Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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27 Settembre

S. Vincenzo de’ Paoli, sacerdote

memoria

27 Settembre 2018

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Vita di tutti, Cristo Redentore,
o Giudice tremendo, unico Re,
odi pietoso la supplica e accogli
benignamente il canto.

Grata la lode nella notte ascenda
a te, divina Luce,
e l’eco dell’eterna melodia
consoli e allieti i cuori.

Di gioiosa innocenza adorna i giorni,
pensieri ispira di vita immortale,
in ogni azione nostra
sfavilli la tua gloria.

A te, suprema fonte dell’essere,
o Trinità beata,
la Chiesa dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Al quinto giorno tutto ciò che vive
hai tratto o Dio, dall’acque primordiali:
guizzano i pesci nel mare,
gli uccelli si rincorrono nell’aria.

Nati nell’onda del santo lavacro,
rigenerati dal sangue di Cristo,
serbaci liberi e puri
nella preziosa vita della grazia.

Non ci avvilisca la colpa
né la superbia innocenza ci illuda,
il cuore nell’orgoglio non si esalti
né si deprima per le sue cadute.

Così ti implora il tuo popolo, o Padre,
per Cristo Redentore
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI    Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
  e siedi sui cherubini *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli, amen, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
              Salmo 17,31-51
IV (31-35) 

Ant. 1Chi è Dio, se non il Signore? * O chi è rupe, se non il nostro Dio?

La via di Dio è diritta, †
  la parola del Signore è provata al fuoco; *
  egli è scudo per chi in lui si rifugia.

Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *
  O chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore *
  e ha reso integro il mio cammino;

mi ha dato agilità come di cerve, *
  sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia, *
  le mie braccia a tender l'arco di bronzo.

Gloria.

Ant. 1Chi è Dio, se non il Signore? * O chi è rupe, se non il nostro Dio?
 
V (36-46)

Ant. 2La tua destra, o Signore, mi ha sostenuto, * e la tua bontà mi ha fatto crescere.

Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †
  la tua destra mi ha sostenuto, *
  la tua bontà mi ha fatto crescere.

Hai spianato la via ai miei passi, *
  i miei piedi non hanno vacillato.

Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *
  non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati, *
  sono caduti sotto i miei piedi.

Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *
  hai piegato sotto di me gli avversari.

Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *
  hai disperso quanti mi odiavano.
Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *
  al Signore, ma non ha risposto.

Come polvere al vento li ho dispersi, *
  calpestati come fango delle strade.

Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *
  mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *
  all'udirmi, subito mi obbedivano,

stranieri cercavano il mio favore, †
  impallidivano uomini stranieri *
  e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

Gloria.

Ant. 2La tua destra, o Signore, mi ha sostenuto, * e la tua bontà mi ha fatto crescere.

VI (47-51)

Ant. 3O Signore, fammi trionfare dei miei avversari * e liberami dall’uomo violento.

Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *
  sia esaltato il Dio della mia salvezza.

Dio, tu mi accordi la rivincita †
  e sottometti i popoli al mio giogo, *
  mi scampi dai miei nemici furenti,

dei miei avversari mi fai trionfare *
  e mi liberi dall'uomo violento.

Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *
  e canterò inni di gioia al tuo nome.

Egli concede al suo re grandi vittorie, †
  si mostra fedele al suo consacrato, *
  a Davide e alla sua discendenza per sempre.

Gloria.

Ant. 3O Signore, fammi trionfare dei miei avversari * e liberami dall’uomo violento.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA        Is 9,7-10,4
Dal libro del profeta Isaia.

Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele.
La conoscerà tutto il popolo,
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
«I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri».
Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
stimolò i suoi avversari:
gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei
che divorano Israele a grandi morsi.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
non ha ricercato il Signore degli eserciti.
Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.
L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, è la coda.
Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e i guidati si sono perduti.
Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,
non si impietosirà degli orfani e delle vedove,
perché tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Brucia l'iniquità come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
Per l'ira del Signore brucia la terra
e il popolo è come un'esca per il fuoco;
nessuno ha pietà del proprio fratello.
Dilania a destra, ma è ancora affamato,
mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
Manàsse contro Efraim
ed Efraim contro Manàsse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per spogliare gli orfani.
Ma che farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.

RESPONSORIO         
Fino a quando, Signore,
continuerai a tenerti nascosto?
Arderà come fuoco la tua ira?
  Ricorda quant’è breve la mia vita.

Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo,
che per la tua fedeltà hai giurato a Davide?
  Ricorda quant’è breve la mia vita.

SECONDA LETTURA   
Da alcune «Lettere a conferenze spirituali» di san Vincenzo de’ Paoli, sacerdote.

Non dobbiamo regolare il nostro atteggiamento verso i poveri da ciò che appare esternamente in essi e neppure in base alle loro qualità interiori. Dobbiamo piuttosto considerarli al lume della fede. Il Figlio di Dio ha voluto essere povero, ed essere rappresentato dai poveri. Nella sua passione non aveva quasi la figura di uomo; appariva un folle davanti ai gentili, una pietra di scandalo per i Giudei; eppure egli si qualifica l'evangelizzazione dei poveri: «Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio» (Lc 4, 18).
Dobbiamo entrare in questi sentimenti e fare ciò che Gesù ha fatto: curare i poveri, consolarli, soccorrerli, raccomandarli.
Egli stesso volle nascere povero, ricevere nella sua compagnia i poveri, servire i poveri, mettersi al posto dei poveri, fino a dire che il bene o il male che noi faremo ai poveri lo terrà come fatto alla sua persona divina. Dio ama i poveri, e, per conseguenza, ama quelli che amano i poveri. In realtà quando si ama molto qualcuno, si porta affetto ai suoi amici e ai suoi servitori. Così abbiamo ragione di sperare che, per amore di essi, Dio amerà anche noi.
Quando andiamo a visitarli, cerchiamo di capirli per soffrire con loro, e di metterci nella disposizione interiore dell'Apostolo che diceva: «Mi sono fatto tutto a tutti» (1 Cor 9, 22). Sforziamoci perciò di diventare sensibili alle sofferenze e alle miserie del prossimo. Preghiamo Dio, per questo, che ci doni lo spirito di misericordia e di amore, che ce ne riempia e che ce lo conservi.
Il servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci devono essere ritardi. Se nell'ora dell'orazione avete da portare una medicina o un soccorso a un povero, andatevi tranquillamente.
Offrite a Dio la vostra azione, unendovi l'intenzione dell'orazione. Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un'opera di Dio per farne un'altra. Se lasciate l'orazione per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio. La carità è superiore a tutte le regole, e tutto deve riferirsi ad essa. E` una grande signora: bisogna fare ciò che comanda.
Tutti quelli che ameranno i poveri in vita non avranno alcun timore della morte. Serviamo dunque con rinnovato amore i poveri e cerchiamo i più abbandonati. Essi sono i nostri signori e padroni.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
  e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
  ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
  Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
  Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
  Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
  accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
  abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
  Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
  e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
  tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
  nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
  e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
  di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
  mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
  e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
  la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
  mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
  cerca il tuo servo
  perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
  perché siamo troppo infelici: *
  aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
O Padre, che a edificazione della tua Chiesa hai elargito a san Vincenzo il cuore e la fortezza degli apostoli, concedi a chi ne venera ammirato la santità di imitare la sua carità ardente e operosa. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
              Cantico  Lc 1,68-79

Ant.«Quanto avrete fatto a uno solo dei miei fratelli più piccoli, * l’avrete fatto a me» - dice il Signore -.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace».

Gloria.

Ant.«Quanto avrete fatto a uno solo dei miei fratelli più piccoli, * l’avrete fatto a me» - dice il Signore -.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.  (pausa di preghiera silenziosa)
O Padre, che a edificazione della tua Chiesa hai elargito a san Vincenzo il cuore e la fortezza degli apostoli, concedi a chi ne venera ammirato la santità di imitare la sua carità ardente e operosa. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
              Cantico  Ger 31,10-14

Ant. 1
Ascoltate, popoli, la parola del Signore, * annunziatela alle isole più lontane e dire: «Chi ha disperso Israele lo raduna».†

Ascoltate, popoli, la parola del Signore *
  annunziatela alle isole lontane
e dite: “Chi ha disperso Israele lo raduna *
  † e lo custodisce come un pastore il suo gregge”,

perché il Signore ha redento Giacobbe, *
  lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.

Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion, *
  affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l’olio, *
  verso i nati dei greggi e degli armenti.

Essi saranno come un giardino irrigato, *
  non languiranno mai.
Allora si allieterà la vergine alla danza; *
  i giovani e i vecchi gioiranno.

Io cambierò il loro lutto in gioia, *
  li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.

Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti *
  e il mio popolo abbonderà dei miei beni.

Gloria.

Ant. 1Ascoltate, popoli, la parola del Signore, * annunziatela alle isole più lontane e dire: «Chi ha disperso Israele lo raduna».

Salmi Laudativi

Ant. 2Grande è il Signore e degno di ogni lode, * fonte di libertà per tutti i secoli.
                Sal 47
Grande è il Signore e degno di ogni lode *
nella città del nostro Dio.
Il suo monte santo, altura stupenda, *
è la gioia di tutta la terra.

Il monte Sion, dimora divina, *
  è la città del grande Sovrano.
Dio nei suoi baluardi *
è apparso fortezza inespugnabile.

Ecco, i re si sono alleati, *
sono avanzati insieme.
Essi hanno visto: *
attoniti e presi dal panico, sono fuggiti.

Là sgomento li ha colti, *
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale *
che squarcia le navi di Tarsis.

Come avevamo udito, così abbiamo visto
    nella città del Signore degli eserciti, †
nella città del nostro Dio; *
Dio l’ha fondata per sempre.

Ricordiamo, Dio, la tua misericordia *
dentro il tuo tempio.

Come il tuo nome, o Dio, †
così la tua lode si estende
sino ai confini della terra; *
è piena di giustizia la tua destra.

Gioisca il monte di Sion, †
esultino le città di Giuda *
a motivo dei tuoi giudizi.

Circondate Sion, giratele intorno, *
contate le sue torri.

Osservate i suoi baluardi, †
passate in rassegna le sue fortezze, *
per narrare alla generazione futura:

Questo è il Signore, nostro Dio †
in eterno, sempre: *
egli è colui che ci guida.

                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Grande è il Signore e degno di ogni lode, * fonte di libertà per tutti i secoli.

              Salmo diretto  Sal 56
Pietà di me, pietà di me, o Dio, *
in te mi rifugio;
mi rifugio all’ombra delle tue ali *
finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l’Altissimo, *
Dio che mi fa il bene.

Mandi dal cielo a salvarmi †
dalla mano dei miei persecutori, *
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

Io sono come in mezzo a leoni, *
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce, *
la loro lingua spada affilata.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
su tutta la terra la tua gloria.

Hanno teso una rete ai miei piedi, *
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa *
e vi sono caduti.

Saldo è il mio cuore, o Dio, *
saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra, *
voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore, *
a te canterò inni tra le genti.
perché la tua bontà è grande fino ai cieli, *
e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
su tutta la terra la tua gloria.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Donaci, o Padre, la tua fedeltà e la tua grazia; salvaci dal Maligno che insidia la nostra vita; così ti loderemo tra i popoli e celebreremo la tua bontà tra le genti nella gioiosa comunione di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INNO
A te, Signore, pontefice eterno,
principe dei pastori,
oggi concorde e lieto
il sacro canto della Chiesa ascende.

Accanto a te volesti
questo presbitero santo
perché reggesse con la tua parola
la fede del tuo popolo.

Specchio di vita al gregge,
fu luce al cieco, fu conforto al misero,
provvido padre di tutti,
si fece a tutti servo.

Gesù, che in cielo nella tua gloria
la santità coroni,
fa’ che l’esempio di questa vita
eguale sorte un giorno ci propizi.

Lode si canti al Padre,
lode all’unico Figlio,
lode al divino Spirito
nei secoli risuoni. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Gesù, principe dei pastori, esprimiamo la fedeltà e l’amore del suo gregge:

Tu che hai dato te stesso per la Chiesa fino al sacrificio della vita, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu che hai condiviso la nostra esistenza per farti nostro modello, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu che hai sperimentato la fatica per santificare la vita e il lavoro degli uomini, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Figlio amato dal Padre celeste, che ci insegni l’amore, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu che sei il principio della santità e ci riscatti dai giorni fuggevoli e vani, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu che costituisci la nostra speranza di arrivare alla condizione di gloria che non conoscerà alterazioni né tramonto, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,17-24 III (Ghimel)

Ant. 1Io sulla terra sono straniero, o Dio, * non nascondermi i tuoi comandi.

Sii buono con il tuo servo e avrò vita, *
custodirò la tua parola.
Aprimi gli occhi *
perché io veda le meraviglie della tua legge.

Io sono straniero sulla terra, *
non nascondermi i tuoi comandi.
Io mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti *
in ogni tempo.

Tu minacci gli orgogliosi; *
maledetto chi devìa dai tuoi decreti.
Allontana da me vergogna e disprezzo, *
perché ho osservato le tue leggi.

Siedono i potenti, mi calunniano, *
ma il tuo servo medita i tuoi decreti.
Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, *
miei consiglieri i tuoi precetti.

Gloria.

Ant. 1Io sulla terra sono straniero, o Dio, * non nascondermi i tuoi comandi.

Salmo 24
I (1-11)

Ant. 2
Chi spera in te, Signore, * non resterà deluso.

A te, Signore, elevo l’anima mia, †
  Dio mio, in te confido:non sia confuso! *
Non trionfino su di me i miei nemici!

Chiunque spera in te non resti deluso, *
sia confuso chi tradisce per un nulla.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, *
insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua verità e istruiscimi, †
perché sei tu il Dio della mia salvezza, *
in te ho sempre sperato.

Ricordati, Signore, del tuo amore, *
della tua fedeltà che è da sempre.

Non ricordare i peccati della mia giovinezza: †
ricordati di me nella tua misericordia, *
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore, *
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia, *
insegna ai poveri le sue vie.

Tutti i sentieri del Signoresono verità e grazia *
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore,perdona il mio peccato *
anche se grande.

Gloria.

Ant. 2Chi spera in te, Signore, * non resterà deluso.

II (12-22)

Ant. 3Tengo i miei occhi rivolti al Signore, * perché egli libera dal laccio il mio piede.

Chi è l’uomo che teme Dio? *
Gli indica il cammino da seguire.
Egli vivrà nella ricchezza, *
la sua discendenza possederà la terra.

Il Signore si rivela a chi lo teme, *
gli fa conoscere la sua alleanza.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore, *
perché libera dal laccio il mio piede.

Volgiti a me e abbi misericordia, *
perché sono solo ed infelice.
Allevia le angosce del mio cuore, *
liberami dagli affanni.

Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.
Guarda i miei nemici: sono molti *
e mi detestano con odio violento.

Proteggimi, dammi salvezza; *
al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine, *
perché in te ho sperato.

O Dio, libera Israele *
da tutte le sue angosce.

Gloria.

Ant. 3Tengo i miei occhi rivolti al Signore, * perché egli libera dal laccio il mio piede.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE        1 Cor 12,4-6
Fratelli, vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.

Grande è il Signore.
Grande è il Signore, * e grande è la sua potenza.

La sua sapienza non ha confini.
E grande è la sua potenza.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Grande è il Signore, * e grande è la sua potenza.

ORAZIONE
Padre onnipotente, che hai effuso sui discepoli lo Spirito di sapienza e li hai mandati ad annunziare agli uomini il mistero della salvezza, rischiara le menti e corrobora i cuori con la luce del tuo vangelo; e noi, nella fiducia e nella pazienza, proclameremo al mondo il signore Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE        Gc 4,6b.7.8a
Fratelli, Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia. Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.

Dalle colpe che non vedo.
Dalle colpe che non vedo * assolvimi, o Signore.

Le inavvertenza chi le discerne?
Assolvimi, o Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Dalle colpe che non vedo * assolvimi, o Signore.

ORAZIONE
Dio forte e santo, che nel Figlio unigenito hai riscattato il mondo e restaurato l’universo, donaci di cantare con la voce e la vita i prodigi della tua potenza e di proclamare ai fratelli il disegno mirabile della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE        Eb 2,17-18
Gesù doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

In Dio è la mia salvezza.
In Dio è la mia salvezza * e la mia gloria.

In Dio è il mio saldo rifugio, la mia difesa.
E la mia gloria.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
In Dio è la mia salvezza * e la mia gloria.

ORAZIONE
Quando tutto ci avversa, ravviva in noi la speranza, Padre nostro che ci difendi e salvi con la croce; guidaci incolumi al tuo regno eterno, poiché ci hai resi partecipi della vittoria pasquale di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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B. Luigi Monza,
sacerdote

memoria facoltativa

VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure


Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Non sarà più il fiammeggiare del sole
a illuminare il giorno.
  È Dio la nostra luce,
  è Dio la nostra gloria.

Non ci sarà più sera,
non ci sarà tristezza.
È Dio la nostra luce,
è Dio la nostra gloria.

Non sarà più il fiammeggiare del sole
a illuminare il giorno.
È Dio la nostra luce,
è Dio la nostra gloria.

INNO
Tu che di luce smagliante
hai rivestito il giorno,
odi, glorioso Signore, la supplica
nell’ora che il sole declina.

Palpita già la stella della sera
sul cielo impallidito;
tra poco ormai le tenebre
avvolgeranno il mondo.

Questi tuoi servi stanchi
guardano a te nell’angoscia notturna:
tu rendici sereni e per tua grazia
l’oscurità non ci opprima.

La mente non si offuschi,
da fatui bagliori adescata;
la vera luce che dona letizia
non si nasconda all’anima.

Ascolta, Padre, la lode adorante
che a te si eleva nel nome di Cristo,
nell’unità dello Spirito santo
per la distesa dei secoli. Amen.

NOTIZIA DEL BEATO
Luigi Monza nacque a Cislago (Varese) il 22 giugno 1898 da una famiglia di contadini, povera di mezzi ma ricca di fede. Il suo cammino verso il sacerdozio fu ostacolato da continue prove: la povertà, la malattia del padre, la prima guerra mondiale. Ordinato sacerdote il 19 settembre 1925, fu destinato come coadiutore a Vedano Olona (Varese), suscitando tanto entusiasmo tra i giovani dell’oratorio da provocare la reazione delle autorità fasciste, che, con false accuse, lo misero in carcere per quattro mesi. Diffidato dal tornare a Vedano, fu destinato al Santuario della Madonna dei Miracoli di Saronno, e nel 1936 fu nominato parroco di San Giovanni in Lecco, ove morì il 29 settembre 1954, consumato dallo zelo con cui aveva vissuto il suo ministero sacerdotale.
Nell’assidua disponibilità al confessionale, si convinse che al “mondo moderno moralmente sconvolto” occorreva opporre la testimonianza gioiosa della carità dei primi cristiani. Per questo fondò l’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, alle quali fa’ capo La Nostra Famiglia, un’associazione di alto livello scientifico per l’educazione dei piccoli portatori di handicap.
Il beato cardinale Schuster disse di lui che era “sacerdote secondo il cuore di Dio”. Il papa Benedetto XVI lo ha proclamato beato il 30 aprile 2006.

SALMODIA
Salmo 29

Ant. 1Alla sera sopraggiunge il pianto, * ma al mattino ci è data la gioia.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato *
e su di me non hai lasciato esultare i nemici.
Signore Dio mio, *
a te ho gridato e mi hai guarito.

Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, *
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, *
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante, *
la sua bontà per tutta la vita.

Alla sera sopraggiunge il pianto *
e al mattino, ecco la gioia.

Nella mia prosperità ho detto: *
«Nulla mi farà vacillare!».

Nella tua bontà, o Signore, *
mi hai posto su un monte sicuro;
ma quando hai nascosto il tuo volto, *
io sono stato turbato.

A te grido, Signore, *
chiedo aiuto al mio Dio.

Quale vantaggio dalla mia morte, *
dalla mia discesa nella tomba?
Ti potrà forse lodare la polvere *
e proclamare la tua fedeltà nell’amore?

Ascolta, Signore, abbi misericordia, *
Signore, vieni in mio aiuto.

Hai mutato il mio lamento in danza, *
la mia veste di sacco in abito di gioia,
perché io possa cantare senza posa. *
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.

Gloria.

Ant. 1Alla sera sopraggiunge il pianto, * ma al mattino ci è data la gioia.

Salmo 31

Ant. 2La grazia e la misericordia circondano * quelli che confidano nel Signore.

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa, *
e perdonato il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male *
e nel cui spirito non è inganno.

Tacevo e si logoravano le mie ossa, *
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano, *
come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.

Ti ho manifestato il mio peccato, *
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» *
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

Per questo ti prega ogni fedele *
nel tempo dell’angoscia.
Quando irromperanno grandi acque *
non lo potranno raggiungere.

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *
mi circondi di esultanza per la salvezza.

Ti farò saggio, t’indicherò la via da seguire; *
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.

Non siate come il cavallo e come il mulo
privi d’intelligenza; †
si piega la loro fierezza con morso e briglie, *
se no, a te non si avvicinano.

Molti saranno i dolori dell’empio, *
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *
giubilate, voi tutti, retti di cuore.

Gloria.

Ant. 2La grazia e la misericordia circondano * quelli che confidano nel Signore.

PRIMA ORAZIONE
O Dio, che per usare a noi misericordia non hai risparmiato il tuo Unigenito, accogli con affetto di Padre i prodighi che tornano a te; noi non ti nascondiamo la nostra miseria, tu fa che ci allietiamo del tuo amore in Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell'unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
              Cantico  Lc 1,46-55

Ant.Le piogge della grazia cadono sugli umili; * tutto l’umiltà conduce a perfezione.

L'anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
  D'ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
  magnifica il Signore.

Ant.Le piogge della grazia cadono sugli umili; * tutto l’umiltà conduce a perfezione.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Padre, che chiami i credenti a formare un solo corpo, rendici artefici di comunione con la vita e la parola, perché, sostenuti dall’esempio e dall’intercessione del beato Luigi Monza, sappiamo testimoniare nel mondo l’operosa carità dei primi cristiani. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Sulle tenebre di morte
è brillata la luce:
l'unico Figlio di Dio 
ci ha rivelato il Padre.

Chi viveva nel peccato
è risorto alla vita:
l'unico Figlio di Dio 
ci ha ricondottia casa.

Chi languiva nella fame
si è potuto saziare:
  l'unico Figlio di Dio
  ci ha donato il suo pane.

Orazione
O Dio, che hai rinnovato nel fonte battesimale i Figli che credono in te, ora che sono rinati in Cristo, concedi loro la tua protezione perché nessuna insidia del male li privi mai della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Preghiamo Dio, fondamento di ogni speranza:
Esaudisci, Signore, i tuoi figli.

Signore, nostro Dio, che hai stabilito con il tuo popolo un'alleanza eterna,
fa' che ricordiamo sempre le grandi opere del tuo amore.

Conferma nella carità tutto l'ordine sacerdotale.
e raccogli i tuoi fedeli nell'unità dello Spirito mediante il vincolo della pace.

Aiutaci a costruire con te la nostra città terrena,
perché non abbiamo a faticare invano.

Difendi la dignità e la vita di chi è emarginato o trascurato;
fa' che nell'amore dei fratelli sperimenti la tua provvidenza.

Accogli fra i tuoi santi i nostri parenti e benefattori defunti,
e ammetti un giorno anche noi nella gioia eterna.

Al Re eterno del cielo diciamo con cuore filiale:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.


O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,

ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.

Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.

Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.

A te si innalza, O Dio, la nostra supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 15

Ant.Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. †

Proteggimi, o Dio: *
  in te mi rifugio.
† Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
  senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *
  è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli:
  io non spanderò le loro libazioni di sangue *
  né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
  nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
  è magnifica la mia eredità.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
  anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
  sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore,
  esulta la mia anima; *
  anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
  né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita,
  gioia piena nella tua presenza, *
  dolcezza senza fine alla tua destra.

Gloria.

Ant.Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

LETTURA BREVE        1Ts 5,23
Fratelli, il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Rallegra la vita del tuo servo.
  Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

Sii attento alla voce della mia supplica.
  Perché tu sei buono, Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
  Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

CANTICO DI SIMEONE     
              Cantico  Lc 2,19-32

Ant.In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

ORAZIONE
O Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.