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LE ISTITUZIONI LOCALI

Il Centro giovanile

L’identità del Centro giovanile

10 Novembre 2011

Il Centro giovanile tra comunione e missione

Il Centro giovanile è un’Istituzione della Pastorale giovanile della Chiesa ambrosiana che vuole aiutare i giovani, quali autentici protagonisti della loro fede, a vivere il vangelo in un clima di reale comunione tra loro e in un contesto di vera missione, in mezzo ai loro coetanei e negli ambienti della loro vita quotidiana.
Ci possono essere Centri giovanili diversi: alcuni più propensi a coltivare il senso della comunione tra coloro che già partecipano alla vita della comunità cristiana, altri invece decisamente improntati ad una proposta più missionaria e ad un’esperienza concreta di primo annuncio del vangelo. Comunque, i cristiani sanno che comunione e missione stanno sempre insieme.

Il Centro giovanile: una proposta e un luogo

Per Centro giovanile si intende un’Istituzione pastorale che comprende due elementi: una proposta formativa da offrire in un vivo contesto di relazioni e un luogo fisico in cui ritrovarsi per condividere una crescita comune. Dove le condizioni logistiche ancora non permettono l’individuazione di un luogo, il Centro inizia comunque la sua attività a partire dall’aspetto più propriamente formativo.
Ci sia un Centro giovanile in ogni Unità di Pastorale giovanile. In qualche caso per particolari esigenze locali ci possono essere più Centri giovanili nella stessa Unità di Pastorale giovanile. I Centri giovanili promuovono la cura della fede e della maturazione umana dei giovani dai diciotto anni ai trent’anni. È importante comprendere che la costituzione dei Centri giovanili non è un sottrarre i giovani alla comunità parrocchiale, ma un condurli ad una maturazione della fede che possa farli aderire, in età più adulta, alla loro comunità e alla società civile in tutte le loro espressioni e le loro responsabilità. Oggi l’esperienza giovanile dice che in genere chi non si forma non rimane nella comunità, e che senza una formazione adeguata il giovane che è lontano dalla fede non giunge a partecipare ai momenti più significativi della comunità cristiana. Perciò, nei confronti dei giovani, la prima preoccupazione degli adulti non deve essere quella di poter fruire del loro servizio nella comunità, ma quella di una solida formazione della loro fede e della loro persona.

Il Centro giovanile per aprire nuovi orizzonti e più ampie relazioni

La sfida più grande che il nuovo Progetto diocesano di Pastorale Giovanile si propone attraverso la costituzione dei Centri giovanili è quella di una proposta che sia veramente missionaria. Infatti, se neiCentri giovanili, da un lato, si coltiva e si sostiene la fede dei giovani che già hanno aderito al vangelo e che partecipano, talvolta anche con compiti educativi, alla comunità cristiana, dall’altro il Centro giovanile si orienta decisamente ad ospitare un’esperienza di primo annuncio e di più ampia aggregazione di tutti i giovani che sono in cerca di relazioni significative.
L’esperienza della fede, che dovrà instaurare un grosso confronto con la dimensione culturale giovanile di oggi, non è immediatamente comunicabile se non creando ambienti vitali accoglienti e aperti, in grado di mostrare come l’umano trovi la sua pienezza nel rapporto con Cristo. Inoltre è necessario mostrare al mondo giovanile il vero volto della Chiesa, che troppo spesso si presenta alla coscienza giovanile in modo non sempre cordiale e immediatamente accogliente.
La comunicazione della fede diventa missione, annuncio, testimonianza. Potremmo esprimere questo duplice versante della missionarietà del Centro giovanile attraverso il binomio «istituzione e carisma»: il primo termine rimanda all’ordinarietà di una proposta per i giovani, mediata da iniziative di una certa tradizione; il secondo esprime la straordinarietà di una tensione missionaria, che deve animare tutta la proposta e trovare forme nuove di apertura e di evangelizzazione.

Il Centro giovanile per dare visibilità e protagonismo ai giovani

La proposta del Centro giovanile si pone come una sfida evangelica nel contesto sociale e religioso di oggi. Se i giovani sono in un certo senso invisibili e frammentati in molte appartenenze, il Centro giovanile vuole dare visibilità e soggettività reale ai giovani, per far vivere loro una riscoperta vera del vangelo e un’appartenenza significativa nella comunità cristiana e nel mondo. L’azione pastorale della nostra Chiesa, e al suo interno la pastorale giovanile, ha tradizionalmente privilegiato la dimensione territoriale di base della vita ecclesiale, e oggi ripropone con convinzione questa scelta; tuttavia non si esime dal compito, per certi aspetti tutto nuovo, di valorizzare e coordinare altri cammini educativi che invece si strutturano prevalentemente in forma più adeguata al sentire giovanile di oggi, che elimina le distanze territoriali e ricerca vicinanze biografiche e ambientali: il mondo giovanile già da parte sua è più propenso a questi legami orizzontali allargati, che spesso portano ad un riscontro sensibile più immediato. Nelle nostre comunità la stessa esigenza di allargare l’aggregazione giovanile verso contesti più ampi della singola parrocchia risponde per molti aspetti a questo nuovo e legittimo bisogno di arricchimento relazionale.
Insieme ad un arricchimento relazionale, la proposta formativa che si configura attraverso il Centro giovanile può garantire una qualità più alta della relazione e un arricchimento più coerente di linguaggi e di messaggi in ordine al vangelo e alla maturazione umana. Il Centro giovanile vuole raccogliere dalla dispersione i vari gruppetti presenti sul territorio, perché anche attraverso un’esperienza numericamente significativa si possano ottimizzare le risorse spirituali e strutturali. Infine la possibilità di raggrupparsi da diverse parrocchie permette di ritrovare un’esperienza di gruppo che renda visibile, primariamente per il giovane, una dimensione di Chiesa invitante e stimolante.