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Bando

Premio Martini, al via la seconda edizione

Promossa dalla Fondazione intitolata al Cardinale in collaborazione con la Diocesi, presenta diverse novità: le illustra padre Carlo Casalone, presidente della Fondazione. Consegna dei lavori entro il 30 settembre 2015

di Pino NARDI

8 Giugno 2014
Padre Carlo Casalone

Al via la seconda edizione del Carlo Maria Martini International Award 2014-2015. Tante le novità in cantiere per un’iniziativa che nella prima edizione promossa nel 2013 dalla Diocesi di Milano ha ottenuto un successo per partecipazione e qualità. Da quest’anno il Premio è promosso dalla Fondazione Carlo Maria Martini, in collaborazione con la Diocesi. Ne parliamo con il presidente, padre Carlo Casalone.

Parte la seconda edizione del Premio Martini: quali sono le novità?
L’obiettivo del Premio è approfondire la figura del Cardinale e di favorire soprattutto i più giovani. La novità, rispetto alla prima edizione, è quella di dedicare il Premio a scritti e opere inedite in tre sezioni fondamentali: la prima sullo studio del pensiero e della figura del Cardinale; la seconda, l’approfondimento e lo sviluppo del rapporto tra Bibbia e cultura nel mondo di oggi; la terza riguarda esperienze e progetti pastorali ispirati dallo stile del cardinale Martini. Quindi lavori inediti in una forma scritta oppure audio-video.

Il Premio ha ancora una valenza internazionale?
Sì, il Premio è internazionale. Sono ammesse quattro lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo, coprendo così buona parte di altri continenti oltre all’Europa. Il nostro impegno è sostenere le opere più qualificate, soprattutto per chi arriverà a ottenere il premio, per la loro pubblicazione e diffusione, perché il nostro obiettivo è far conoscere quello che riguarda il cardinale Martini e ne permette una migliore comprensione e valorizzazione.

Anche per questa edizione oltre alla Fondazione partecipa la Diocesi di Milano…
Sì, è coinvolta. La Fondazione ha assunto per la prossima edizione del Premio l’iniziativa che la Diocesi stessa aveva promosso invece l’anno scorso. La Diocesi partecipa anche alla Fondazione, perché un membro del Consiglio di amministrazione è designato dall’Arcivescovo di Milano. Quindi continueremo a proporre questo Premio con la Chiesa ambrosiana, tanto è vero che sarà l’Arcivescovo stesso a consegnarlo al momento della premiazione.

Quali sono le principali iniziative della Fondazione?
La Fondazione nasce come risposta all’eredità dei propri scritti che il cardinale Martini ha lasciato ai Gesuiti. Ci siamo interrogati quale fosse lo strumento migliore per ricevere, accogliere e anche valorizzare e attualizzare il significato di questa eredità, il patrimonio spirituale che negli scritti ci è stato consegnato. Quindi il primo scopo è realizzare un archivio con le opere e gli interventi del Cardinale, perché possa essere reso accessibile, studiato e approfondito. Secondo, è sostenere e alimentare il dialogo con altre confessioni e religioni, con la società civile e anche con i non credenti che è sempre stato tra gli obiettivi apostolici e pastorali del Cardinale. Terzo, promuovere lo studio della Bibbia, della Sacra Scrittura, con lo stile che Martini ha sempre utilizzato, di interazione con altre discipline, in particolare la spiritualità e le scienze sociali. Inoltre, contribuire a progetti formativi e pastorali che valorizzano la pedagogia ignaziana soprattutto quando è rivolta ai giovani, includendo anche l’esperienza degli esercizi spirituali a cui il Cardinale ha dedicato molto tempo ed energie. Il taglio della Fondazione vorrebbe proprio essere quello di approfondire il metodo che il Cardinale ha utilizzato, interessandosi di moltissimi argomenti, con una gamma sterminata di incontri, relazioni e iniziative. Come Gesuiti ci sta a cuore trovare il centro unificante, l’anima che collega e che trasversalmente ispira tutte queste iniziative e che abbiamo reperito nel metodo che è uno stile del Cardinale, molto collegato al patrimonio della spiritualità della Compagnia e di sant’Ignazio e che trova il suo punto centrale nella pedagogia e nello stile degli esercizi spirituali.

Quali iniziative avete in cantiere?
Stiamo studiando una prima pubblicazione per definire questo metodo, in cosa possiamo identificarlo: l’aspetto del coinvolgimento personale; in che modo la dinamica della coscienza è presente nelle varie dimensioni che al Cardinale sono state a cuore: dall’ascolto della Parola di Dio al dialogo con altri interlocutori anche lontani come visioni del mondo o credenze religiose, inclusi i non credenti; questa attenzione formativa. Inoltre, stiamo riordinando i suoi scritti in pubblicazioni che abbiano una coerenza e articolazione equilibrata e armonica. Come il capitolo sulle Cattedre dei non credenti; quello sulla lectio divina e il modo di proporre e annunciare la Parola di Dio; quello sugli esercizi spirituali. E poi c’è un ambito che riguarda l’interazione con la società, la fede, la giustizia, tema tipico che sta a cuore alla Compagnia di Gesù e al quale il cardinale Martini ha dato un grande contributo come gesuita nei decenni precedenti alla sua elezione a vescovo e poi come vescovo e Pastore.

Milano rimane al centro di tutta questa attività…
Certo, la Fondazione ha sede a Milano, proprio al Centro San Fedele, dove pensiamo di raccogliere gli scritti. Anche se non saranno tutti lì, comunque lì realizzeremo una mappa indicando dove è possibile trovarli. L’idea di farla a Milano è di mantenere uno stretto collegamento con la Diocesi che rimane un interlocutore privilegiato nel realizzare quanto vogliamo proporre riguardo alla persona, alla figura e al pensiero del cardinale Martini.

La Fondazione

La Fondazione Carlo Maria Martini nasce per iniziativa della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù con la partecipazione dell’Arcidiocesi di Milano. Essa si propone di ricordare il cardinale Carlo Maria Martini, promuovendo la conoscenza e lo studio della sua vita e delle sue opere, favorendo l’esperienza e la conoscenza della Parola di Dio nel contesto della cultura contemporanea. Il Consiglio d’amministrazione è composto dal presidente parlo Carlo Casalone SJ; vicepresidente padre Giacomo Costa SJ; consiglieri: padre Francesco De Luccia SJ, Giovanni Facchini Martini, mons. Luigi Testore. Revisore dei conti Luigi Jemoli. Consulenza scientifica mons. Gianantonio Borgonovo e padre Pietro Bovati SJ. Info: tel. 02.863521; segreteria@ fondazionecarlomariamartini.it; 
www.fondazionecarlomariamartini.it.