne. Egli non ti ha privato di questo onore, perché ha assicurato: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40).
Del resto tu, Marta, sia detto con tua buona pace, tu, già benedetta per il tuo encomiabile servizio, come ricompensa domandi il riposo. Ora sei immersa in molteplici faccende, vuoi ristorare dei corpi mortali, sia pure di persone sante. Ma dimmi: Quando sarai giunta a quella patria, troverai il pellegrino da accogliere come ospite? Troverai l'affamato cui spezzare il pane? L'assetato al quale porgere da bere? L'ammalato da visitare? Il litigioso da ricondurre alla pace? Il morto da seppellire?
Lassù non vi sarà posto per tutto questo. E allora che cosa vi sarà? Ciò che ha scelto Maria: là saremo nutriti, non nutriremo. Perciò sarà completo e perfetto ciò che qui Maria ha scelto: da quella ricca mensa raccoglieva le briciole della parola del Signore. E volete proprio sapere quello che vi sarà lassù? Il Signore stesso afferma dei suoi servi: «In verità vi dico, li farà mettere a tavola e passerà a servirli» (Lc 12, 37).

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
La nostra fede, o Padre, si rinvigorisca e si accresca per i meriti di santa Marta che ospitò con sollecitudine e con gioia il nostro Salvatore e Maestro, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. «Marta, tuo fratello risusciterà». * «So che risusciterà nell’ultimo giorno».

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. «Marta, tuo fratello risusciterà». * «So che risusciterà nell’ultimo giorno».

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (pausa di preghiera silenziosa)
La nostra fede, o Padre, si rinvigorisca e si accresca per i meriti di santa Marta che ospitò con sollecitudine e con gioia il nostro Salvatore e Maestro, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Ger 31,10-14

Ant. 1
Ascoltate, popoli, la parola del Signore, * annunziatela alle isole più lontane e dire: «Chi ha disperso Israele lo raduna». †

Ascoltate, popoli, la parola del Signore *
    annunziatela alle isole lontane
e dite: “Chi ha disperso Israele lo raduna *
    † e lo custodisce come un pastore il suo gregge”,

perché il Signore ha redento Giacobbe, *
    lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.

Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion, *
    affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l’olio, *
    verso i nati dei greggi e degli armenti.

Essi saranno come un giardino irrigato, *
    non languiranno mai.
Allora si allieterà la vergine alla danza; *
    i giovani e i vecchi gioiranno.

Io cambierò il loro lutto in gioia, *
    li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.

Sazierò di delizie l’anima dei sacerdoti *
    e il mio popolo abbonderà dei miei beni.

Gloria.

Ant. 1 Ascoltate, popoli, la parola del Signore, * annunziatela alle isole più lontane e dire: «Chi ha disperso Israele lo raduna».

Salmi Laudativi

Ant. 2 Grande è il Signore e degno di ogni lode, * fonte di libertà per tutti i secoli.
                                Sal 47
Grande è il Signore e degno di ogni lode *
nella città del nostro Dio.
Il suo monte santo, altura stupenda, *
è la gioia di tutta la terra.

Il monte Sion, dimora divina, *
    è la città del grande Sovrano.
Dio nei suoi baluardi *
è apparso fortezza inespugnabile.

Ecco, i re si sono alleati, *
sono avanzati insieme.
Essi hanno visto: *
attoniti e presi dal panico, sono fuggiti.

Là sgomento li ha colti, *
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale *
che squarcia le navi di Tarsis.

Come avevamo udito, così abbiamo visto
        nella città del Signore degli eserciti, †
nella città del nostro Dio; *
Dio l’ha fondata per sempre.

Ricordiamo, Dio, la tua misericordia *
dentro il tuo tempio.

Come il tuo nome, o Dio, †
così la tua lode si estende
sino ai confini della terra; *
è piena di giustizia la tua destra.

Gioisca il monte di Sion, †
esultino le città di Giuda *
a motivo dei tuoi giudizi.

Circondate Sion, giratele intorno, *
contate le sue torri.

Osservate i suoi baluardi, †
passate in rassegna le sue fortezze, *
per narrare alla generazione futura:

Questo è il Signore, nostro Dio †
in eterno, sempre: *
egli è colui che ci guida.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Grande è il Signore e degno di ogni lode, * fonte di libertà per tutti i secoli.

                            Salmo diretto    Sal 56
Pietà di me, pietà di me, o Dio, *
in te mi rifugio;
mi rifugio all’ombra delle tue ali *
finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l’Altissimo, *
Dio che mi fa il bene.

Mandi dal cielo a salvarmi †
dalla mano dei miei persecutori, *
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

Io sono come in mezzo a leoni, *
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce, *
la loro lingua spada affilata.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
su tutta la terra la tua gloria.

Hanno teso una rete ai miei piedi, *
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa *
e vi sono caduti.

Saldo è il mio cuore, o Dio, *
saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra, *
voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore, *
a te canterò inni tra le genti.
perché la tua bontà è grande fino ai cieli, *
e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
su tutta la terra la tua gloria.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Donaci, o Padre, la tua fedeltà e la tua grazia; salvaci dal Maligno che insidia la nostra vita; così ti loderemo tra i popoli e celebreremo la tua bontà tra le genti nella gioiosa comunione di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INNO
Il tuo popolo loda
la donna dall’animo forte:
per te d’amore ardendo,
vince, Signore, le insidie del mondo.

Frena nella rinuncia ogni passione,
nutre il suo cuore della tua parola,
assiduamente prega:
così percorre la strada del cielo.

Cristo, sorgente del nostro vigore,
o Vita nuova che susciti i santi,
odi la voce di questa sorella
che per la Chiesa ti implora.

A te, Gesù, sia gloria,
che la supplica ascolti dei beati
e accresci in noi la speranza
della letizia eterna. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al Signore Gesù, nostra luce e conforto, con animo sereno diciamo:

Cristo, che sei venuto a guarire le nostre ferite, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Medico delle anime malate, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Pienezza di vita, che sai rianimare gli infermi, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che puoi alleviare il dolore segreto dei cuori, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che ci proteggi, perché non ricadiamo nella colpa, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che ci infondi lo Spirito di consolazione, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

 

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,17-24 III (Ghimel)

Ant. 1 Io sulla terra sono straniero, o Dio, * non nascondermi i tuoi comandi.

Sii buono con il tuo servo e avrò vita, *
custodirò la tua parola.
Aprimi gli occhi *
perché io veda le meraviglie della tua legge.

Io sono straniero sulla terra, *
non nascondermi i tuoi comandi.
Io mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti *
in ogni tempo.

Tu minacci gli orgogliosi; *
maledetto chi devìa dai tuoi decreti.
Allontana da me vergogna e disprezzo, *
perché ho osservato le tue leggi.

Siedono i potenti, mi calunniano, *
ma il tuo servo medita i tuoi decreti.
Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, *
miei consiglieri i tuoi precetti.

Gloria.

Ant. 1 Io sulla terra sono straniero, o Dio, * non nascondermi i tuoi comandi.

Salmo 24
I (1-11)

Ant. 2
Chi spera in te, Signore, * non resterà deluso.

A te, Signore, elevo l’anima mia, †
    Dio mio, in te confido: non sia confuso! *
Non trionfino su di me i miei nemici!

Chiunque spera in te non resti deluso, *
sia confuso chi tradisce per un nulla.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, *
insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua verità e istruiscimi, †
perché sei tu il Dio della mia salvezza, *
in te ho sempre sperato.

Ricordati, Signore, del tuo amore, *
della tua fedeltà che è da sempre.

Non ricordare i peccati della mia giovinezza: †
ricordati di me nella tua misericordia, *
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore, *
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia, *
insegna ai poveri le sue vie.

Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia *
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato *
anche se grande.

Gloria.

Ant. 2 Chi spera in te, Signore, * non resterà deluso.

II (12-22)

Ant. 3 Tengo i miei occhi rivolti al Signore, * perché egli libera dal laccio il mio piede.

Chi è l’uomo che teme Dio? *
Gli indica il cammino da seguire.
Egli vivrà nella ricchezza, *
la sua discendenza possederà la terra.

Il Signore si rivela a chi lo teme, *
gli fa conoscere la sua alleanza.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore, *
perché libera dal laccio il mio piede.

Volgiti a me e abbi misericordia, *
perché sono solo ed infelice.
Allevia le angosce del mio cuore, *
liberami dagli affanni.

Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.
Guarda i miei nemici: sono molti *
e mi detestano con odio violento.

Proteggimi, dammi salvezza; *
al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine, *
perché in te ho sperato.

O Dio, libera Israele *
da tutte le sue angosce.

Gloria.

Ant. 3 Tengo i miei occhi rivolti al Signore, * perché egli libera dal laccio il mio piede.

Alle altre Ore salmodia complementare.

Terza

LETTURA BREVE                1 Cor 12,4-6
Fratelli, vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.

Grande è il Signore.
Grande è il Signore, * e grande è la sua potenza.

La sua sapienza non ha confini.
E grande è la sua potenza.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Grande è il Signore, * e grande è la sua potenza.

ORAZIONE
Padre onnipotente, che hai effuso sui discepoli lo Spirito di sapienza e li hai mandati ad annunziare agli uomini il mistero della salvezza, rischiara le menti e corrobora i cuori con la luce del tuo vangelo; e noi, nella fiducia e nella pazienza, proclameremo al mondo il Signore Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Gc 4,6b.7.8a
Fratelli, Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia. Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.

Dalle colpe che non vedo.
Dalle colpe che non vedo * assolvimi, o Signore.

Le inavvertenza chi le discerne?
Assolvimi, o Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dalle colpe che non vedo * assolvimi, o Signore.

ORAZIONE
Dio forte e santo, che nel Figlio unigenito hai riscattato il mondo e restaurato l’universo, donaci di cantare con la voce e la vita i prodigi della tua potenza e di proclamare ai fratelli il disegno mirabile della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Eb 2,17-18
Gesù doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

In Dio è la mia salvezza.
In Dio è la mia salvezza * e la mia gloria.

In Dio è il mio saldo rifugio, la mia difesa.
E la mia gloria.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
In Dio è la mia salvezza * e la mia gloria.

ORAZIONE
Quando tutto ci avversa, ravviva in noi la speranza, Padre nostro che ci difendi e salvi con la croce; guidaci incolumi al tuo regno eterno, poiché ci hai resi partecipi della vittoria pasquale di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:

Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Non sarà più il fiammeggiare del sole
a illuminare il giorno.
    È Dio la nostra luce,
    è Dio la nostra gloria.

Non ci sarà più sera,
non ci sarà tristezza.
È Dio la nostra luce,
è Dio la nostra gloria.

Non sarà più il fiammeggiare del sole
a illuminare il giorno.
È Dio la nostra luce,
è Dio la nostra gloria.

INNO
Tu che di luce smagliante
hai rivestito il giorno,
odi, glorioso Signore, la supplica
nell’ora che il sole declina.

Palpita già la stella della sera
sul cielo impallidito;
tra poco ormai le tenebre
avvolgeranno il mondo.

Questi tuoi servi stanchi
guardano a te nell’angoscia notturna:
tu rendici sereni e per tua grazia
l’oscurità non ci opprima.

La mente non si offuschi,
da fatui bagliori adescata;
la vera luce che dona letizia
non si nasconda all’anima.

Ascolta, Padre, la lode adorante
che a te si eleva nel nome di Cristo,
nell’unità dello Spirito Santo
per la distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 29

Ant. 1 Alla sera sopraggiunge il pianto, * ma al mattino ci è data la gioia.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato *
e su di me non hai lasciato esultare i nemici.
Signore Dio mio, *
a te ho gridato e mi hai guarito.

Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, *
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, *
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante, *
la sua bontà per tutta la vita.

Alla sera sopraggiunge il pianto *
e al mattino, ecco la gioia.

Nella mia prosperità ho detto: *
«Nulla mi farà vacillare!».

Nella tua bontà, o Signore, *
mi hai posto su un monte sicuro;
ma quando hai nascosto il tuo volto, *
io sono stato turbato.

A te grido, Signore, *
chiedo aiuto al mio Dio.

Quale vantaggio dalla mia morte, *
dalla mia discesa nella tomba?
Ti potrà forse lodare la polvere *
e proclamare la tua fedeltà nell’amore?

Ascolta, Signore, abbi misericordia, *
Signore, vieni in mio aiuto.

Hai mutato il mio lamento in danza, *
la mia veste di sacco in abito di gioia,
perché io possa cantare senza posa. *
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.

Gloria.

Ant. 1 Alla sera sopraggiunge il pianto, * ma al mattino ci è data la gioia.

Salmo 31

Ant. 2 La grazia e la misericordia circondano * quelli che confidano nel Signore.

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa, *
e perdonato il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male *
e nel cui spirito non è inganno.

Tacevo e si logoravano le mie ossa, *
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano, *
come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.

Ti ho manifestato il mio peccato, *
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» *
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

Per questo ti prega ogni fedele *
nel tempo dell’angoscia.
Quando irromperanno grandi acque *
non lo potranno raggiungere.

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *
mi circondi di esultanza per la salvezza.

Ti farò saggio, t’indicherò la via da seguire; *
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.

Non siate come il cavallo e come il mulo
privi d’intelligenza; †
si piega la loro fierezza con morso e briglie, *
se no, a te non si avvicinano.

Molti saranno i dolori dell’empio, *
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *
giubilate, voi tutti, retti di cuore.

Gloria.

Ant. 2 La grazia e la misericordia circondano * quelli che confidano nel Signore.

PRIMA ORAZIONE
O Dio, che per usare a noi misericordia non hai risparmiato il tuo Unigenito, accogli con affetto di Padre i prodighi che tornano a te; noi non ti nascondiamo la nostra miseria, tu fa che ci allietiamo del tuo amore in Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Esalta gli umili, o Dio, * secondo la tua promessa.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Esalta gli umili, o Dio, * secondo la tua promessa.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Dio Onnipotente, a te implorando sale nel crepuscolo l’accorata preghiera: liberaci dalle colpe e pietoso allontana i pur meritati castighi. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Sulle tenebre di morte
è brillata la luce:
l’unico Figlio di Dio 
ci ha rivelato il Padre.

Chi viveva nel peccato
è risorto alla vita:
l’unico Figlio di Dio 
ci ha ricondotti a casa.

Chi languiva nella fame
si è potuto saziare:
    l’unico Figlio di Dio
    ci ha donato il suo pane.

Orazione
O Dio, che hai rinnovato nel fonte battesimale i figli che credono in te, ora che sono rinati in Cristo, concedi loro la tua protezione perché nessuna insidia del male li privi mai della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Preghiamo Dio, fondamento di ogni speranza:
Esaudisci, Signore, i tuoi figli.

Signore, nostro Dio, che hai stabilito con il tuo popolo un’alleanza eterna,
fa’ che ricordiamo sempre le grandi opere del tuo amore.

Conferma nella carità tutto l’ordine sacerdotale.
e raccogli i tuoi fedeli nell’unità dello Spirito mediante il vincolo della pace.

Aiutaci a costruire con te la nostra città terrena,
perché non abbiamo a faticare invano.

Difendi la dignità e la vita di chi è emarginato o trascurato;
fa’ che nell’amore dei fratelli sperimenti la tua provvidenza.

Accogli fra i tuoi santi i nostri parenti e benefattori defunti,
e ammetti un giorno anche noi nella gioia eterna.

Al Re eterno del cielo diciamo con cuore filiale:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,

ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.

Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.

Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.

A te si innalza, o Dio, la nostra supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 15

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. †

Proteggimi, o Dio: *
    in te mi rifugio.
† Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
    senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *
    è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli:
    io non spanderò le loro libazioni di sangue *
    né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
    nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
    la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
    anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
    sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore,
    esulta la mia anima; *
    anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
    né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena nella tua presenza, *
    dolcezza senza fine alla tua destra.

Gloria.

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

LETTURA BREVE                1Ts 5,23
Fratelli, il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Rallegra la vita del tuo servo.
    Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

Sii attento alla voce della mia supplica.
    Perché tu sei buono, Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

ORAZIONE
O Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio,
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.