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Pastorale della salute

Visita ai malati e gesti caritativi

Applicazioni della lettera del Cardinale per l'anno 2010-2011. Il 25° del convegno "Farsi Prossimo": un richiamo all'impegno

15 Novembre 2010

Alla luce della lettera pastorale dell’Arcivescovo Santi per vocazione e del testo In cammino con San Carlo: linee guida per operatori pastorali – anno pastorale 2010-2011, anche gli operatori della Pastorale della Salute, assistenti spirituali e loro collaboratori preti – religiose/i – diaconi – laici, riflettono sulle “applicazioni pastorali” del percorso che l’Arcivescovo ha indicato per il 2010-2011. Innanzitutto, ogni operatore è invitato a educarsi ed educare tutti coloro che accosta, e che accompagna spiritualmente, a «portare la nostra croce dietro a Gesù, per essere veramente suoi discepoli (Mt 26,24)». In particolare i preti e consacrati sono chiamati a mettere sempre a disposizione delle copie tascabili del Vangelo, a chi è vicino, in corsia, nelle cappelle degli ospedali, dove è auspicabile che non manchi mai in fondo alla navata un leggio con il Lezionario (aperto al Vangelo del giorno) perché possa essere letto.
Ricorre quest’anno il 25° del convegno “Farsi Prossimo” voluto dal cardinale Carlo Maria Martini. Accogliendo l’invito dell’Arcivescovo, cardinale Dionigi Tettamanzi, anche gli operatori pastorali sanitari saranno impegnati a realizzare nel contesto in cui operano un gesto significativo di carità. Ecco alcune possibili applicazioni.
Negli ospedali, attraverso «l’armadio della carità», si tenterà di mettere a disposizione vestiario, indumenti intimi, pantofole, il necessario per la pulizia personale, per chi, ricoverato, è in condizioni di indigenza estrema (clochard, stranieri…). Sempre negli ospedali, soprattutto di città, si punta a organizzare l’accoglienza dei famigliari dei malati che vengono da altre regioni e hanno bisogno di trovare un alloggio nel periodo di degenza del proprio congiunto, fornendo loro l’elenco delle Case che possono ospitarli e facendo da tramite con chi organizza questi alloggi. Riguardo alla visita ai malati, per gli assistenti spirituali degli ospedali, Rsa, cliniche, la visita ai degenti è loro compito quotidiano. Queste visite potrebbero essere potenziate con l’aiuto di laici impegnati, seri e ben preparati. Nelle parrocchie i volontari laici, in stretta collaborazione con il parroco e gli altri sacerdoti incaricati di visitare i malati, possono programmare tre «visite speciali» per Natale, per la giornata mondiale del malato e per Pasqua. Alla luce della lettera pastorale dell’Arcivescovo Santi per vocazione e del testo In cammino con San Carlo: linee guida per operatori pastorali – anno pastorale 2010-2011, anche gli operatori della Pastorale della Salute, assistenti spirituali e loro collaboratori preti – religiose/i – diaconi – laici, riflettono sulle “applicazioni pastorali” del percorso che l’Arcivescovo ha indicato per il 2010-2011. Innanzitutto, ogni operatore è invitato a educarsi ed educare tutti coloro che accosta, e che accompagna spiritualmente, a «portare la nostra croce dietro a Gesù, per essere veramente suoi discepoli (Mt 26,24)». In particolare i preti e consacrati sono chiamati a mettere sempre a disposizione delle copie tascabili del Vangelo, a chi è vicino, in corsia, nelle cappelle degli ospedali, dove è auspicabile che non manchi mai in fondo alla navata un leggio con il Lezionario (aperto al Vangelo del giorno) perché possa essere letto.Ricorre quest’anno il 25° del convegno “Farsi Prossimo” voluto dal cardinale Carlo Maria Martini. Accogliendo l’invito dell’Arcivescovo, cardinale Dionigi Tettamanzi, anche gli operatori pastorali sanitari saranno impegnati a realizzare nel contesto in cui operano un gesto significativo di carità. Ecco alcune possibili applicazioni.Negli ospedali, attraverso «l’armadio della carità», si tenterà di mettere a disposizione vestiario, indumenti intimi, pantofole, il necessario per la pulizia personale, per chi, ricoverato, è in condizioni di indigenza estrema (clochard, stranieri…). Sempre negli ospedali, soprattutto di città, si punta a organizzare l’accoglienza dei famigliari dei malati che vengono da altre regioni e hanno bisogno di trovare un alloggio nel periodo di degenza del proprio congiunto, fornendo loro l’elenco delle Case che possono ospitarli e facendo da tramite con chi organizza questi alloggi. Riguardo alla visita ai malati, per gli assistenti spirituali degli ospedali, Rsa, cliniche, la visita ai degenti è loro compito quotidiano. Queste visite potrebbero essere potenziate con l’aiuto di laici impegnati, seri e ben preparati. Nelle parrocchie i volontari laici, in stretta collaborazione con il parroco e gli altri sacerdoti incaricati di visitare i malati, possono programmare tre «visite speciali» per Natale, per la giornata mondiale del malato e per Pasqua.