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Il dopo-Expo

Refettorio Ambrosiano, una proposta educativa

Un’iniziativa rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado, articolata secondo due modalità, per favorire la riflessione sul cibo e il suo spreco anche attraverso l’animazione di Animondo

2 Marzo 2016

Il Refettorio Ambrosiano – mensa solidale e spazio d’arte per la città, aperto da Caritas Ambrosiana nell’ex cinema parrocchiale del quartiere di Greco a Milano nel maggio 2015, in concomitanza con l’inizio di Expo – oggi prosegue la sua attività, cucinando con le eccedenze alimentari di alcuni supermercati, per continuare a mandare un messaggio contro lo spreco di cibo. È quindi il luogo ideale per riflettere su temi quali lo spreco, la povertà, l’accoglienza, la rinascita e la solidarietà. Ed è per questo che diventa anche teatro di una proposta educativa destinata alle scuole secondarie di primo e secondo grado, articolata secondo due modalità.

La proposta-base ha la finalità di promuovere la conoscenza del Refettorio: come e perché è nato, come opera e chi sono le persone che aiuta e si struttura con una breve introduzione di circa 20-30 minuti seguita dal pranzo, per una durata complessiva di un’ora e mezza, due (dalle 12 alle 14).

La proposta con laboratori, invece, mira ad aumentare la consapevolezza dei ragazzi su problemi quali la povertà e lo spreco, e a far capire come ognuno di noi può dare un contributo. Un percorso in tre tappe dà inizio a una riflessione su alcuni aspetti legati al cibo, allo spreco, alla povertà e alla condivisione. Le tre tappe sono: 1. Conoscenza: chi sono i poveri? Conoscere il bisogno incontrando un ospite della sera; 2. Solidarietà: ogni partecipante preparerà un piccolo manufatto con un messaggio personale che verrà donato la sera agli ospiti; 3. Valore: capire lo spreco e il riutilizzo. La durata è di 4 ore (dalle 10 alle 14).

La metodologia

Per lo svolgimento delle attività viene utilizzata un metodologia d’animazione interattiva, volta non solo a informare o a sensibilizzare su particolari tematiche, quanto piuttosto a creare consapevolezza e proporre nuovi atteggiamenti e comportamenti. Si propone ai destinatari di realizzare veri e propri laboratori di esperienza, dove i ragazzi possano ricercare nuovi modi di interpretare le problematiche proposte e dove ogni singolo partecipante, nei limiti delle sue possibilità, è chiamato a esprimersi, educandosi alla partecipazione.

Attivazione e costi

Entrambe le proposte verranno attivate al costo di 10 € a persona con un numero minimo di 50 partecipanti e massimo di 96 (accompagnatori inclusi).

Gli animatori

Animondo è un gruppo di ragazzi che, dopo varie esperienze nel mondo, coinvolti da Caritas Ambrosiana e Ufficio Diocesano per la Pastorale Missionaria, si è formato sui temi dell’educazione alla mondialità e si propone alle scuole e alle parrocchie della Diocesi per riflettere insieme attraverso il gioco e l’animazione.

Aiutare il Refettorio
col crowdfunding

Per sostenere il progetto del Refettorio Ambrosiano, nei mesi scorsi la Diocesi di Milano ha avviato una campagna di crowdfunding, innovativa forma di finanziamento per iniziative benefiche. Sul sito noprofit.upeurope.com gli utenti del web possono fare un'offerta e sostenere così il progetto di solidarietà e anti-spreco ideato dallo chef Massimo Bottura e dal regista Davide Rampello, e realizzato da Caritas Ambrosiana. «Il Refettorio Ambrosiano propone un messaggio universale capace di oltrepassare le culture - spiega Gianluca Ciccolunghi, presidente di Up Europe, la start-up che ha realizzato la piattaforma -. Per questo siamo fiduciosi che sarà apprezzato nella rete, il luogo per eccellenza globale, senza confini e barriere». Previste per i donatori anche alcune ricompense proporzionali all'entità dell'offerta: per le somme meno impegnative piccoli articoli da cucina personalizzati col marchio Refettorio Ambrosiano e firmati dagli chef; per le donazioni da 12 mila euro in su, la riproduzione dei 13 tavoli di design prodotti dall'azienda Riva 1920 su disegno degli autori.