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Fumetti

Fede a strisce:
un originale approccio al Vangelo

Dalla nona edizione del Premio "Roberto Rambaldi" riconoscimenti alle graphic novel a tema religioso. Strumenti che possono avvicinare in modo "nuovo" alle Sacre Scritture. E non solo i più giovani.

a cura di Alessandra LEARDINI

1 Agosto 2013

Attraverso un linguaggio solo apparentemente profano come il fumetto, uno stile ironico e umoristico e un punto di vista “alternativo” e laico, è possibile raccontare il Vangelo “con rigore e competenza” e far riflettere il lettore “fino ad aprirlo al senso della vita”. Secondo padre Stefano Gorla, direttore dell’area periodici per ragazzi San Paolo, un chiaro esempio di come vignette e balloons possano rappresentare un canale accattivante ed efficace di comunicazione dei contenuti sacri e religiosi, è dato da “Viaggio dei padri” del francese David Ratte, la “graphic novel” che dopo l’uscita a più puntate sul settimanale “il Giornalino”, è stata raccolta per le edizioni San Paolo in un unico volume.
È questo “originale approccio al Vangelo” il vincitore della nona edizione del premio Fede a strisce “Roberto Ramberti”, assegnato a Rimini nell’ambito del Festival internazionale del cinema d’animazione e del fumetto Cartoon Club. Padre Gorla è ideatore di questo concorso, unico in Italia, insieme a Paolo Guiducci, direttore del mensile “Fumo di China” e caporedattore del settimanale cattolico riminese “il Ponte”, e all’editore Alessandro Bottero.

Il Vangelo che non si era mai visto.
Attraverso le avventure dei padri di tre apostoli (Giuda, Pietro e Matteo) intenti a cercare i loro figli sperduti e a salvarli da quella che reputano una “setta”, si verifica il miracolo. Non solo uno di loro sarà affascinato lui stesso dagli insegnamenti di Gesù fino a decidere di seguirlo insieme al figlio, ma tutti e tre riusciranno a capire che l’unico posto dove possono ritrovare i loro ragazzi è vicino a Gesù. Il fascino di “Viaggio dei padri” è tutto qui: “Nel suo punto di vista ‘altro’ rispetto a quello con cui abbiamo imparato a conoscere il Vangelo” commenta Gorla.
Una prospettiva laica ma comunque rispettosa della fede, dove l’obiettivo non è né divulgare contenuti anti-cristiani né convertire, ma far riflettere sul significato della vita. “Oltre ad apprezzare fin da subito il suo originale punto di vista – prosegue Gorla – l’aspetto che più affascina è l’ulteriore livello d’interpretazione: i padri cercano i figli e dove li trovano? Non a caso vicino a Gesù”. L’opera vincitrice del Premio a strisce 2013, dunque, non è un fumetto espressamente religioso, ma appartiene piuttosto a quel filone che, come spiega Gorla, “non è mosso dal fine di parlare esplicitamente di contenuti sacri, ma piuttosto dall’obiettivo di aprire al trascendente, aprire al mistero dell’esistenza, far pensare e fermare il lettore nello spazio bianco che si frappone tra una vignetta e l’altra, e che diventa un grande ponte di significato”.

Il fumetto in Italia.
“In Italia esiste una grande tradizione, mai sopita anche se spesso misconosciuta, di grandi riviste e fumetti legati strettamente al mondo religioso, alle strutture ecclesiali, alle associazioni”, aggiunge il direttore di “Fumo di China” e organizzatore di Cartoon Club, Paolo Guiducci. “Riviste, personaggi, autori e storie – prosegue – in grado di parlare al mondo religioso e a quello laico con uguale vigore, con argomenti forti e nei canoni propri del linguaggio-fumetto”. L’obiettivo di Cartoon Club, conclude Guiducci, è proprio quello di “mettere in rete le tante realtà che s’interessano di questo aspetto del fumetto, attraverso più iniziative: oltre al concorso, una mostra, un volume e un archivio documentario”. L’attenzione resta puntata, però, anche su un filone che, nella letteratura italiana come in quella internazionale, utilizza il fumetto per comunicare, “talvolta con lo scherzo, altre volte in maniera ben più pesante”, contenuti anti-religiosi. “Queste opere mi preoccupano molto poco”, commenta padre Gorla. “Mi preoccupa di più la tendenza a trattare le tematiche religiose riducendole al puro pregiudizio”.

Le segnalazioni.
La giuria del premio Fede a strisce ha voluto assegnare un riconoscimento simbolico ad altre due opere. La prima è “Cronache da Gerusalemme”, libro edito da Lizard e poi diventato il primo volume della collana Graphic Novel allegata al “Corriere della Sera”. Realizzato da Guy Delisle, tratta dell’esperienza religiosa “senza banalità – commenta la giuria -. L’autore parla dei temi della fede in maniera rispettosa e comprensibile”. “Oltretutto – aggiunge Guiducci – in un clima di avvicinamento al mondo ebraico dalla evidente forza simbolica, come suggeriva uno degli ultimi discorsi di Papa Francesco”. La seconda segnalazione riguarda invece Emilio, il più lazzarone dei santi e il più santo dei lazzaroni (Fondazione Casa dell’Immacolata di don Emilio de Roja) di Davide Pascutti. “Un ottimo fumetto – sottolinea ancora Guiducci – che regala al lettore una figura di prete tanto sconosciuta ai più, quanto affascinante”.