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Fom

Oratorio: accoglienza e preghiera,
le parole chiave

Chiusa la quinta settimana di attività estiva è il tempo di un primo bilancio.
In Diocesi accolti più di 400 mila ragazzi, circa 50 mila gli animatori

di Nino PISCHETOLA

15 Luglio 2012

“PassParTù – Dì soltanto una parola”: è questo lo slogan delle attività estive che hanno visto coinvolti in oltre mille oratori della Diocesi più di 400 mila ragazzi, affidati a circa 50 mila animatori volontari. Le cinque settimane sono volate tra gioco e preghiera, canti e laboratori, a partire dal tema della “parola”: la Parola di Dio, grande dono per l’uomo, ma anche quella “umana” che permette di entrare in relazione con gli altri, come un “passepartout”, la chiave universale che apre tutte le porte. “Accoglienza” è la parola chiave che ha ispirato l’oratorio estivo di Lambrate-Ortica a Milano, capace di integrare tra i 220 iscritti alcuni bambini rom, tra l’altro presenti tutti i giorni, gli stessi che hanno frequentato con regolarità le scuole del quartiere. «Alla festa finale – racconta don Paolo Poli – hanno invitato i loro fratelli maggiori. E un ragazzo rom più grande, seguito dalle Acli, vivrà l’esperienza per lui nuova della vacanza di gruppo che abbiamo organizzato a Valsavaranche per la terza media e le superiori. In più, questa estate per la prima volta è stato accolto un bambino cinese e tra gli animatori c’era una ragazza marocchina di religione musulmana». In Diocesi si riducono non solo le distanze tra le diverse nazionalità ma anche quelle legate tradizionalmente al proprio campanile. I due oratori di Pero e Cerchiate, uniti ora nella Comunità pastorale «Beato Giovanni Paolo II», sono a tre chilometri di distanza. Il programma era distinto e il sacerdote responsabile si alternava con un seminarista per assicurare la sua presenza mezza giornata da una parte e mezza dall’altra. Due giorni alla settimana però i 240 ragazzi di Pero stavano insieme ai 140 di Cerchiate, si spostavano in pullman una volta gli uni e una volta gli altri. «Per noi non è una novità – chiarisce don Giacomo Beschi -. Infatti è da un po’ di anni che le due parrocchie collaborano nella pastorale giovanile, i cammini di catechesi sono in comune e organizziamo serate insieme per gli adolescenti. Un affiatamento che crescerà ancora di più in vacanza. Le elementari e medie andranno a Cervinia, gli adolescenti ad Assisi e Fano, e i giovani con i 18/19 enni a Cervia». Il tema dell’oratorio estivo di quest’anno ha favorito ancora di più atteggiamenti di accoglienza e modi di relazione, chiavi di lettura su come stare insieme, parlare, approfondire… Una «scuola di umanità» anche dove c’erano grandi numeri, come al Ss. Redentore in zona Loreto a Milano che ha registrato 582 iscritti, molti dei quali partono in questi giorni per il campo scuola al Passo del Tonale. Oratorio estivo dunque come luogo di aggregazione, sia nei momenti organizzati che nel gioco libero e durante il pranzo. Lo conferma don Alessandro Noseda che ci tiene a sottolineare un’iniziativa originale: «Nella pausa di mezzogiorno abbiamo tenuto aperta la cappellina – spiega – e vi abbiamo posto un libro con delle pagine bianche. I bambini potevano entrare e scrivere una loro parola rivolta al Signore. Erano presenti a turno gli animatori che aiutavano i più piccoli di seconda e terza elementare a pensare la loro preghiera. Per libera scelta molti hanno vissuto questo spazio di silenzio in cappellina e negli ultimi giorni a questo punto ho invitato in maniera molto semplice ai ragazzi di accostarsi alla confessione prima di partire per le vacanze». Si è realizzata anche così la proposta diocesana “PassParTù”: le parole sono la chiave di accesso per dimostrare che le persone non sono fatte per essere sole e rimanere mute, ma per aprirsi all’incontro con gli altri e con Dio. Il Signore Gesù è stato infatti il riferimento costante di ogni attività, perché ciò che possiamo imparare per essere persone nuove lo possiamo imparare dalla sua Parola.

«Un’offerta formativa
in continua crescita»

«Ci sentiamo spronati a fare sempre meglio, nella direzione dell’offerta formativa che abbiamo indicato per quest’estate»: c’è piena soddisfazione da parte di don Samuele Marelli, direttore della Fondazione Oratori Milanesi (Fom), per come è stata realizzata la proposta della Fom da parte degli oratori ambrosiani. «Ha funzionato l’idea dei moduli giornalieri interscambiabili e della produzione di materiali in unità tematiche». C’è soddisfazione anche per i numeri dell’oratorio estivo che hanno tenuto e, in certe occasioni, sono cresciuti: «Confermano la grande fiducia data all’oratorio da parte delle famiglie».