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15 aprile

Prendersi cura dei pazienti in rapporto alla religione

Una pastora valdese, un monsignore, un rabbino, un monaco buddista e un intellettuale musulmano siederanno intorno a un tavolo all’ASST Gaetano Pini-CTO per dialogare con il personale sanitario e i cittadini sulla necessità di prestare attenzione agli aspetti religiosi nei percorsi di cura

15 Aprile 2019

Prendersi cura dei pazienti significa occuparsi della persona, in tutti i suoi aspetti, anche quelli religiosi. Ecco perché l’ASST Gaetano Pini-CTO tiene un corso di formazione che rilascia crediti ECM rivolto al personale sanitario, ma aperto a tutta la popolazione dal titolo: “Accompagnamento della persona sofferente e della famiglia nell’assistenza sanitaria nelle tre religioni monoteiste e nella spiritualità buddista”.
Il 15 aprile, dalle 14 alle 18, rappresentanti di diverse religioni siederanno intorno a un tavolo per dialogare con sanitari e cittadini e spiegare come prendersi cura dei pazienti a secondo che siano essi cristiani, islamici, ebrei o buddisti.

L’incontro è organizzato dalla Cappellania e dall’Ufficio Formazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO e dalle Associazioni AILS e ALOMAR, in collaborazione con il Gruppo Insieme per prenderci cura, nato dall’incontro di realtà sanitarie e religiose Collegio degli Infermieri IPASVI Milano-Lodi-Monza e Brianza, Biblioteca Ambrosiana, Associazione Medica Ebraica e Comunità Religiosa Islamica Italiana

Dopo i saluti del dott. Francesco Laurelli, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO, interverranno Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano, Daniela Di Carlo, Pastora Valdese, Abd al-Sabur Turrini, Direttore Generale Comunità Religiosa Islamica Italiana (Coreis), Tenzin Khentse, Venerabile Monaco buddista di tradizione tibetana, mons. Pierfrancesco Fumagalli, Dottore dell’Ambrosiana. “Spesso troviamo nella stessa stanza ammalati e famiglie di religioni diverse che si trovano a convivere per il periodo di degenza nello stesso ambiente. Trovo per questo importante aiutare il personale sanitario a capire come prendersi cura delle persone nel loro complesso e a imparare a fare da ponte tra le diverse religioni, ciascuna con le proprie specificità e implicazioni anche nella cura delle patologie, nel segno dell’integrazione”, spiega don Simone, cappellano dell’ASST Gaetano Pini-CTO .

Al tavolo siederanno, inoltre, per l’ASST Gaetano Pini CTO il Direttore Sanitario, dott. Valentino Lembo, e la Coordinatrice infermieristica dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia Oncologica, dott.ssa Natalina Carè

«Il ruolo del medico – spiega il dott. Valentino Lembo, Direttore Sanitario dell’ASST Gaetano Pini-CTO – è quello di prendersi cura della persona sotto ogni aspetto, anche quello spirituale. Ricevere il giusto conforto, infatti, aiuta i malati e le loro famiglie ad affrontare i percorsi di cura con maggior vigore».

La dott.ssa Natalina Carè spiega il punto di vista dell’infermiere che si trova a doversi confrontare ogni giorno con persone in fin di vita: “Quando un paziente è affetto da una malattia terminale subisce una serie di traumi che influiscono sullo stato fisico, emotivo e sulla salute spirituale. Si domanda: cosa ho fatto per meritarmi questo? Perché mi sta succedendo? In situazioni come queste non sono gli input fisici che aiuteranno il paziente a trovare la pace ma l’unione a livello spirituale. Per questo è importante nell’assistenza infermieristica stabilire una relazione di aiuto che tenga conto dei bisogni più spirituali e profondi dell’essere umano, quali il bisogno di riposo, pace, ascolto e dignità. La cura spirituale è elemento fondamentale nel concetto di cura olistica ed incentrata sulla persona”.

Inoltre, interverranno Alberto Scanni e Alberto Cozzi del’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI); Chiara Ferrero del Gruppo Insieme per prenderci cura; il professore Antonio Angelucci dell’Università dell’Insubria; Stefano Ronca, Consigliere Ordine professioni infermieristiche e Massimo Leone della Comunità Sant’Egidio.

L’Azienda Socio Sanitaria Pini-CTO, punto di riferimento per l’ortopedia, la riabilitazione specialistica, la reumatologia e la neurologia, a livello nazionale, comprende a Milano tre presidi ospedalieri: il Gaetano Pini, il CTO e il Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi. L’ASST Gaetano Pini-CTO – evoluzione della Scuola Ortopedica milanese nata nel 1874 – è specializzata in patologie e traumi dell’apparato muscolo-scheletrico, reumatologia e fisiatria. L’Azienda accoglie ogni anno 823mila utenti e i suoi specialisti lavorano con le più sofisticate tecniche di imaging, attraverso sale operatorie sia convenzionali sia dotate di robotica, l’ASST Gaetano Pini-CTO è centro erogatore per la presa in carico dei pazienti cronici nell’ambito delle patologie reumatiche e della Malattia di Parkinson.