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Liturgia

In uscita il nuovo Lezionario dei Santi

In occasione dell'Avvento sarà possibile trovare in libreria anche il cosiddetto "messalino", con i testi della messa e le letture per i santi

di Stefania CECCHETTI Redazione

2 Novembre 2010

Esce in occasione dell’Avvento il Lezionario per le celebrazioni di Maria e dei Santi. Insieme, si troverà in libreria anche il cosiddetto “messalino”, che riporta i testi della messa (preghiere, orazioni, canti e prefazio) e le letture per i santi, rinviando ai tre volumi già usciti quanto concerne i tempi liturgici. Mentre il “messalino” raccoglie in un solo volume tutte le celebrazioni dei Santi nel corso dell’anno (1280 pp., 17 euro), il Lezionario sarà disponibile in due volumi, per una ragione “pratica” di maneggiabilità: il primo con le celebrazioni dall’11 novembre al 30 giugno e il secondo con quelle dal 1 luglio al 10 novembre (rispettivamente 736 e 696 pp., venduti insieme al prezzo di 160 euro).
Perché si parte proprio dall’11 novembre? «È una suddivisione – spiega Mons. Claudio Magnoli, segretario della Congregazione del rito ambrosiano – che riprende il punto di partenza del santorale tradizionale ambrosiano, che iniziava con la festa di San Martino. Festa che è anche preludio dell’Avvento ambrosiano, che comincia appunto la prima domenica dopo l’11 novembre».
Successivo ai sette volumi del Lezionario, usciti nel corso degli ultimi tre anni, il Lezionario dei Santi ne è un necessario complemento «per celebrare le feste di Maria e dei Santi lungo i mesi dell’anno liturgico come sviluppo dell’unico mistero di Cristo celebrato nelle grandi stagioni della vita liturgica». Tuttavia è comunque un libro in qualche modo “subordinato”, come spiega ancora monsignor Magnoli: «Ciò che è principale nella celebrazione liturgica è la memoria dei Misteri di Cristo, come il Natale e la Pasqua. Le feste di Maria e dei Santi mostrano la ricaduta di questi Misteri nella vita di uomini e donne che partecipano della santità di Cristo».
Le celebrazioni di Maria e dei Santi poggiano su un calendario di feste che ha avuto una revisione abbastanza significativa in occasione della preparazione di questo nuovo Lezionario. È stato identificato un gruppo maggiore di santi, comuni a tutte le comunità di rito ambrosiano, distinto da un gruppo di santi “propri” della diocesi di Milano (il beato don Gnocchi, per restare a un esempio recente). Ricordiamo, infatti, che il rito ambrosiano viene celebrato anche in alcuni territori appartenenti alle diocesi di Bergamo, Novara e Lugano, per i quali si sta ultimando l’iter di approvazione di un calendario proprio.
«Un altro elemento di novità che caratterizza il calendario rinnovato, e quindi il Lezionario, – prosegue mons. Magnoli – è l’aver previsto, in esplicito per la città di Milano, la celebrazione di alcuni santi che costituiscono la memoria profonda sia del rito che della diocesi. Si tratta per lo più di santi del primo millennio, in gran parte vescovi milanesi, che verranno celebrati nelle singole chiese della città di Milano nel giorno della loro festa». Qualche esempio? Nel Duomo verranno ricordati i santi vescovi milanesi Martiniano, Giovanni Bono, Mansueto, Aussano, Monas, Aurelio, Castriziano. «Si verrà così a creare – commenta mons. Magnoli – una sorta di “geografia della memoria” che permetterà di riscoprire la mappa della santità nella città».
Oltre alla parte legata alle celebrazione “proprie” dei santi, il Lezionario in uscita ha una sezione relativa al “comune” dei santi, secondo le diverse tipologie generali della santità (per esempio: martiri, vescovi, vergini ecc.). Ciò significa che i santi che non hanno letture proprie attingeranno da qui le eventuali letture bibliche per la celebrazione della loro memoria. Non c’è un comune della beata Vergine Maria, perché ogni festa, dalla solennità alla memoria facoltativa, ha specifiche letture. Sono invece riportate in appendice le letture per le messe votive della Madonna. «È una sorta di “anticipo” – conclude Magnoli – del volume ancora mancante al Lezionario ambrosiano relativo alle le messe votive e “ad diversa”».
Esce in occasione dell’Avvento il Lezionario per le celebrazioni di Maria e dei Santi. Insieme, si troverà in libreria anche il cosiddetto “messalino”, che riporta i testi della messa (preghiere, orazioni, canti e prefazio) e le letture per i santi, rinviando ai tre volumi già usciti quanto concerne i tempi liturgici. Mentre il “messalino” raccoglie in un solo volume tutte le celebrazioni dei Santi nel corso dell’anno (1280 pp., 17 euro), il Lezionario sarà disponibile in due volumi, per una ragione “pratica” di maneggiabilità: il primo con le celebrazioni dall’11 novembre al 30 giugno e il secondo con quelle dal 1 luglio al 10 novembre (rispettivamente 736 e 696 pp., venduti insieme al prezzo di 160 euro).Perché si parte proprio dall’11 novembre? «È una suddivisione – spiega Mons. Claudio Magnoli, segretario della Congregazione del rito ambrosiano – che riprende il punto di partenza del santorale tradizionale ambrosiano, che iniziava con la festa di San Martino. Festa che è anche preludio dell’Avvento ambrosiano, che comincia appunto la prima domenica dopo l’11 novembre».Successivo ai sette volumi del Lezionario, usciti nel corso degli ultimi tre anni, il Lezionario dei Santi ne è un necessario complemento «per celebrare le feste di Maria e dei Santi lungo i mesi dell’anno liturgico come sviluppo dell’unico mistero di Cristo celebrato nelle grandi stagioni della vita liturgica». Tuttavia è comunque un libro in qualche modo “subordinato”, come spiega ancora monsignor Magnoli: «Ciò che è principale nella celebrazione liturgica è la memoria dei Misteri di Cristo, come il Natale e la Pasqua. Le feste di Maria e dei Santi mostrano la ricaduta di questi Misteri nella vita di uomini e donne che partecipano della santità di Cristo».Le celebrazioni di Maria e dei Santi poggiano su un calendario di feste che ha avuto una revisione abbastanza significativa in occasione della preparazione di questo nuovo Lezionario. È stato identificato un gruppo maggiore di santi, comuni a tutte le comunità di rito ambrosiano, distinto da un gruppo di santi “propri” della diocesi di Milano (il beato don Gnocchi, per restare a un esempio recente). Ricordiamo, infatti, che il rito ambrosiano viene celebrato anche in alcuni territori appartenenti alle diocesi di Bergamo, Novara e Lugano, per i quali si sta ultimando l’iter di approvazione di un calendario proprio.«Un altro elemento di novità che caratterizza il calendario rinnovato, e quindi il Lezionario, – prosegue mons. Magnoli – è l’aver previsto, in esplicito per la città di Milano, la celebrazione di alcuni santi che costituiscono la memoria profonda sia del rito che della diocesi. Si tratta per lo più di santi del primo millennio, in gran parte vescovi milanesi, che verranno celebrati nelle singole chiese della città di Milano nel giorno della loro festa». Qualche esempio? Nel Duomo verranno ricordati i santi vescovi milanesi Martiniano, Giovanni Bono, Mansueto, Aussano, Monas, Aurelio, Castriziano. «Si verrà così a creare – commenta mons. Magnoli – una sorta di “geografia della memoria” che permetterà di riscoprire la mappa della santità nella città».Oltre alla parte legata alle celebrazione “proprie” dei santi, il Lezionario in uscita ha una sezione relativa al “comune” dei santi, secondo le diverse tipologie generali della santità (per esempio: martiri, vescovi, vergini ecc.). Ciò significa che i santi che non hanno letture proprie attingeranno da qui le eventuali letture bibliche per la celebrazione della loro memoria. Non c’è un comune della beata Vergine Maria, perché ogni festa, dalla solennità alla memoria facoltativa, ha specifiche letture. Sono invece riportate in appendice le letture per le messe votive della Madonna. «È una sorta di “anticipo” – conclude Magnoli – del volume ancora mancante al Lezionario ambrosiano relativo alle le messe votive e “ad diversa”».