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Progetto

Trenord, assunzioni dal Fondo Famiglia-Lavoro

Persone in difficoltà a causa della crisi economica, e per questo aiutate dalla Diocesi, impiegate per dare assistenza e informazioni alla clientela

di Pino NARDI

20 Ottobre 2011

Hanno un berretto verde come il colore dei treni e daranno informazioni ai pendolari. Ma soprattutto sono l’ennesimo frutto del Fondo Famiglia-Lavoro istituito dalla Diocesi di Milano. Da lunedì 17 ottobre infatti in 11 stazioni lombarde sono entrati in servizio i primi 12 My Link staff per i viaggiatori di Trenord. Saranno un punto di riferimento alla mattina e alla sera per avere le informazioni necessarie.

Questo personale è stato selezionato tra quanti hanno fatto richiesta di aiuto al Fondo diocesano perché avevano perso il lavoro. Oggi sono di nuovo in pista grazie all’accordo con la nuova società che gestisce il servizio ferroviario suburbano e regionale di tutta la Lombardia.

I 12 hanno svolto un corso di formazione di oltre 100 ore e saranno dotati di strumenti informatici che consentiranno di dare informazioni in tempo reale sulla circolazione dei treni e anche di compilare i questionari con i viaggiatori. Una sorta di “auditel del pendolare”, un monitoraggio quotidiano che raccoglierà i suggerimenti e i reclami degli utenti.

Il nuovo personale sarà disponibile dalle 6 alle 9 del mattino nelle stazioni di Treviglio, Lodi, Saronno, Varese, Seveso, Monza e Albairate; tra le 17 e le 19 invece a Milano Centrale, Lambrate, San Cristoforo e Greco. In queste stazioni ogni giorno transitano oltre 100 mila persone. Dopo questo periodo di sperimentazione, il servizio sarà esteso alle altre principali stazioni lombarde.

«Siamo orgogliosi di presentare a pochi mesi dalla nascita di Trenord una nuova iniziativa a favore dei viaggiatori – ha sostenuto Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord – che rientra nell’ambito di un più ampio piano di lavoro per migliorare la relazione con i clienti. In particolar modo siamo anche soddisfatti di avere avuto l’occasione di poter dare il nostro contributo al progetto della Diocesi di Milano e della Caritas Ambrosiana».

«Gratitudine e senso di onore e orgoglio per essere stati interpellati da Trenord», sono stati espressi da don Robero Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, con «l’auspicio che la sperimentazione si allarghi per il numero di persone coinvolte. Una positiva collaborazione tra pubblico e privato, tra profit e non profit».

Un concetto sottolineato anche dall’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo: «È significativo l’incrocio con il Fondo Famiglia-Lavoro e con la Caritas: una goccia, questa dei 12 nuovi assunti, che va nella giusta direzione contro la disoccupazione».