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Il Mistero della Pasqua nel Lezionario

Usciranno nella prima decade di febbraio altri due volumi, festivo e feriale, del nuovo ordinamento liturgico ambrosiano. Riportano le letture per la Quaresima, la Settimana santa e tutto il tempo pasquale fino alla Pentecoste

14 Gennaio 2009

15/01/2009

di Stefania CECCHETTI

Arricchimento nella continuità. Con queste parole potrebbero essere sinteticamente descritti i due volumi del nuovo Lezionario ambrosiano relativi al mistero della Pasqua, in uscita nella prima decade di febbraio, a ridosso della prima domenica di Quaresima che sarà il primo marzo. Sia il volume festivo che quello feriale comprendono l’ordinamento delle letture per il tempo di Quaresima, per la Settimana Santa (che la tradizione ambrosiana ama chiamare «autentica») e per tutto il tempo pasquale fino a Pentecoste.

Una novità rispetto al Lezionario «ad experimentum» del 1976, che si fermava alle seconda di Pasqua, per poi riprendere l’ordinamento romano: «Completando tutto il tempo pasquale sino a Pentecoste – spiega monsignor Claudio Magnoli, segretario della Congregazione del Rito ambrosiano – il nuovo Lezionario sottolinea la forza della liturgia dell’Ascensione, che introduce a un tempo in cui la Chiesa attende il dono dello Spirito, che nella sensibilità ambrosiana è il dono di Cristo sposo alla Chiesa sua sposa. Ecco perché nei giorni prima di Pentecoste, mentre i Vangeli recuperano le promesse dello Spirito santo fatte da Gesù ai discepoli, la prima lettura prevede l’ascolto di alcune pagine del Cantico dei Cantici, in cui l’amata è quasi angosciata di non vedere il volto dell’amato».

Monsignor Magnoli, tuttavia, ci tiene a sottolineare più che la novità, la continuità del nuovo Lezionario ambrosiano con quello del 1976, «che per il tempo pasquale aveva già fatto un eccellente lavoro». Tutti, infatti, abbiamo ben presenti i Vangeli della domenica nella Quaresima ambrosiana, diversi da quelli del rito romano. «Il Nuovo Lezionario mantiene i Vangeli che conosciamo, uguali tutti gli anni, che però si arricchiscono in qualche modo perché lettura ed epistola diventano a ciclo triennale. In questo modo lo stesso Vangelo viene illuminato e approfondito secondo diverse prospettive nei tre anni».

Analogo discorso è possibile per i giorni feriali della Quaresima, che fino ad oggi avevano un ciclo già molto caratterizzato con il discorso della montagna di Matteo (capitoli 5,6 e 7) e le prime due letture tratte dal libro della Genesi e dai Proverbi. Il Vangelo rimane inalterato, mentre le prime due letture raddoppiano il ciclo su due anni.

Nella liturgia vigiliare del sabato sera, che negli altri periodi liturgici del nuovo Lezionario prevede la proclamazione di un Vangelo di Resurrezione, nel caso della Quaresima si interrompe per lasciare alla Pasqua il grande annuncio della Resurrezione. Così per tre domeniche viene proclamato un Vangelo della Trasfigurazione, la domenica di Lazzaro l’episodio di Giona e la domenica delle Palme il Vangelo del tempio distrutto e riedificato.

«Un ultimo elemento di continuità nell’arricchimento – conclude monsignor Magnoli – riguarda i primi giorni della Settimana Santa. Anche qui il Vangelo rimane uguale, con i consueti episodi che avvicinano alla Passione di Gesù, mentre le prime due letture tratte da Giobbe e Tobia, figure preparatorie dell’Innocente che soffre, anche in questo caso ampliano l’itinerario di lettura su due anni».